Fatturato ed export ai massimi storici per le macchine da stampa e converting dei produttori italiani e ottimismo da parte di ACIMGA.

Un 2016 da primato per le macchine italiane di printing e converting è stato annunciato da Marco Calcagni, che mantiene l’ottimismo anche per l’anno in corso «Le tecnologie delle nostre aziende sono pronte per gli incentivi di Industria 4.0 – ha detto il presidente dell’Associazione Costruttori Italiani di Macchine per l’Industria Grafica – e le imprese italiane delle macchine per il printing e il converting chiudono un 2016 da primato, con fatturato ed esportazioni a livelli mai prima raggiunti
I preconsuntivi, frutto dell’indagine svolta da ACIMGA segnano un balzo in avanti del 12,5%, a 2.610 milioni di euro, per il valore della produzione, e del 10,7%, a 1.717 milioni, per le esportazioni, che vanno ad attestarsi al 65,7% del fatturato. Se questa percentuale è in frazionale ribasso (di circa in un punto rispetto al 2015), la ragione è positiva perché sta riprendendo quota il mercato
interno, che ha registrato consegne per 893 milioni di euro, con incremento del 16%, segno dell’efficacia determinata dal superammortamento del 140% varato dal governo per gli investimenti in beni strumentali. Per confronto, nel 2016 il fatturato è cresciuto del 44% rispetto ai livelli pre-crisi. Nel 2008 le vendite erano attestate a 1.820 milioni, 622 dei quali sul mercato
nazionale.
« Le articolazioni per i singoli comparti, non ancora disponibili, consentiranno la lettura più precisa delle dinamiche di crescita – spiega Andrea Briganti, General Manager dell’Associazione -.  Ma è corretto già adesso indicare come settore trainante quello delle macchine per il converting, con circa il 50%, seguito con dalle macchine per la stampa sul packaging, col quota del 35% ».
Tutti gli indicatori in progresso a doppia cifra preludono a un 2017 che si annuncia ancor più favorevole, considerando che alla proroga del superammortamento, per l’anno in corso vanno ad aggiungersi gli incentivi – con iperammortamento del 250% – che agevoleranno le installazioni
a tecnologia avanzata e interconnessa, previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0.
«Sul versante della crescita che sarà spinta dall’innovazione tecnologica siamo particolarmente ottimisti – aggiunge Calcagni – in quanto già oggi le macchine ‘made by Italy’ per il printing e il converting rispondono in ampia misura alle caratteristiche di Industria 4.0, le cui funzionalità di connessione, controllo remoto e gestione di big data sono già realtà consolidata per i costruttori di tecnologie riuniti nella nostra Associazione. »
Una risposta positiva si è infatti avuta alla recente Labelexpo India di fine 2016 dove due aziende italiane si sono imposte per qualità e servizi.