Xilografia al femminile: Irma Pavone Grotta. L’aristocrazia della linea nel segno de “L’Eroica” dal simbolismo al déco.

Nel solco tracciato dalla mostra “La Xilografia Italiana”, la Palazzina delle Arti a La Spezia ospita la mostra della xilografa livornese Irma Pavone Grotta

Ritratto femminile con cappello, xilografia, 1930 - 1932, mm 160 x 160

Ritratto femminile con cappello, xilografia, 1930 – 1932, mm 160 x 160

La mostra ideata e curata da Francesca Cagianelli, con la collaborazione scientifica di Marzia Ratti, è nata dal sodalizio tra i Musei Civici di La Spezia e la Pinacoteca Carlo Servolini di Collesalvetti (LI) nell’ambito delle connessioni tra le rispettive collezioni, che vedono al centro dell’interesse l’arte della xilografia moderna con i suoi protagonisti. La xilografia fu infatti ripetutamente partecipe delle imprese editoriali curate da Ettore Cozzani, fondatore de L’Eroica unitamente a Franco Oliva, e da Luigi Servolini.

Il Timoniere

Il Timoniere, xilografia s.d., mm 205 x 175

Il catalogo accoglie i testi “Il rinnovamento della xilografia tra oriente e arte rustica al tempo delle Biennali di Arti Decorative di Monza” a cura di Francesca Cagianelli e “L’Eroica e le donne. Emma Goitein Dessau una protagonista accanto a Irma Pavone Grotta” a cura di Marzia Ratti.

L’Artista

 

Autoritratto, xilografia a cinque legni, 1935, mm 183 x 180

Autoritratto, xilografia a cinque legni, 1935, mm 183 x 180

Irma Pavone Grotta (Livorno, 1900-1972), allieva di Adolfo Tommasi e Raoul Dal Molin Ferenzona, impegnata nelle arti decorative e nel processo di rinascita della xilogafia in Italia, partecipò alle pagine de L’Eroica – vedi la copertina del n.152-154, maggio-giugno 1931 – e si distinse per l’impegno nell’ambito della battaglia per l’emancipazione femminile. Stimatissima da Carlo Servolini, e sostenuta dal figlio Luigi, fu protagonista dei volumi dedicati alla xilografia e de “Gli adornatori del libro in Italia” curati da Cesare Ratta.

Francesco Nonni pubblicò le sue xilografie nella rivista “La Xilografia” (1924-1926) da lui diretta : “Le opere selezionate tracciano un percorso scientificamente e linguisticamente ponderoso, che spazia dal Simbolismo al Déco, dal “preraffaellismo” di Adolfo De Carolis fino a certe mode folkloristiche imperanti in seno alle Biennali di Arti Decorative di Monza e ancora , dall’epica filo germanica alla Walther Klemm, per poi optare per uno scabro sintetismo contiguo a quei pilastri de L’EROICA che furono Emilio Mantelli e Publio Morbiducci.” (Francesca Cagianelli). 

Zampognaro, xilografia, 1926, mm 225 x 200

Zampognaro, xilografia, 1926, mm 225 x 200

È un momento espositivo dedicato all’universo femminile, scientifico e didattico nel contempo, ambiziosamente rivolto al movimento della emancipazione delle donne in rapporto alle stagioni della storia dell’arte in Europa.
La complessa personalità di Irma Pavone Grotta, poco nota al grande pubblico, si trasforma in passepartout per l’esplorazione di mode, -ismi e rivoluzioni che mutarono il mondo tra le due guerre: “da una parte i conflitti sociali, politici e bellici, dall’altra il declino della Belle Epoque, l’orizzonte delle Secessioni di Vienna, Monaco e Berlino, il trionfo del Decò e l’eruzione japoniste”.

Sede ed orari: Palazzina delle Arti – Via del Prione, 234 LA SPEZIA 26 luglio – 31 Agosto
Orari: mercoledì, giovedì 15.00 – 18.00 venerdì, sabato e domenica 10.oo – 13.00 e 15.00 – 18.00
La mostra resterà chiusa il giorno di Ferragosto.

L’urlo dell’immagine

La grafica dell’Espressionismo italiano.

Emilio Mantelli – I tacchini, xilografia su legno di filo 1910 -1915, mm 275 x 250

Emilio Mantelli – I tacchini, xilografia su legno di filo 1910 -1915, mm 275 x 250

 La presenza a La Spezia della rivista L’Eroica, che vivificò la xilografia facendone un’arte autonoma e prestigiosa, e a Viareggio della possente personalità di Lorenzo Viani, che da sola potrebbe reggere l’assunto dell’esistenza di un Espressionismo italiano, costituiscono la base de “L’urlo dell’immagine”.
Questa esposizione è curata da Marzia Ratti, Musei Civici di La Spezia e da Alessandra Belluomini Pucci, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani di Viareggio, con il coordinamento tecnico-scientifico di Cinzia Compalati e Barbara Viale, nell’ambito di una significativa e fattiva collaborazione tesa ad un progetto di studio e di valorizzazione per mettere a fuoco il contributo che i rispettivi territori hanno dato all’Italia rispetto a un fenomeno culturale come l’Espressionismo.

Giuseppe Caselli – Ritratto di prigioniero a Mauthausen, xilografia su legno di filo 1915 -1918, mm 95 x 65

Giuseppe Caselli – Ritratto di prigioniero a Mauthausen, xilografia su legno di filo 1915 -1918, mm 95 x 65


La mostra “L’Espressionismo Italiano” curata da Renato Barilli e Alessandra Borgogelli a Torino nel 1990, componenti con le curatrici unitamente a Nico Strina e Giuseppe Virelli del comitato scientifico dell’esposizione, e le varie attività organizzate dai Musei Civici di La Spezia per il centenario de “L’Eroica” hanno dissodato il terreno.
Inoltre la ricognizione degli apporti provenienti da varie aree regionali ha evidenziato come molti protagonisti del futurismo sono transitati per questa fase espressionista.
La tecnica xilografica in particolare è stata il veicolo più congeniale per questo linguaggio sintetico ed intriso di pathos. L’esposizione ha messo inoltre in evidenza figure meno note come Adolfo Balduini, Giuseppe Caselli e Emilio Mantelli. Il notevole e mirabile percorso iconografico è arricchito dalle presenza delle numerose matrici incise da Lorenzo Viani.

26 luglio – 28 dicembre 2014 GAMC Galleria d’arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani
Palazzo delle Muse, Piazza Mazzini, Viareggio
Orari : da martedì alla domenica, lunedì chiuso. Luglio/ Agosto 8.00 – 23.00, Settembre – Giugno 15.30 – 19.30

Tel.0584 58 1118 www.gamc.it

L’immagine sotto il titolo:  Calciatori, xilografia, 1933, mm 210 x 170