Entrando nel decimo anno di attività era il momento di darci una regolata. MetaPrintArt si rinnova, e non è solo un restyling più moderno e accattivante. Dinamico e flessibile, diventa anche internazionale e SEO-friendly.

Questo ucciderà quello, Il libro ucciderà l’edificio”. Inauguriamo il nuovo portale con questa famosa riflessione di Victor Hugo sul cambiamento del comunicare da parte della società nel corso della storia : “il pensiero solido è sostituito da uno più vivo“. Così vogliamo essere: vivi e vivaci.

MetaPrintArt è stata la prima rivista nata esclusivamente online per l’informazione tecnica e culturale nel mondo della grafica, della stampa e del packaging.
Oggi, entrando nel decimo anno di attività è giunto il momento di rinnovarci. E noi lo abbiamo fatto non solo con un restyling responsive, più moderno e accattivante, ma soprattutto con nuove idee e nuovi servizi di comunicazione per le aziende grafiche.

Ma sempre sulla linea di principio che questo nostro mondo deve avere più stimoli e voci contrastanti. E cultura. Quella che troppi, imprenditori o politici che siano, ritengono erroneamente un fastidio superfluo.
E così cambia anche la testata, che si identifica con un “tecniche e cultura della comunicazione”, ovviamente nel settore della grafica, della stampa commerciale o industriale, del packaging.  In più, vogliamo sottolineare che con il nuovo format MetaPrintArt oltre che SEO-friendly sarà anche responsive (fruibile su desktop, tablet e smartphone).

Anticipiamo i cambiamenti

Il mondo, e quello dell’industria grafica non è esente, è in continuo cambiamento, con stampa e packaging, quali strumenti, privilegiati, di comunicazione. Che però è anche altro.
In 30 anni di giornalismo nel settore abbiamo visto tramontare aziende storiche.
Oggi sorgono come funghi, non sempre commestibili, piccole attività che si definiscono tipografie. Basta avere un Mac e una stampante digitale per chiamarsi tipografia o, peggio, agenzia di pubblicità.
Spesso, o quasi sempre, mancano però le basi culturali e le conoscenze grafiche. Le quali sono, o dovrebbero essere, alla base di questa ‘nobile arte’, come ci hanno insegnato i proto-tipografi e, ancor oggi i ‘grandi tipografi’.
Purtroppo però queste nuove realtà, fondate spesso da persone che non provengono dalle buone scuole grafiche, mancano di competenze e neppure cercano di aggiornarsi. Quanti di loro hanno studiato l’ariosità delle pagine del Bodoni o la leggerezza del Manuzio?
Ma pur senza scomodare i Grandi sulle cui spalle – per dirla alla Newton – dovrebbe poggiare l’industria grafica moderna, quanti conoscono e analizzano i font prima di scegliere quale usare, affidandosi invece al caso? Quanti sanno valutare e gestire il colore? Quanti conoscono e applicano gli standard che regolano le procedure di stampa? Quanti seguono i tanti corsi di aggiornamento che scuole molto serie (purtroppo non dappertutto), ma anche associazioni e aziende, organizzano su tecniche che devono essere conosciute e applicate, senza dover  improvvisare? Quanti, infine, sanno fare un preventivo che non riservi sorprese quando poi si devono tirare le somme (e pagare le tasse)?
Uno dei nostri obiettivi è di dare al variegato mondo della comunicazione a stampa informazioni di base e di aggiornamento, anche culturale, per essere più consapevoli del proprio lavoro.
MetaPrintArt si conferma dunque come un mezzo di informazione agile e aggiornato, ma vuole essere anche un luogo di apertura e discussione. Una agorà della stampa.

Marco F. PicassoMarco F. Picasso – Camogli, settembre 2018

Il portale MetaPrintArt è una testata giornalistica tecnico-culturale aggiornata costantemente.
Pur non potendosi considerare un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001,
MetaPrintArt è un veicolo libero e indipendente di informazione gratuita
a disposizione di chi opera nel campo della grafica, della stampa e del packaging. 

La comunicazione via web e smartphone è ormai un dato di fatto. Che piaccia o no.
Perché l’aggiornamento deve raggiungerci ovunque in tempo reale. Le settimane che intercorrono tra la stesura di un articolo, la stampa e la distribuzione, rischiano di consegnare ai lettori notizie obsolete. 

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