Ci piace segnalare che il Museo della Stampa di Lodi partecipa a un importante progetto in collaborazione con il prestigioso Istituto Svizzero di Roma, sede di Milano.

Il progetto, “Letters on Sale”ideato da Salvatore Lacagnina e Ludovic Balland (graphic designer e fondatore dello studio Typography Cabinet a Basilea), ha preso le mosse nel marzo del 2011 nella sede milanese dell’ISR con una mostra a cura di ECAL (la scuola d’arte di Losanna), una conferenza al Politecnico di Milano sul tema della tipografia e del graphic design e una serie di incontri/interviste con alcuni “vecchi” tipografi milanesi (Angelo Colombo, Giorgio Lucini, Felice e Gianni Nava, Massimo e Michele Pizzi).

Progetto composizione tipografica

Ora si apre ufficialmente la seconda parte del progetto dedicato alla composizione e alla stampa tipografica con caratteri in piombo e legno con il titolo  “Printed Talks in the city” a cui partecipa anche il Museo della Stampa “Andrea Schiavi” di Lodi con l’allestimento di un vero e proprio laboratorio tipografico nella sede dell’ISR di via Vecchio Politecnico a Milano.
Così, da Lodi, sono partiti un prezioso torchio tipografico Stanhope “Amos Dell’Orto” del 1848, un tirabozze a cremagliera, cassettiere con innumerevoli caratteri in piombo e legno nonché tutta l’attrezzatura necessaria per permettere ai tecnici messi a disposizione dal museo (Lucio Passerini, Claudio Madella, Luigi Lanfossi e Giuseppe Migliavacca) di far funzionare il laboratorio che sarà frequentato da un gruppo di 15 studenti selezionati dalle principali scuole e istituti di graphic design e fra i giovani professionisti del settore.
L’obiettivo del workshop, che si terrà dal 21 al 30 novembre 2012 sotto la guida di Ludovic Balland ed Emmanuel Crivelli, è la progettazione e la stampa di due serie di poster che verranno affissi in varie zone di Milano, diventando così anima e strumento di dibattito sullo scenario metropolitano.
Il progetto si concluderà nel mese di gennaio 2013 con un ciclo di conferenze e una mostra dei lavoro nella sede milanese dell’Istituto Svizzero.
Per il Museo della Stampa questa “avventura” rappresenta uno sforzo notevole che si spera verrà ripagato in maggiore visibilità e considerazione anche al di fuori dei ristretti ambiti regionali.