In una conferenza aperta a tutti, a cura di Luciano Perondi, presso l’Aula Magna dell’Isituto ISIA di Urbino, la presentazione del saggio di Carlo Vinti che da anni si dedica alla ricerca e alla didattica nell’area della storia del design e della comunicazione visiva. Appuntamento mercoledì 13 giugno 2012, alle ore 14.30.

Gli scarsi resoconti storici sul design grafico italiano hanno individuato nella Milano degli anni ’30 le origini di una cultura grafica moderna, sottolineando l’importanza di alcuni avvenimenti che, per una singolare coincidenza, si sono concentrati nell’anno 1933: l’apertura dello studio di Antonio Boggeri, la nascita della rivista Campo Grafico e la presenza di Paul Renner alla V Triennale di Milano. 
La letteratura esistente però non ha guardato con attenzione a ciò che accadeva intorno all’ambiente professionale degli stampatori, né ha preso in considerazione la complessa relazione dialettica tra la tradizione tecnico-culturale dei tipografi e le nuove figure di artisti e progettisti che si cimentavano con il mezzo tipografico. 
Come in altri paesi europei, nell’Italia del periodo tra le due guerre la questione in gioco non era tanto il graphic design ma la tipografia. In particolare, la ricerca di una nuova tipografia, che generò un dibattito non meno vivo di quello sorto intorno all’architettura razionalista. Echi del libro di Jan Tschichold Die Neue Typographie raggiunsero anche le pubblicazioni di arti grafiche italiane e la formazione di un fronte modernista contrapposto ai difensori della tradizione tipografica generò appassionate 
discussioni. Guardando a queste fonti, è possibile ricostruire un momento cruciale della vicenda grafica italiana a partire da una prospettiva diversa, inquadrando anche con più precisione le influenze provenienti da altri paesi europei. 
Approfondire le conoscenze degli studenti riguardo a uno dei temi fondamentali e decisivi per la storia della grafica e della tipografia italiana.

Carlo Vinti 
si occupa da alcuni anni di ricerca e didattica nell’area della storia del design e della comunicazione visiva.
Nel 2006 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Teoria e storia delle arti presso la Scuola studi avanzati di Venezia e dallo stesso anno tiene corsi in diverse scuole e istituzioni universitarie.
Dal 2008 insegna nei corsi di Laurea Triennale e Magistrale dell’Isia di Urbino. Attualmente è titolare di un assegno di ricerca presso lo Iuav di Venezia sul tema degli house organ e le riviste d’azienda in Italia. Ha partecipato a vari convegni internazionali sulla storia del design e della comunicazione di impresa e ha curato la mostra “I colori del ferro. Libri e riviste alla Cornigliano-Italsider” (Fondazione Corrente, Milano 18. 11. 2009 – 27.01.2010). Tra le sue pubblicazioni il volume Gli anni dello Stile Industriale: 1948-1965.
Immagine e politica culturale nella grande impresa italiana 
(Marsilio, 2007), oltre a diversi saggi e articoli in riviste come “Disegno Industriale”, “Étapes. Design et culture visuelle”, “Journal of Historical Research in Marketing”, “Progetto Grafico” e “Vingtiéme Siécle. Revue d’histoire”.