Il blog dell’amico Vittorio E. Malvezzi ci offre, come consuetudine, il suo ‘punto’ settimanale, dal titolo “Marzo pazzerello” sulla situazione generale dei mercati e dell’economia, che noi altrettanto puntualmente vi segnaliamo.
L’articolo si può leggere su “Soldi-on-line” cliccando qui: http://www.soldionline.it/network/mercati-usa/marzo-pazzerello.html
Da parte nostra aggiungiamo, indegnamente, qualche breve commento:
1. si parla del debito crescente che i giovani si stanno addossando per mantenersi agli studi. Speriamo sia così, anche se il timore, caro Vittorio, è che sia per ben altri e meno nobili motivi. Ma certamente mi sbaglio.
2. tuttavia il debito privato di cui, come giustamente si fa rilevare, poco o nulla si parla, cresce anche in Italia, paese notoriamente attento alle spese. Anche qui pare che la sana tradizione stia andando a farsi friggere. Arriveremo al punto dei giapponesi che per tirare avanti indebitano non solo se stessi ma anche i loro discendenti? Anche qui certamente mi sbaglio, ma come si giustificano ristoranti e aeroporti pieni (come diceva insulsamente il precedente premier) in tempi di crisi nera?
3. la notizia più triste – ma anche questo non è purtroppo una novità − è che solo l’industria bellica prospera. Un avvertimento per le case tedesche costruttrici di macchine da stampa in crisi?
Buona settimana a tutti.
Il direttore
Giornalista e scrittore, nasce a Genova, dove si laurea in geologia. Dopo un’esperienza nel settore minerario e industriale, si specializza in marketing e comunicazione tecnica. Giornalista pubblicista, è stato redattore di Rassegna Grafica e direttore di Graphicus. Nel 2009 fonda MetaPrintArt, la prima rivista online dedicata alla tecnica e alla cultura grafica, di cui è editore e direttore.
Nel 2007 pubblica Analisi e prospettive del mondo grafico, un’analisi di marketing e gestione aziendale dell’industria grafica. Nel 2010 è docente a contratto di Tecnologie di Stampa al Politecnico di Torino.
Parallelamente all’attività giornalistica, si dedica alla scrittura. Debutta nel 1998 con il romanzo La Tunelo, in lingua Esperanto, premiato dalla rivista svizzera Literatura Foiro come Verko de la Jaro 1999. La versione italiana, con l’editing e la prefazione di Wilma Coero Borga, è in attesa di pubblicazione.
Nel 2020 pubblica Il Segreto dei Dieci Laghi (DiMarsico Libri Editore), un romanzo ambientato sulle Ande, dedicato alla cultura Inca e all’alfabeto dei nodi.
Nel 2021, in self-publishing, esce I Cavalieri Astrali, scritto con Stefano Gatti (Stegat), una raccolta di quattro racconti iperdeterministici con un intermezzo quantistico curato da un professore universitario di fisica quantistica.
Nel 2022 pubblica Un cerchio di stelle, basato sul diario di viaggio scritto nel 1960 durante un’avventura in autostop alla scoperta dell’Europa nascente.
Nell’aprile 2024, per De Ferrari Editore, esce I Briganti del Vigoleno, una fiaba per adulti o un racconto per ragazzi, scritto a quattro mani con Wilma Coero Borga.
Nel tempo libero alterna la lettura al trekking e al gioco degli scacchi di cui è istruttore di primo grado.
Caro Direttore
grazie per la tua disanima e per aver commentato le mie elucubrazioni su SOL-
1 – devo confermarti che oltre oceano sono un cicinin più seri di noi non solo sul modo di redigere le statistiche, ma soprattutto nell’affrontare la vita e nel rapportarsi all’autorità del caso. quindi le spese per l’educazione sono investite proprio in formazione. L’unico vero problema, meno drammatico che da noi ma sempre da tenersi in conto, è quello di non creare un surplus di giovani futuri disoccupati. Vista la minor propensione per la Laurea come pezzo di carta e un certo loro orientamento pragmatico, è un rischio inferiore a quello che corrono i nostri ragazzi.
2 – una volta ancora condivido la tua riflessione, anzi la aggravo con un esempio più terra terra. Io non mi spiego la stampede di auto ognuna del valore di un piccolo appartamento, né l’abbondanza di devics, in mano a ragazzi e talvolta bambini, comunque consumatori non ancora producenti reddito. Strumenti elettronici di vario tipo quali smart phones e tablets, di solito del valore di una mensilità di un pensionato medio italiano.
3 – il tuo commento si sposa con una mia breve riflessione fatta a proposito di Drupa in altro settore di questo sito.