Successo di presenze e di relazioni al convegno “Eccellenza nel packaging” organizzato presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno. E da Fisciano è partito un messaggio positivo: perseguire l’eccellenza per reagire alla crisi.

Il convegno è stato reso possibile grazie al contributo di diverse aziende del settore

Il direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno prof. Stefano Riemma, quando ha visto i 150 rappresentanti dell’intera filiera della stampa e dell’imballaggio riuniti il 27 settembre per partecipare all’evento “Eccellenza nel packaging – sviluppi e tendenze della stampa”, ha espresso non solo compiacimento, ma la gioia di vedere tanti imprenditori provenienti non solo dalla zona, ma da ogni regione italiana. Anche il sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile e il presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro, hanno sottolineato il momento favorevole, in controtendenza rispetto ad altri settori, per le aziende che operano nel settore dell’imballaggio.
Promosso dalle società BiesSse Tape Solutions, Bioplast e I&C, il convegno si è imperniato su un confronto delle nuove tecnologie, il mercato e la ricerca in atto, soprattutto presso l’Università di Salerno. Tra i relatori di aziende fornitrici di soluzioni per la stampa flessografica e rotocalco ricordiamo Amcor, BST, Simec. Euroink, Rossini, UTECO, I&C, i service di prestampa Mavigrafica e Inciflex.

Mensitieri Gambardella

Gerardo Gambardella con Enrico Mensitieri: flexo e rotocalco a confronto nel packaging alimentare

 Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, azienda di stampa flessografica, ha spiegato le ragioni di questo convegno: «L’attuale sfida che le aziende si trovano ad affrontare è quella di distinguersi in un mercato altamente competitivo e solo attraverso la ricerca dell’eccellenza è possibile avere successo. Noi abbiamo voluto spiegare come questo è possibile».

Importanti gli interventi di Loredana Incarnato e Luciano Di Maio, docenti all’Università degli Studi di Salerno, che hanno evidenziato la sinergia esistente tra Università, aziende ed enti di ricerca che operano nel settore. Il Dipartimento Universitario di Fisciano dispone di laboratori attrezzatissimi per la ricerca sul polimero e lo sviluppo di nuovi materiali plastici per l’imballaggio, in particolare verso soluzioni a ridotto impatto ambientale. Laboratori che sono stati visitati dai partecipanti divisi in gruppi. Qui si è potuto vedere quanto i ricercatori siano all’avanguardia nello sviluppo e i test di nuovi materiali plastici e modifiche di materiali esistenti, in funzione delle nuove esigenze del packaging, quali la resistenza, la riduzione del peso, la barriera alla migrazione di inchiostri, vernici e adesivi nell’imballaggio alimentare, pellicole per effetto barriera per l’ossigeno che utilizzano acido polilattico (PLA) con l’aggiunta di cloisite, un silicato, ottenendo un rodotto efficace e biodegradabile.

Laboratori Fisciano

Su queste attrezzature Collin, nei laboratori del campus di Fisciano, si producono polimeri accoppiati da tre a cinque strati per prove di imballaggi con effetto barriera

Le relazioni tecniche

I centri di prestampa flessografica Mavigrafica, che ha affidato l’intervento al noto esperto Stefano d’Andrea, che invita a “credere nell’innovazione”, e Inciflex, hanno illustrato come il miglioramento delle prestazioni della stampa flessografica sia strettamente legato ai miglioramenti raggiunti in prestampa nella preparazione delle lastre fotopolimeriche digitali ad alta definizione. Oggi il film flessografico raggiunge livelli di precisione nei dettagli e nel colore, che fino a pochi anni fa erano prerogativa della sola stampa rotocalcografica. Miglioranenti nel colore pieno, ad esempio, si sono ottenuti con le microcelle che agevolano il trasferimento dell’inchiostro.
Anche la forma del punto, la cui evoluzione è strettamente legata alla ricerca, offre oggi miglioramenti legati alla possibilità di fissare l’inchiostro al punto singolo (ink fixing dot) evitando così il bridging, vale a dire l’inchiostro in eccesso tra i singoli puntini. Queste innovazioni sono state ad esempio adottate alla Bioplast, visitata nel pomeriggio, ch in tal modo ha potuto passare dalla rotocalco alla flessografia.
Sempre con riferimento alla Bioplast, Laura Fiorillo di Tecla Consulting, ha illustrato come mediante l’adoz<ione del metodo Kaizen, l’azienda abbia potuto ridurre del 37% scarti e tempi morti con una attenta analisi e revisione delle operazioni. Il principio su cui si basa il metodo è che ogni operazione che non dà valore è un costo per l’azienda.

