La SE.STA dei cugini Luca e Salvatore Martano, con l’acquisizione dello stabilimento ex-Seregni di Calderara di Paderno Dugnano, si propone con un impianto e con idee innovative di successo per la stampa di quotidiani e prodotti semi-commerciali conto terzi.
Nelle scelte dei due giovani imprenditori che hanno dato vita alla SE.STA, spicca un moderno sistema di taglio in linea che soddisfa le differenti esigenze editoriali.
Si tratta dell’installazione di un sistema di taglio, collegato alla stazione di arrivo del trasportatore Schur, che consente di soddisfare le differenti esigenze dei vari editori, senza dovere acquisire rotative dedicate.
Ne segue un risparmio complessivo di costi con vantaggio per i committenti.
Per le tirature medio piccole oggi sempre più richieste dal mercato, questa formula si rivela infatti particolarmente vincente, in quanto il costo di eventuali necessari scarti è ampiamente compensato dal risparmio impiantistico.
Adattabilità alle differenti richieste editoriali
Il rifilo in linea delle copie prodotte sulla rotativa KBA Continent permette di adattarsi alle differenti richieste editoriali praticamente in tempo reale, senza quindi attendere la consegna di ulteriori attrezzature dedicate, con conseguente immediata adattabilità al mercato, unitamente a un risparmio complessivo di costi gestionali e impiantistici.
Come riferito da Luca e Salvatore Martano il sistema è semplice, economico e di facile gestione e manutenzione, che si sono dichiarati soddisfatti di aver avuto la possibilità di proporsi al mercato con la flessibilità derivante da una produzione con formati differenti, ottenuta con un impianto Schur a investimento contenuto, suggerito da Davide Madureri di GAM International che rappresenta in Italia l’azienda danese.
Impianti più sofisticati, attualmente presenti sul mercato e proposti da altri produttori, non consentono infatti un ritorno economicamente in linea con i tempi attuali, oltre a richiedere maggiori e costose attenzioni manutentive.
Il rifilo delle copie prodotte, se da un lato consente di adattarsi flessibilmente con un unico impianto di stampa a differenti richieste di formato, richiede dall’altro il completamento della linea con impilatori facilmente adattabili a differenti dimensioni degli stampati, e questo con facilità, rapidità e precisione.
Raccolta automatizzata degli sfridi
Il problema degli sfridi non è ugualmente da trascurare: 40.000 copie rifilate corrispondono mediamente a una tonnellata di sfridi. Se lavorati con una pressa balle, questi vengono pagati 3/4 volte più che se immessi in semplici container, consentendo un ROI di circa 12/18 mesi.
NBS anch’essa rappresentata da GAM International, è specializzata in questi sistemi di raccolta ed è in grado di proporre una soddisfacente soluzione tecnica ed economicamente vantaggiosa.
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