“L’odore della carta stimola il pensiero”.
Il Presidente della Fieg, Giulio Anselmi, ha chiuso con questa constatazione l’annuale conferenza stampa che ha riunito, presso la Sala Capitolare del Senato, la Filiera Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione, per fare il punto sullo stato di salute del settore e sul valore della carta, oggi e nel futuro. Le richieste al governo.

Il fatturato della filiera nel 2011 ha registrato una crescita (+2,2% rispetto al 2010) molto ridotta rispetto a quella media dell’industria italiana (+5,8%), evidenziando il momento di particolare difficoltà attraversato.
Le dinamiche dei principali aggregati del comparto, in recupero nel corso del 2010, dopo i forti cali del biennio 2008-2009, hanno subito una preoccupante battuta d’arresto dall’estate scorsa, in conseguenza dell’acuirsi della crisi economico-finanziaria con alcuni settori, in particolare quello editoriale, che hanno registrato riduzioni dei valori di fatturato.
Lo confermano i dati raccolti dalle Associazioni industriali che della filiera sono parte: Acimga (produttori di macchine grafiche); AIE (editori di libri); ANES (editori di periodici specializzati); ARGI (distributori di macchine, sistemi e prodotti grafici); ASIG (stampatori di giornali); Assocarta (industriali della carta); Assografici (industrie grafiche, cartotecniche e affini); FIEG (editori di quotidiani, periodici e agenzie di stampa).
Per Alessandro Nova, dell’Università L. Bocconi, la filiera ha visto attenuarsi gli aspetti di continuità e stabilità nella crescita che ne avevano caratterizzato lo sviluppo fino al 2008. «Le imprese della filiera – ha concluso il suo intervento Nova – devono poter tornare a livelli di redditività adeguati a garantire investimenti per migliorare ulteriormente la loro competitività e per questo sono necessarie misure volte, da un lato, a sostenere la domanda e, dall’altro, a migliorare l’offerta

Le priorità

Detassazione della spesa per l’acquisto di libri, di abbonamenti a quotidiani, periodici e servizi di agenzia di stampa.
Credito d’imposta per gli investimenti delle imprese del settore e per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa di libri e giornali.
Sostegno alla modernizzazione della rete delle edicole e della distribuzione dei giornali.
Interventi per l’innovazione e l’industrializzazione dei servizi e l’adeguamento tecnologico delle aziende.

La crisi sta testimoniando la straordinaria forza della carta stampata che non è ancorata ai vecchi modelli di business. «Appropriandosi di forme e tecniche nuove i giornali – ha sostenuto Anselmi – sono stati capaci di consolidare il loro ruolo storico, rispondendo alle esigenze di un contesto sociale e culturale in continua evoluzione. Lo confermano i circa 25 milioni di lettori di quotidiani e i 33 milioni di lettori di periodici. Ma ne sono conferma ancora più significativa – ha continuato il presidente della Fieg – la percentuale di utenti dei siti web dei quotidiani che nel 2011 hanno rappresentato circa il 50% dell’utenza complessiva di internet
«I giornali – ha concluso Anselmi – restano il più importante strumento a disposizione dei cittadini per capire, scegliere e ri-conciliare, al tempo di internet, valori e conoscenza.»
Al dibattito sono intervenuti il Sottosegretario di Stato con delega all’editoria, Paolo Peluffo, il Vicepresidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, e il Direttore Scientifico dell’Osservatorio TuttiMedia e di Media Duemila, Derrick De Kerckhove. Questo il suo intervento: http://www.fieg.it/cartadigitale/