Tutto il mondo legato alla stampa e alle arti grafiche è in lutto per la scomparsa, avvenuta domenica 15 luglio, di Alberto Gajani. Assografici ci trasmette il proprio cordoglio.

Alberto Gajani è stata una figura storica del mondo della stampa del dopoguerra.
Ma oltre che tipografo e imprenditore della stampa fu un personaggio guida nell’industria grafica milanese.
Presidente di Assografici dal 1994 al 1999, per tanti anni Presidente della Delegazione imprenditoriale al rinnovo del CCNL grafico-editori, Presidente dell’ENIPG per due mandati, membro di Giunta di Confindustria, Alberto Gajani  era stimato e rispettato da tutto l’ambiente imprenditoriale e associativo, nonché dalla controparte sindacale, per via di quella sua particolare propensione ai rapporti umani e gioia di vivere che ne facevano un personaggio unico nel suo genmere per il nostro mondo.
Un mondo, quello grafico e associativo, che ha amato con passione sincera fino all’ultimo, informandosi solo pochi giorni fa riguardo la recente Assemblea di Assografici e rammaricandosi per non essere potuto intervenire a salutare i tanti amici e fare qualcuna delle sue memorabili battute.
All’interno dell’Associazione lascerà un vuoto incolmabile, come sempre succede quando si perde un punto di riferimento, una persona per bene rispettata e stimata. Ci mancheranno tanto la sua allegria e quella innata e formidabile capacità di comprendere al volo ogni problema associativo.
Nato a Milano nel 1933, Gajani ha iniziato presto a lavorare nell’azienda di famiglia e proprio con la sua direzione si è avviato quel processo di crescita che ha portato le Arti Grafiche Gajani da venti a sessanta addetti, fino ad arrivare negli anni ’80 a trecento occupati con 100 mila metri quadri di stabilimenti. Dai libri d’arte ai cataloghi, dagli house organ ai depliant, con parentesi anche nelle carte da parati, l’azienda è sempre stata sinonimo di alta professionalità e competenza.
La sua aria di “burbero buono” lo circondava di un alone di simpatia e la sua grande comunicativa ne faceva un personaggio straordinario, forse appartenente a un mondo in cui non si riconosceva più.