Il centro per la Formazione Professionale Salesiana, CNOS-FAP Lombardia, ha promosso una serie di incontri con le aziende per informare e agevolarle nell’ottenere fondi interprofessionali e per l’apprendistato.
Al primo incontro di Fabbrica Don Bosco, il Dott. Guido Lanfranchi ha tenuto una approfondita relazione su “Il sistema di agevolazioni ed incentivi riservati alle aziende che intendono effettuare nuove assunzioni”.
Nel corso della presentazione, che si può scaricare qui, ha indicato come il nuovo governo sta cercando di razionalizzare gli incentivi all’assunzione sia per i giovani, sia per soggetti che sono rimasti fuori dal mercato del lavoro.
Agevolazioni alle assunzioni
I destinatari delle agevolazioni sono gli operatori accreditati verificati i requisiti della persona, ne supporta la profilazione nel sistema informativo sulla base delle caratteristiche del destinatario (stato occupazionale / distanza dal mercato del lavoro, titolo di studio, genere, età) definisce in automatico l’appartenenza a una delle fasce di intensità d’aiuto.
Le fasce sono 4 in funzione dell’intensità di aiuto e le imprese richiedenti devono essere in possesso di una serie di requisiti, quali: essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento; essere in regola con gli adempimenti contributivi INPS e INAIL e con le contribuzioni degli enti paritetici ove espressamente previsto dai ccn interconfederali o di categoria; essere in regola con la normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro; essere in regola con le assunzioni previste dalla Legge 68/99 sul collocamento mirato delle persone con disabilità; rispettare i principi del Regolamento CE n. 800/2008 e successive modifiche per l’assunzione di soggetti svantaggiati nel caso di incentivi concessi in regime di esenzione; rispettare i principi del Regolamento CE n. 1998/2006 nel caso di incentivi concessi in regime de minimis.
Non possono invece fruirne le imprese che abbiano in atto sospensioni dal lavoro o che abbiano proceduto a riduzioni di personale o a licenziamenti collettivi negli ultimi 12 mesi, salvo che l’assunzione non avvenga ai fini di acquisire professionalità diverse da quelle dei lavoratori interessati alle predette riduzioni o sospensioni.
Formazione in apprendistato
Patrizia Perferi, della scuola salesiana di Arese ha poi presentato il progetto di formazione in apprendistato, un servizio offerto dal CNOS-FAP.
L’Apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato, finalizzato alla formazione e occupazione dei giovani ed è considerato lo strumento-chiave per consentire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Il datore di lavoro è tenuto a erogare all’apprendista non solo la retribuzione della prestazione lavorativa, ma anche una Formazione Professionalizzante; a fronte di questo impegno, sono previsti sgravi contributivi. La durata dell’apprendistato non può essere superiore ai 3 anni (5 per alcune figure professionali dell’artigianato); i contratti stabiliscono le durate e contenuti formativi per le competenze tecniche professionali, con riferimento alle qualifiche a fine contrattuale.
La formazione prevista per gli apprendisti assunti dal 25/04/2012 secondo l’art.4 Dlgs.167/2011 è costituita da: una formazione sulle competenze professionalizzanti, regolamentata dai CCNL o accordi intersettoriali, non finanziabile con fondi pubblici e di diretta responsabilità/competenza dell’azienda; una formazione sulle competenze di base/trasversali, erogata da un Ente accreditato come il nostro, finanziata dalla Regione Lombardia secondo la deliberazione DGR 2933. Il Decreto legge annunciato nel Consiglio dei ministri del 12 marzo 2014 eliminerebbe l’obbligo di integrare la formazione di tipo professionalizzante con l’offerta formativa pubblica, che diviene un elemento discrezionale.
La scuola di Arese offre: supporto all’azienda nella definizione, progettazione ed erogazione della formazione che deve impartire obbligatoriamente all’apprendista (e che può essere svolta presso l’azienda stessa); erogazione della formazione sulle competenze di base/trasversali, attualmente finanziata dall’Ente pubblico (regione Lombardia).
Formazione continua per aziende e lavoratori
Ha poi illustrato la formazione finalizzata all’adeguamento, acquisizione e approfondimento di conoscenze e competenze professionali, rivolta specificatamente alle persone occupate e a coloro per i quali la formazione è strettamente propedeutica per l’assunzione.
Tale formazione può essere finanziata (e dunque gratuita per l’azienda e per il lavoratore) o mediante il ricorso ai fondi interprofessionali o attraverso progetti in risposta a un bando Pubblico (per esempio di Regione Lombardia).
I Fondi Paritetici Interprofessionali nazionali per la formazione continua sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni di rappresentanza delle Parti Sociali attraverso specifici Accordi Interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
L’adesione a un Fondo consente alle imprese di destinare la quota dello 0,30% dei contributi versati all’INPS (il cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) alla formazione dei propri dipendenti.
I datori di lavoro potranno infatti chiedere all’INPS di trasferire il contributo ad uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali, che provvederà a finanziare le attività formative per i lavoratori delle imprese aderenti.
I Fondi più importanti e maggiormente utilizzati sono: Fondo Artigianato Formazione, Fon.Coop, Fondimpresa, Fondir, For.Te, Fon.Ter, Fon.Ar.Com.
Sia rispetto alla formazione finanziata con i Fondi interprofessionali, sia per i progetti finanziati dall’ente pubblico, il CNOS-FAP mette a disposizione: procedure amministrative di adesione al canale di finanziamento e di rendicontazione; analisi del fabbisogno formativo; progettazione del piano formativo; erogazione della formazione.
Oltre a queste attività specifiche, offre alle aziende la possibilità di studiare e progettare una formazione su misura, supportandole nell’analisi dei fabbisogni formativi e nell’individuazione dei percorsi, dei consulenti e dei possibili finanziamenti per la realizzazione dell’attività di formazione.
La struttura del CNOS-FAP, oltre a far incontrare azienda e tirocinante, sostiene l’azienda (o se ne occupa direttamente) nella gestione dei documenti obbligatori quali convenzione tra soggetto ospitante e soggetto promotore, progetto Formativo, attività e obiettivi formativi, comunicazione all’INAIL e all’ispettorato del lavoro, comunicazione obbligatoria alla Provincia.
Maggiori informazioni in questa presentazione e direttamente a: p.perferi@cnos-fap.it
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