Per festeggiare i 100 anni della Trattoria Maria, Camillo Cuneo ha realizzato una serie di incisioni in legno, oltre la xilografia, che descrivono i piatti tipici di questa storica trattoria amata da artisti, studenti e operai.

La trattoria da Maria in vico Testadoro a Genova festeggia 100 anni con xilografie di Camillo Cuneo

Nel mese di maggio 2017 la Trattoria da Maria in vico Testadoro nel centro di Genova, ha festeggiato 100 anni di attività, condotta ininterrottamente dai discendenti dei fondatori, tramandandosi “di nuora in nuora”, come ci dice la signora Paola, ultima oggi delle nuore della famiglia Mangini.
L’idea dei menù incisi nel legno in negativo o in positivo come vere xolografie, a parte le dimensioni e lo spessore, è stata di Camillo Cuneo l’ormai a noi noto artista delle lettere in legno. Dopo le lettere componibili, che abbiamo citato nel “Elogio del refuso” in questa serie troviamo dei quadri che indicano i piatti tipici di una cucina tradizionale ligure tutta a base di verdure, totani, cime ripiene, torte pasqualine e altri manicaretti.
I numerosi clienti amici che domenica 21 maggio hanno gradito un assaggio di tutte le specialità della casa, hanno anche osservato con meraviglia queste incisioni. Ma va detto che pochi ne hanno saputo apprezzare a colpo d’occhio l’unicità e la manualità: è stato arduo, ad esempio,  spiegare a due francesi che i lavori non sono stati effettuati con macchina a CN come qualcuno insinuava. Tutto lavoro a mano proprio come qualsiasi xilografia con le scritte in rilievo, quindi in positivo.
Parlare di macchina utensile a controllo numerico a Camillo Cuneo è come parlare di facebook a una suora di clausura. Pezzi unici lavorati rigorosamente a mano per i quali l’autore ha scelto il legno – douglas, quercia, castagno – ha realizzato il modello su carta e quindi ha iniziato a colpi di scalpello quella che ha definito lo spessore dell’arte culinaria: “i Menù di Maria Mantè 25 anni dopo dimostrano il loro spessore”.

Dagli Appennini al mare

Per comprendere occorre un breve excursus storico. La Trattoria nasce come ‘Osteria con cucina’ nel 1917 quando Luigi Mangini, di antica famiglia contadina dell’entroterra ligure, decide di trovare un lavoro in città per le figlie ‘affinché non si affatichino nel duro lavoro dei campi in Appennino‘. Due delle sorelle hanno nostalgia del paesello al quale tornano, mentre Maria con il marito Raffaele rileva l’attività. L’Osteria era nata in una zona in cui l’immediato dopoguerra (15-18) vede la città in trasformazione con la costruzione della nuova piazza Dante e i relativi ‘Grattacieli’ i primi costruiti in Italia. Strade che scompaiono per far posto alla modernità.
L’osteria si trasferisce nella attuale sede, un vicolo che sale dalla elegante via XXV Aprile sotto la piazza De Ferrari, oggi centro vitale della città con il teatro e il Palazzo Ducale, il Vico Testadoro (anticamente Testa Auri) è una delle strade antiche rimaste dopo le modifiche urbanistiche del primo Ottocento. Il nome ‘da Maria’ risale al 1946 quando ne assume le redini Maria Mantè, nuora di Maria Mangini, che dà al locale un tocco particolare di familiarità e internazionalità: qui si ritrovano artisti famosi (era l’unico ristorante in Genova frequentato da Dario Fo dall’inizio della carriera fino a dopo il Nobel); è frequentata da giornalisti di testate quali il NY Times e Le Monde che ne parlano (e qui si conservano gli originali), ma frequentato alla stessa maniera da studenti e operai, grazie ai prezzi modici e alla qualità del cibo. Cibo che le ‘xilografie’ di Camillo descrivono: “Imbrogliate uova e carciofi”, “Carne col pomodoro”, “Trippe con patate alla genovese”, “Ravioli col sugo”, “Baccalà accomodato” e via discorrendo, anzi, xilografando.