Nella stampa e nei prodotti che ruotano attorno alla stampa, l’eccellenza passa attraverso la riduzione degli scarti di materiale e nelle regolazioni automatiche della macchina da stampa, come hanno sottolineato i tecnici di “Uteco” presentando l’integrazione con videocamera sulla macchina e SmartMatch per l’esatta corrispondenza fra il colore stampato e il colore di riferimento del cliente, così come l’introduzione nel mercato di fotopolimeri per maniche ad alta definizione (Rossini_Sleeves).
La tendenza all’uso di materiali CPP (polipropilene estruso – PP cast) più leggeri e più trasparenti rispetto al PE, e nella costante riduzione degli spessori (da 28 a 20 micron) è stata esposta da Stefano Palmieri di AMCOR, mentre Simec Group ha sottolineato l’importanza delle caratteristiche ecologiche delle nuove maniche anilox per flessografia che impiegano meno colle. L’utilizzo di biadesivi ad alta tenuta e con diverse comprimibilità per migliori prestazioni della macchina flessografica è stato illustrato da BiesSse Tape Solutions, mentre Euroink ha parlato della formulazione dell’inchiostro attenta alla salute del consumatore. L’imporanza dell’uso corretto di strumenti di controllo che aumentano la qualità e riducono i costi è stata messa in evidenza da Federico Paulli di I&C e da  Massimo Iannone della BST.
I PDF delle slide di queste relazioni sono scaricabili cliccando sul nome di ciascuna azienda che le ha rese disponibili, oppure possono essere richieste direttamente alle singole aziende.

La tavola rotonda

Una tavola rotonda moderata da Emilio Gerboni, esperto del settore grafico e del packaging, ha concluso la giornata congressuale.
Vi hanno partecipato Italo Vailati, presidente Giflex, Sante Conselvan, presidente ATIF, Andrea Di Stefanodella Novamont, Enrico Mensitieri, titolare della Icimendue, Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast. Tutti si sono detti ottimisti sul futuro della stampa nel settore dell’imballaggio.

Italo Vailati con Stefano D’Andrea discutono in una pausa del convegno

Enrico Mensitieri, stampatore che ha scelto la tecnologia rotocalco e Gerardo Gambardella, che invece ha puntato tutto sulla stampa flessografica, si sono dimostrati d’accordo nell’affermare che non si tratta di scontro tra due tecnologie, che ormai sono a pari livello.
Al contrario, la sfida è quella di conquistare nuovi mercati in Italia e all’estero, con la tecnologia che si ritiene più appropriata per una determinata applicazione, facendo leva sulla capacità delle aziende di stampa, in particolare del sud, di realizzare prodotti di eccellenza e sulla determinazione di voler superare quello svantaggio dovuto alla posizione geografica periferica rispetto all’Europa.
Interessante l’intervento di Sergio Lepore e Maria Rosaria Galdi della Fabio Mataluni, azienda di packaging parte del gruppo Oleifici Mataluni. I relatori, hanno sottolineato come l’industria italiana stia cominciando a capire la necessità di ricerca e sviluppo per una conoscenza approfondita dei propri prodotti e quindi la collaborazione con le Università la quale a sua volta guarda alle applicazioni pratiche. Il punto di forza dell’azienda è la focalizzazione sull’attenzione al mercato e alla ricerca e questo ha portato l’azienda a trasformarsi da piccolo frantoio a dimensione artigianale della provincia di Benevento a uno dei più importanti complessi agroindustriali oleari al mondo, che punta anche sull’eccellenza della qualità. Questo ha anche condotto l’azienda, il cui brand più noto è l’Olio Dante, a sviluppare una bottiglia in PET per l’olio extravergine d’oliva, materiale particolarmente gradito, se non in Italia, dove le norme rallentano l’innovazione, nei mercati esteri. Gli stabilimenti della Oleifici Mataluni seguono l’intera filiera fino al prodotto finito:dall’olio, alle bottiglie in PET, le etichette e le confezioni di cartone.

Il raggiungimento della qualità totale è un obiettivo che sempre più aziende vogliono perseguire, e questo si raggiunge non solo attraverso l’acquisizione delle migliori tecnologie, ma anche con il miglioramento dell’organizzazione aziendale. È quello che ha realizzato Bioplast, che ha implementato al suo interno un processo di miglioramento dei flussi informativi aziendali e di ottimizzazione della produzione, basato sulle metodologie di qualità totale. Questo processo, unito alla forte propensione all’innovazione e al continuo miglioramento della qualità dei prodotti, ha contribuito a far sì che l’azienda ricevesse, a febbraio di quest’anno, la certificazione BRC.

Realtà industriale leader nel sud Italia, Bioplast – che ha come motto “Orientiamo il business nel segno dell’innovazione” – è una delle principali aziende produttrici di imballaggi flessibili stampati e sacchetti biodegradabili del sud Italia e vanta tra i suoi clienti importanti brand del settore agroalimentare, in particolare nei settori caseario, pastaio, dolciario e della torrefazione.

Stabilimento Bioplast

Un momento della visita allo stabilimento Bioplast di Fisciano (SA)

Al termine della giornata Bioplast ha aperto le porte della sua azienda per far visitare ai delegati i suoi impianti di produzione composti da impianti di estrusione e numerosi sistemi di stampa, tra cui si mette in evidenza la nuova macchina da stampa flessografica a 10 colori con accoppiamento e taglio fornita da UTECO (immagine di copertina).

In conclusione dell’intensa giornata di lavori, Angela Conti, Sales Manager della BiesSse Tape Solutions e Sante Conselvan, presidente ATIF e titolare della I&C sono soddisfatti della buona riuscita dell’evento: «Abbiamo accettato la sfida di unire le nostre forze con quelle della Bioplast per realizzare un evento al sud per far incontrare varie realtà imprenditoriali, aziende di converting e print buyer. I risultati ci confermano la grande esigenza di confronto e di condivisione delle informazioni, in un momento di grande crisi che ci vede tutti un po’ disorientati