Dal 3 al 26 ottobre 2013, presso lo Spazio Ostrakon di Milano l’esposizione Tre incisori “impuri” presenta incisioni calcografiche realizzate con tecniche sperimentate dagli stessi artisti, Vladimiro Elvieri, Maria Chiara Toni e Arianna Tagliabue. L’Esposizione è accompagnata da un catalogo contenente un testo critico di Patrizia Foglia.

Vladimiro Elvieri, Arianna Tagliabue, Maria Chiara Toni sono definiti incisori impuri, come recita il titolo della mostra. Impuri non alla Picasso, pittore-incisore, genio dell’assimilazione, ma alla Stanley William Hayter, incisore-incisore. Impuri in quanto la loro produzione è venata di tutti gli apporti storici della ricerca calcografica, sperimentatori e innovatori dell’intero processo, dai materiali delle matrici ai passaggi al torchio. Ma soprattutto perché al di là dell’impiego della rotella e la perforazione su Forex, con due matrici sovrapposte, tagliate e affiancate, la puntasecca su plexiglass, il gioco tra la superficie e il rilievo, la commistione di tecniche inclusa la stampa digitale, ciò che cercano e vogliono rappresentare attraverso la loro arte è una verità umana non altrimenti esprimibile, per quanto li concerne, con i modi di una incessante ricerca calcografica. Ricerca di un personale linguaggio grafico, impuro perché non accomodato su una sintassi e una iconografia codificata.

M.C.Toni 2011- Tracce nel deserto, puntasecca, rotella, perforazione su forex

M.C.Toni 2011- Tracce nel deserto, puntasecca, rotella, perforazione su forex

In Maria Chiara Toni ricorrono forme archetipe simboliche, chiaroscurali, talune in timbri di blu a rimarcare il contrasto con lo sfondo, segnato di alfabeti arcaici, forse memori della lezione di un Klee o di un Tobey, comunque rivelatori di una vasta cultura visiva, reso anche in gradazioni di grigio, con risultati formali di grande fascino.
In Arianna Tagliabue emergono spaccati di realtà, suggestioni esistenziali. Volti interrogativi stampati in digitale su cui insiste la matrice grafica associata alla manualità dell’incidere. “Ho molte domande da fare” è il titolo, manifesto di poetica, di una sua opera.

A. Tagliabue - Lost, 2011 stampa digitale e linoleografia

A. Tagliabue – Lost, 2011 stampa digitale e linoleografia

In Vladimiro Elvieri, ideatore e curatore della Biennale Internazionale di Incisione “L’Arte e il Torchio” di Cremona, animatore e docente di Incisione, invitato alle più prestigiose rassegne internazionali di arte grafica, siamo alla raffinatezza grafica assoluta. Alla magia. Il controllo del dettaglio, la precisione del segno, la perfezione della messa a registro, concorrono a creare archetipi geometrici, spirali, labirinti, quasi mappe aeree di una fantastica Flatland, invenzioni di forme che si intersecano e stratificano dando luogo a morfologie luminose di straordinaria sintesi grafica e cromatica.

V. Elvieri - Godimento 2012 rotella, perforazione su forex

V. Elvieri – Godimento 2012 rotella, perforazione su forex

Le opere in mostra, una selezione di quelle più recenti, sono circa dieci per ciascun autore. Presentazione in catalogo di Patrizia Foglia.

Inaugurazione 3 ottobre, dalle 17,30. Orari: dal martedì al sabato 15,30 – 19,30 (www.spazioostrakon.it). Spazio Ostrakon, via Pastrengo, 15 – Milano – Martedì-sabato 15.30-19.30.