Pubblicato da Bellavite Editore e fautore del Green Printing un piccolo, prezioso mini-volume che raccoglie 77 aforismi di Alberto Casiraghy.
Siamo abituati a vedere i libri di Pulcinoelefante; basta andare a trovarlo a Osnago per vedere le nuove opere uscite nei giorni precedenti, È come andare dal fornaio e trovare il pane ancora caldo di forno. Del resto la tipografia di Casiraghy è appunto quella detta ‘a caldo’ anche se i caratteri in piombo lui li compone a mano e non con la fusione di una Monotype o di una Linotype.
Ma dell’ultimo lui è l’autore, non l’editore, ed è uscito per i tipi di Paolo Bellavite, Editore in Missaglia, stampato secondo la filosofia del Green Printing, da tempo un punto fermo per Bellavite.
È un piccolo volume 101×136 mm su carta pregiata in elegante brossura con alette e risvolti color zafferano. I contenuti: una raccolta dei tanti aforismi che Alberto Casiraghybutta lì in qualsiasi momento (ma che qualcuno deve pur annotare) componendo, o stampando, oppure preparando un risotto per gli amici-autori che assistono alla nascita di uno dei suoi libri su misura.
Il titolo viene dall’aforisma “Sento gli squitìi dell’Universo e ascolto con attenzione” uno dei 77 “quieti e inquieti” qui raccolti. Sono 77 frasi disposte a caso, ma che potrebbero essere suddivisi per temi: la poesia “Se l’abisso è pieno di luci inizia la poesia” ma anche “Quando nella poesia c’è troppo miele bisogna scappare” − e qui c’è l’unico refuso del libro, messo ad arte per giustificare l’aforisma di J.L. Borges incorniciato all’interno dei risvolti di copertina “Un libro lo stampi per non correggerlo tutta la vita” − , l’amore (quello vero) “Chi vive con amore conosce anche gli uragani”, la libertà “Chi si annoia di essere libero è un uomo da poco”, la verità “Ci sono verità che meritano mille tradimenti” e molti filosofici “Nel profondo di ogni cosa c’è una luce che ascolta” “Tutti prima o poi si lasciano salvare” o sui filosofi “Il grande filosofo piange quando si accorge di avere troppe certezze”.
Dominano, forse, anche per spontaneità, quelli dedicati agli animali, che Casiraghy ama incondizionatamente: “ “Ascolto molto i pesci per capire gli uccelli”, “Gli animali felici conoscono chi affila i coltelli”, “Nei pensieri delle giovani balene ci sono gli elefanti?” o anche “I pulcini abbaiano quando hanno voglia di capire?” e la natura “Quando senti un albero parlare è perché ha toccato le tue radici” o “Amo gli alberi perché mi conoscono”. Forse quello conclusivo non è stato messo lì a caso “Nell’oceano del destino c’è posto per tutti”.
Accompagnano gli aforismi i disegni escheriani di Jhon (sic) Gallo.
Un libro da prendere a piccole dosi, come i medicinali, possibilemente prima di coricarsi.
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