Dopo la presentazione del management della divisione rotative di manroland da parte di Possehl & Co., ora anche Langlay dà il primo annuncio della nuova guida per la divisione macchine a foglio. A capo di manroland macchine a foglio questa volta non sarà un giovane, ma un govane pensionato.

Alfred Rothlaender, a capo di manroland divisione macchine a foglio, della Langley
Tony Langlay, l’investitore inglese che ha rilevato la divisione macchine a foglio di manroland – stabilimenti produttivi e filiali di vendita – ha comunicato che il numero uno della nuova Società sarà Alfred Rothlaender, 66 anni, che proviene dalla guida della Claudius Peters (macchine utensili) da quando questa fu rilevata nel 2001 da Langlay.
Alfred Rothlaender era passato quindi a dirigere un’altra società del Gruppo Langlay, Piller Group (sistemi elettrici per centri di elaborazione dati), fino al 2010 quando decide di ritirarsi. Ma la sua pensione è durata ben poco perché alla proposta di guidare Manroland Sheetfed Systems GmbH decide di accettare la sfida.
«Alfred conosce esattamente come noi lavoriamo quando prendiamo in carico un nuovo business – ha detto Langlay – ed è la persona migliore per guidare questa fase di transizione dal precedente stile istituzionale di management che caratterizzava manroland AG a quello più agile e flessibile delle società del nostro Gruppo.»
Ora si attende l’annuncio del management e delle decisioni in merito alle ristrutturazioni.
Giornalista e scrittore, nasce a Genova, dove si laurea in geologia. Dopo un’esperienza nel settore minerario e industriale, si specializza in marketing e comunicazione tecnica. Giornalista pubblicista, è stato redattore di Rassegna Grafica e direttore di Graphicus. Nel 2009 fonda MetaPrintArt, la prima rivista online dedicata alla tecnica e alla cultura grafica, di cui è editore e direttore.
Nel 2007 pubblica Analisi e prospettive del mondo grafico, un’analisi di marketing e gestione aziendale dell’industria grafica. Nel 2010 è docente a contratto di Tecnologie di Stampa al Politecnico di Torino.
Parallelamente all’attività giornalistica, si dedica alla scrittura. Debutta nel 1998 con il romanzo La Tunelo, in lingua Esperanto, premiato dalla rivista svizzera Literatura Foiro come Verko de la Jaro 1999. La versione italiana, con l’editing e la prefazione di Wilma Coero Borga, è in attesa di pubblicazione.
Nel 2020 pubblica Il Segreto dei Dieci Laghi (DiMarsico Libri Editore), un romanzo ambientato sulle Ande, dedicato alla cultura Inca e all’alfabeto dei nodi.
Nel 2021, in self-publishing, esce I Cavalieri Astrali, scritto con Stefano Gatti (Stegat), una raccolta di quattro racconti iperdeterministici con un intermezzo quantistico curato da un professore universitario di fisica quantistica.
Nel 2022 pubblica Un cerchio di stelle, basato sul diario di viaggio scritto nel 1960 durante un’avventura in autostop alla scoperta dell’Europa nascente.
Nell’aprile 2024, per De Ferrari Editore, esce I Briganti del Vigoleno, una fiaba per adulti o un racconto per ragazzi, scritto a quattro mani con Wilma Coero Borga.
Nel tempo libero alterna la lettura al trekking e al gioco degli scacchi di cui è istruttore di primo grado.
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