Pilot Italia ha affrontato e superato la crisi degli ultimi anni con investimenti mirati rivolti al futuro che hanno portato l’azienda a conquistare una leadership in Italia e in Europa.
La visita al nuovo stabilimento, dove Pilot Italia si è trasferita nel 2012 per ottimizzare gli spazi produttivi, era un obbligo che ci eravamo imposti da almeno un anno.
L’occasione ci è stata data da uno dei più recenti rinnovamenti tecnologici: il completamento del reparto prestampa con il nuovo CtP MultiDX! di Lüscher Technologies, con l’obiettivo di portare tutta la prestampa all’interno per acquisire maggiore flessibilità e seguire il ritmo frenetico del mercato. A questo seguirà a breve l’installazione della rotativa a stampa combinata MO-4 di Nilpeter.
Ma andiamo con ordine.
La lean production
Pilot Italia è uno tra i più importanti etichettifici italiani, con una qualificata clientela anche a livello europeo. Nata nel 1968 come filiale della multinazionale Pilot Francia, si rende indipendente nel 1984, ma è a partire dagli anni ’90 che si impone come specialista nella stampa di etichette autoadesive con l’inserimento di rotative offset, offset waterless e flessografiche, cui seguono le rotative a stampa mista offset, flexo, serigrafica e letterpress.
Nell’attuale stabilimento di Cornate d’Adda su una superficie di 20.000 m² Andrea Vimercati, direttore operations, esperto in Kaizen – noto come “Metodo Toyota” – ha potuto realizzare una unità produttiva secondo i principi della lean production.
Sulla base di questi principi vediamo nell’ordine il reparto stampa offset con due Drent VSOP luce 520 mm per etichette home care e settore alimentare; due Nilpeter M3300 a stampa combinata offset, flexo, serigrafia, lamina a freddo e a caldo, cui a breve si affianca la citata MO-4 dieci colori a moduli intercambiabili offset e flexo e gruppi di stampa serigrafica e di laminazione a caldo e a freddo.
La produzione di stampa è completata da quattro Gallus serigrafiche e tipografiche e una waterless Codimag di inizio anni 2000. In altre aree troviamo macchine Arsoma e il reparto controllo con due ribobinatori Prati.
Un CtP mille usi
Ma il nostro ‘giro’ inizia in camera oscura dove la prestampa è stata recentemente completata con il nuovo CtP Lüscher Multi DX! 220, che si aggiunge al precedente Kodak Trendsetter 400 Quantum con Autoloader e linea di sviluppo e post-cottura.
L’installazione di questo CtP inaugura il nuovo corso della Casa elvetica che dopo l’acquisizione nel giugno scorso da parte di Wifag-Polytype e Heliograph, ha preso il nome di Lüscher Technologies, la cui rappresentanza in Italia per i sistemi Lüscher CTP XPose!, XDrum e Multi-DX è stata affidata, in occasione del Labelexpo di settembre, a NTG Digital di Carlo Alberto Di Noi. La trattativa commerciale è stata condotta nel caso specifico da Mario Marchi di Fornietic, azienda milanese con una solida esperienza nel mercato dei consumabili per le aziende di stampa e partner NTG per il mercato label.
Ce ne illustrano le sue caratteristiche principali Roberto Colombo Responsabile Vendite Nord Italia e Mauro Cellini direttore tecnico di NTG Digital.
La peculiarità di questo platesetter a letto piano a tecnologia ibrida è la possibilità di esporre qualsiasi forma di stampa ad ablazione digitale con strato LAMS, lastre tipografiche, lastre offset termiche e waterless, matrici polimeriche per flessografia, lastre serigrafiche (rotary), telai serigrafici, lastre di magnesio. Ideale quindi per la stampa combinata di etichette.
Sviluppato per la stampa di etichette e di packaging a bobina stretta, oltre alla stampa su oggetti tridimensionali (barattoli e lattine, tubetti, ecc.), il CtP MultiDX! riunisce in un’unica macchina diverse tecnologie laser. Questa è infatti l’unica macchina sul mercato che in un’unica ottica brevettata possono confluire lunghezze d’onda di tipo diverso senza necessità di regolazioni o modifiche: laser a infrarossi (940 nm), laser termico (830 nm) e, in particolare in questo CtP installato alla Pilot, oltre al laser termico per l’esposizione del polimero e delle lastre offset termiche, è stato previsto il laser UV a 405 nm per il serigrafico rotativo, utilizzato anche per esporre il magnesio fino a 7 mm.
Questo CtP è anche l’unico oggi sul mercato in grado di utilizzare ottiche con risoluzione fino a 10160 dpi, di fondamentale importanza per le applicazioni di “security printing” quali carte di credito, banconote, lenticolare e altro.
Una vera multifunzione che agevola notevolmente la versatilità produttiva potendo far fronte alle esigenze dei reparti di stampa senza alcuna interruzione o ritardo.
La sicurezza prima di tutto
Quanto fin qui esposto non rende ragione appieno delle peculiarità di Pilot Italia che non si limita alla stampa di qualità e ad alta produttività di etichette autoadesive, ma punta su sistemi di stampa di sicurezza innovativi e soprattutto all’avanguardia.
Un caso emblematico è il bollino di sicurezza per farmaceutici “Integrity Authentication Serialization” ideato per offrire alle case farmaceutiche la soluzione che sarà richiesta d’obbligo quando saranno in vigore le direttive europee (2015 nella maggior parte dei Paesi UE ma solo nel 2022 in Italia se non interverranno modifiche alla legislazione attuale – ndr).
Direttive che prevedono la sigillatura delle confezioni mediante etichette di sicurezza formate da pellicola antieffrazione, prestampate con inchiostri di sicurezza a polarizzazione forniti esclusivamente agli etichettifici certificati.
Queste etichette sono serializzate in quanto possono essere poi sovrastampate per il prodotto specifico anche con l’inserimento di codici a barre o a matrice, e altri dati variabili.
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