È lo slogan della Fondazione Rizzoli, che prepara le giovani generazioni al lavoro del futuro senza dimenticare le basi della stampa che oggi diventa multimediale.

Con l’inaugurazione della nuova sede il 26 ottobre 2017, la Fondazione Rizzoli – Istituto Rizzoli per l’insegnamento delle arti grafiche e multimedialità – continua il suo processo di rinnovamento, iniziato dieci anni fa in seguito alla crisi.

Esperti di comunicazione

Durante il primo periodo, la trasformazione ha coinvolto la formazione delle nuove leve per le arti grafiche: l’obiettivo, infatti, non era più istruire semplici stampatori, ma creare anche esperti di comunicazione.
Ora, con l’inaugurazione della sede rinnovata nel complesso di via Pusiano a Milano, la Fondazione Rizzoli ha terminato una seconda fase: creare una scuola di eccellenza per la grafica e la multimedialità, grazie anche a strumenti didattici all’avanguardia, per i circa trecento studenti dell’Istituto.
Un bel risultato confermato anche dai lavori di ristrutturazione, coordinati da Renzo Viappiani, che hanno reso l’edificio più moderno.
Ma vediamo dall’interno il rinnovamento.
I ragazzi che si diplomano al Rizzoli devono essere pronti per quello che richiede il mercato di oggi e domani, partendo però sempre dalle basi.

All’interno dei laboratori didattici si insegnano le tecniche di audio e fotovideo, con cui si fa pratica aprendo strade impensabili fino a ieri nelle scuole grafiche tradizionali.  Questo non significa che la carta stampata vada a sparire come alcuni superficialmente sostengono, ma che le aziende di stampa stesse devono cambiare mentalità e adattarsi al nuovo mercato.

Inserimento nel mondo del lavoro

Scopriamo più in dettaglio quali sono gli obiettivi della Fondazione Rizzoli.
L’obiettivo della Fondazione Rizzoli è l’inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro. I risultati parlano chiaro, l’85% dei ragazzi trova impiego, ma solo il 30% lavorerà in un’azienda di stampa.
La preparazione dei file, infatti, oggi è passata in buona parte ai clienti delle aziende grafiche. Le multinazionali hanno un proprio reparto grafico all’interno, soprattutto se oltre ai cataloghi devono far produrre un packaging, ma a differenza degli anni passati, questi grafici hanno competenze complete in fatto di prestampa, così come devono conoscere gli inchiostri, i materiali e così via.
Per ottenere questi risultati è necessario tuttavia un coordinamento tra la scuola e l’industria: per questo motivo l’Istituto Rizzoli è organizzato e strutturato come fosse un’azienda, con tanto di una direzione commerciale e una direzione di produzione.
Solo in questo modo la Fondazione può garantire che i diplomati siano pronti al mondo del lavoro che li attende. Nel percorso di apprendimento, inoltre, sono previste dalle settecento alle ottocento ore presso aziende, una percentuale che ha dato ottimi risultati.

Avevamo descritto il primo passo della trasformazione dell’Istituto Rizzoli in una nostra precedente intervista alla quale rimandiamo.