Nello stabilimento ITP la stampa flexo di polietilene e film termoretraibile per il fardellaggio esige macchine dalle prestazioni elevate e rigorosamente controllate. La risposta viene dalle Evo XD e Evo XG di Koenig & Bauer Flexotecnica.

Su una produzione di 35.000 tonnellate di film flessibile per imballaggio, ITP (Industria Termoplastica Pavese Spa) ne stampa 5000 tonnellate con le sue 6 macchine flexo a tamburo centrale (4 flexo tamburo centrale e una stack).

Il tutto per un totale di 114 milioni di metri lineari di materiale, tra polietilene e film termoretraibile per fardellaggio). In piú, ITP stampa su film compostabili, un passo avanti verso il packaging sostenibile.
Se la parte dominante della produzione ITP consiste nell’estrusione di polimeri per la produzione di film per il packaging flessibile, un apposito sito nello stabilimento è dedicato al recupero e riciclo dei propri scarti.
Inoltre, ITP cura la ricerca e sviluppo con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità del packaging flessibile. Un tema sul quale, data l’importanza e l’attualità, torneremo.

Produttività e qualità in flessografia

In questo servizio ci occupiamo solo dei reparti stampa dello stabilimento di Bosnasco (PV) dove si evadono 2900 commesse all’anno per una tiratura media di 34.000 metri lineari.

Una clientela che spazia dalle acque minerali alle birre e bevande in genere, oltre che per il packaging di surgelati. Domina quindi l’industria del beverage e alimentare. E questo giustifica i parametri che vengono rispettati nell’ambiente produttivo delle due unità di stampa. Entriamo prima in ‘Stampa 1’, con sovrascarpe di gomma, cuffia e cappa per evitare di portare all’interno la polvere della campagna dell’Oltrepo pavese che circonda lo stabilimento.
‘Stampa 1’ e ‘Stampa 2’ sono i due siti tra loro separati per ragioni di sicurezza – come ci spiega Raul Rizza, Printing Department Manager – che ci accompagna per illustrarci nei particolari le due recenti Koenig & Bauer Flexotecnica installate.

Qualità nella stampa flexo di film termoretraibile

La recenti Evo XD e Evo XG

La prima, operativa dal 2017, è una Evo XD 8 colori. La seconda, operativa dal settembre 2018, è una Evo XG 10, l’ultima nata negli stabilimenti di Tavazzano, che stampa prevalentemente (il 70%) su film termoretraibile. La Evo XG è la macchina a tamburo centrale, sviluppata per le lunghe tirature con dotazioni che facilitano e velocizzano la fase di cambio lavoro e opera a una velocità di produzione fino a 600 m/min.
Raul Rizza ci fa notare uno degli operatori, che vediamo impegnato sui quadri di controllo durante la fase di avviamento di un nuovo lavoro piuttosto complesso con stampa sia in bianca sia in volta con vernice opaca. Questo operatore, digiuno di stampa, si è specializzato in un solo mese di training con i tecnici di Koenig & Bauer Flexotecnica. Questo ci fa intuire che la macchina, pur nella sua complessità, sia veramente intuitiva per le operazioni di stampa.
Si tratta tuttavia, come ci tiene a sottolineare Rizza, di lavori piuttosto complessi in quanto si stampa su bobine in doppio – che saranno tagliate in uscita per formare due bobina da 530 mm – su film termoretraibile.

Questo comporta calcoli molto accurati che tengano conto della instabilità dimensionale del film – un materiale da 45 micron di spessore – durante la stampa. Le correzioni avvengono tutte mediante apposite regolazioni sulla macchina.

«È un’operazione che abbiamo studiato e risolto in collaborazione con Koenig &Bauer Flexotecnica – ci dice Raul Rizza –. Il segreto sta nell’elettronica, e sulla base dei nostri feedback i tecnici di Tavazzano hanno messo a punto dei software che prevedono e regolano i parametri di stampa in funzione del tipo di lavoro, della bobina, del polimero, del numero di colori, eccetera.»

Ci spiega anche come la macchina controlla le pressioni di stampa, regolate da quattro motori che regolano le pressioni senza inchiostrazionee con tamburo fermo e conseguente scarto materiale zero.

L’importanza dei profili colore

Lavorando per l’industria alimentare e del beverage su prodotti da scaffale, molta attenzione deve essere posta ai profili colore.

Raul Rizza – che proviene da una lunga esperienza di stampa di astucci in offset, quindi dalla rotocalco, sia in produzione macchine, sia in stampa – è molto esigente.
Partendo dal campione progettuale del cliente, il punto di riferimento per i profili colore è sempre la prova digitale. Una volta validati dal cliente, i profili sono salvati in memoria su PC macchina.
E questo vale sia per i parametri di stampa, sia nella formulazione degli inchiostri. La ‘cucina inchiostri’ infatti contiene e registra le ricette anche per i colori speciali di ogni cliente. E cita con giustificato orgoglio, i complimenti ricevuti dal responsabile stampa europeo della Coca Cola, che ha validato i profili nella sala prove e controllo qualità di Manchester.

Una attenzione dalla prestampa al lavoro finito che assicura a ITP, grazie anche alle innovative Evo di Koenig & Bauer Flexotecnica, una clientela con brand di prestigio soddisfatta di una stampa di alto livello qualitativo.

Qualità nella stampa flexo di film termoretraibile