Questa settimana il nostro esperto finanziario ci offre un commento assolutamente da non perdere.
Nel suo consueto blog settimanale Vittorio E. Malvezzi, se mai ciò fosse possibile, supera se stesso.
Sarà l’aria della Sardegna dove si trova a meditare, e forse anche l’influena degli operai del Sulcis e di Porto Torres legittimamente incacchiati, tanto per usare un eufemismo.
Ci ha colpito infatti, tra l’altro, proprio mentre scriviamo queste note seguendo la trasmissione “In Onda” di La7, la definizione data, da alcuni operai, ma in contemporanea applaudita da imprenditori torinesi, all’attuale governo cosiddetto tecnico: “un governo di burattini che si sottomettono al volere delle multinazionali“. Ci volevano degli operai per capirlo? *
Tornando al commento del blog settimanale, oltre all’analisi della situazione finanziaria, si accenna a una situazione di politica internazionale poco piacevole per i fatti scatenatisi a partire dal 12 settembre e che non sappiamo dove porteranno. E intanto negli USA si sperpera denaro per la campagna elettorale. E tra poco toccherà a noi sperperare denaro per lo stesso motivo e senza alcun costrutto. Ma tanto a questo siamo ormai abituati. E intanto l’industria langue, una seria politica industriale non esiste e la burocrazia opprime l’imprenditoria.
Unica nota positiva della settimana viene da Finale Emilia (città notoriamente colpita dal sisma di maggio scorso), dove Federlegno e imprenditori (tra cui i serigrafi associati in Siotec (ne parleremo) hanno contribuito alla costruzione a tempo di record della scuola materna Sacro Cuore. Nonostante gli ostacoli posti dal governo e dalla buroscrazia, come ha affermato il sindaco Fernando Ferioli.
Leggere qui il commento di Vittorio E. Malvezzi.
M.P.
* Forse non sono burattini, ma studiosi avulsi dalla realtà imprenditoriale priva e produttiva e dal mondo del lavoro, questo sì.
A proposito di “multinazionali”, “Fed” e “manovratori” peraltro non molto occulti, cui si fa cenno nella tua introduzione e nell’articolo di Malvezzi, ti invio in allegato un articolo di Paolo Barnard, un uomo “scomodo” per molte testate giornalistiche e trasmissioni televisive per le sue idee e per la “chiarezza” con cui le espone. Nell’articolo si esplicita in termini molto chiari e con nomi e cognomi, come i “grandi manovratori” gestiscono la finanza e l’economia. Se non ti è mai capitato di leggerlo, fallo: è molto interessante e “istruttivo”.
Mario d.B.