Vittorio E. Malvezzi, l’esperto, ma con senso pratico, di economia e finanza, commenta la Brexit.

Con il suo blog “Il Cigno Nero aveva cantato in inglese – Brexit” – cui rimandiamo il lettore volenteroso – ci dà un’analisi ‘coi piedi per terra’ del significato e delle possibili conseguenze a breve e medio termine del referendum britannico sulla UE.

Qualche settimana fa i mercati avevano parlato chiaro e il nostro esperto aveva cercato di condensare il loro messaggio in poche parole con alcuni blog: “Campane a Martello” – “Croce della Morte e non solo” – “Allarme ai naviganti, avviso di burrasca”.
Già dai titoli c’è abbastanza per capire qual era il suo punto di vista.
Riassumiamo qui i concetti di Vittorio E. Malvezzi.
Senza pensare di essere in grado di dire che cosa succederà domattina, punto percentuale avanti o indietro, VEM ci fornisce alcune ipotesi. Innanzi tutto, nessuna grande sorpresa, il mercato aveva parlato chiaro. Ma tutti a minacciare, promettere sventure e malanni se il britannico non si fosse allineato eppure si sono dimenticate due cose fondamentali.
Primo, per l’uomo della strada britannico la minaccia che le banche avrebbero guadagnato meno non conta.
Secondo, inutile dire a un britannico che cosa deve fare a casa sua, praticamente gli indecisi avrebbero deciso le sorti del referendum e hanno deciso di fare quel che volevano a casa loro.
Riferiamo le parole di Malvezzi: “Le cose sono andate secondo manuale. John Ross il Grande, avrebbe visto un classico Whash & Rinse il giorno prima con gli indici che andavano a mille. Forse dire che andavano a mille è fare dell’understatement. Ero corto sull’Oil e sull’S&P500 e lungo su oro e argento. Fortuna che avevo differenziato perché ho cercato sì di credere coerentemente a quel che dicevo e soprattutto a ‘sti mercati… Valuto interessante un investimento se il rapporto rischio / utile pende decisamente a favore mio.”
A ogni modo è una questione di propensione al rischio o se vogliamo di definire fino a che punto seguire quel matto di Soros – prosegue Malvezzi. Tutto d’un tratto ci si è accorti che Lui era corto ! Ma naturalmente gli hanno riso in faccia dicendo che anche il Mago di Omaha ha cannato con IBM. Semel in anno licet insanire e via dicendo.
Riassumendo, Brexit è stata la miccia che ha innescato un processo già in corso. Per un europeista convinto della prima ora o  per la precisione, un federalista che è tutta un’altra roba da quel che hanno combinato a Bruxelles, c’è da auspicare che questo referendum serva a creare una vera Europa, magari senza inventare nulla, prendendo spunto da altre realtà che sembrano funzionare.
Confederazione Elvetica, Länder tedeschi e Stati Uniti d’America, insegnano. Allora benvenuta Brexit e magari anche una … ExIT.