Incontriamo Nicola Lombardi al termine del primo giorno di fiera dopo l’annuncio della vendita di una macchina per il mercato africano e mentre lo stand ospita una festa dedicata a un folto gruppo di imprenditori indiani.

Vediamo uno stand ampliato rispetto alla precedente edizione con più offerte, tra cui il digitale di Domino.

Cos’è cambiato in questi due anni per Lombardi Converting Machinery?

È la prima esibizione in cui veniamo presentando tre macchine, diverse innovazioni e uno stand così grande. Questa Labelexpo è una riconferma del lavoro fatto in questi due anni [dalla precedente Labelexpo Europe – ndr]. Questo è un settore che corre molto veloce e è necessario stare al passo. E per questa ragione noi stessi investiamo molto in ricerca e sviluppo.

Quali sono le vere innovazioni di quest’anno?

L’evoluzione più importante è quella di poter dare ai nostri clienti una visione modulare di quello che è il mondo della stampa delle etichette e del packaging flessibile. Oggi proponiamo soluzioni modulari. Questo significa che le macchine sono delle configurazioni, un insieme di diversi moduli per poter dare al cliente quello di cui ha realmente bisogno.

Questa è un’innovazione per Lombardi ma non per il mercato.

Vero, però il fatto di poter realizzare dei moduli specifici che permettono una produzione in linea dove prima si poteva avere solo una produzione offline, questo è innovativo.  Il modulo BRAVO e il modulo TORO che stiamo presentando qui stanno avendo un grande appeal sul pubblico.

Lombardi at Labelexpo

Perché ?

Questi due moduli permettono di nobilitare le etichette con un solo passaggio e questo alleggerisce moltissimo il cliente sia a livello economico che di tempo.

Queste innovazioni derivano da una richiesta del mercato o sono idee vostre?

Sono idee nostre. Certo andiamo sempre incontro alle esigenze del cliente ma è nostra la scelta di realizzare una pressa dell’oro da inserire all’interno di una Synchroline, che è una macchina richiestissima dal mercato, riusciamo a dare così un contributo in più alla macchina standard flexo.

Quindi la modularità è uno dei temi centrali di questa fiera.

Sì e questa risponde al nostro logo: visivamente abbiamo immaginato l’esagono come figura perfettamente geometrica che si incastra perfettamente in ciò che uno desidera. Non diamo più una singola macchina ma diamo un insieme di moduli da configurare. È totalmente personalizzabile e flessibile.

Vi chiedono anche il digitale?

Il digitale è l’altra novità che stiamo proponendo. Abbiamo fatto una partnership con Domino UK e abbiamo accoppiato il loro digitale con la nostra macchina di finishing. In questo modo vogliamo dare un segnale al mercato che la Lombardi non solo è in grado di costruire macchine flexo ma anche di fare un passo verso il digitale che si sta aprendo in questo mercato.

Il modulo digitale Domino adottato da Lombardi

Quali sono secondo la vostra opinione i mercati che più si avvicinano a Lombaredi Coverter Machinery?

Non abbiamo grandi limiti geografici. Si sta aprendo molto l’Iran. L’India è per noi un mercato molto importante e lo vediamo con la folta presenza di indiani che vengono direttamente in Europa per vedere la nostra tecnologia. Anche i mercati dell’est Europa che sono molto attenti alle nostre novità. Ma anche l’Europa del nord ha scoperto la tecnologia all’avanguardia di Lombardi e la apprezza. E, naturalmente, anche il mercato interno ha ormai capito che Lombardi è un nome che dà fiducia e macchine non solo innovative, ma performanti.