Scompare uno dei protagonisti della carta stampata tra il 1980 e i primi anni 2000 della storica Arti Grafiche Fratelli Verga.

Sabato 17 Febbraio, è scomparso, dopo una breve e sofferta malattia, all’età di 82 anni, Giovanni Verga, un uomo che ha dedicato tutta la sua vita al settore delle Arti Grafiche, uno dei protagonisti della carta stampata tra il 1980 e i primi anni 2000.

Figlio d’arte – il padre Luigi Verga fu incisore e litografo e a lui ricordiamo, fu dedicata dagli allievi dell’Istituto Rizzoli per le Arti Grafiche una mostra che forse molti ricordano per il titolo “Quel Diavolo del Verga !” – Verga inizia l’attività di stampatore con la Arti Grafiche Fratelli Verga, una piccola realtà litografica in via Spartaco a Milano. In seguito acquisì la “Matarelli” che divenne Arti Grafiche Verga Matarelli. Nei tardi anni ’90 intraprese una sfortunata “grande avventura” imprenditoriale con l’acquisizione delle Officine Grafiche Garzanti.

«Ha cercato di fare sempre del bene – ci ricorda il genero, Richard Barker che opera da 30 anni nel mondo della stampa – e dobbiamo ricordarlo come uno dei protagonisti del settore della grafica milanese a cavallo tra i due secoli
Personalmente lo ricordo, per esserne stato cliente per alcuni lavori anche impegnativi, sempre disponibile con i suoi preziosi consigli tecnici. Un gran signore, si diceva una volta, cortese e pacato anche nelle difficoltà.

Alle Officine Grafiche Garzanti fu installata una delle prima macchine per la stampa digitale (una Xerox B/N dove, all’uscita, fu installato un primissimo prototipo, progettato dall’Ing. Alberto Maioli, di linea automatica di cucitura a filo refe e brossura: l’idea era quella di produrre libri in B/N, per i clienti editoriali, dal ricevimento file al prodotto finito, in poche ore, per piccole e medie tirature.  Ebbene per sperimentare quella linea innovativa, stamparono 300 copie del romanzo in lingua Esperanto “La Tunelo” di cui è autore chi scrive. Poche copie, ma che furono distribuite in parecchi paesi del mondo, dall’Ungheria alla Svizzera, dalla Svezia all’Olanda e persino una copia in Nepal.