A che punto è la conoscenza e utilizzo concreto dei software gestionali nel mondo della stampa e del converting? Visitando aziende di stampa di ogni genere abbiamo occasione di vedere come la scelta e l’utilizzo di tali software sia assai varia, a volte improvvisata, raramente perfettamente funzionale e rispondente alle reali esigenze aziendali. Vediamo, con l’aiuto di un esperto del campo, cosa emerge da drupa.
Ci siamo rivolti a Edigit e in particolare al suo fondatore Enrico Parisini, per due ragioni: prima perché Parisini per anni è stato nostro collega giornalista del settore; seconda ragione perché l’azienda da lui condotta è totalmente italiana, snella e con un’esperienza ormai di oltre venticinque anni nel fornire software gestionali specialistici esclusivamente per il mondo della stampa, dalle piccole aziende familiare alle medie e grandi industrie.
Tiriamo le somme
Quest’anno Edigit ha scelto di essere presente a drupa come osservatore piuttosto che espositore. Chiediamo le ragioni a Parisini.
«Edigit ha tra le priorità aziendali quella di stare al passo con i tempi, magari a volte anticipandoli, per poter essere in grado di offrire ai propri clienti software e servizi di consulenza che rispettino le loro esigenze. Per questa ragione quest’anno abbiamo deciso di inviare a Düsseldorf una folta delegazione di propri tecnici e programmatori affinché analizzassero attentamente gli ultimi trend del settore grafico.»
Cosa che in effetti non avrebbero potuto fare se fossero stati legati al proprio stand. Quindi una scelta legata alla volontà di aggiornarsi.
«Infatti. Era importante seguire le nuove tecnologie e processi di stampa presenti all’esposizione, dall’ambito digitale, inclusa l’innovativa nanotecnologia di Landa, a quello flessografico, dalla serigrafia alla cartotecnica, con l’obiettivo di verificare che il software Edigit Enterprise 64, certificato JDF e declinato in versioni specifiche per ciascuno di questi settori fosse in grado di soddisfarli tutti.»
E cosa ne avete desunto da questa ricerca. Qual è stato il passo successivo?
«Nelle settimane successive a drupa, il team tecnico incaricato di questa verifica, ha simulato tutte le tecnologie analizzate in fiera, configurandole all’interno del proprio sistema informativo integrato Enterprise 64: ne è emerso che il nuovo software è in grado di supportare e gestire qualsiasi tecnologia e tecnica grafica, partendo dalla realizzazione di preventivi, alla rilevazione dei tempi da qualsiasi attrezzatura, all’analisi dei dati rilevati, alla contabilità integrata, fino alla raccolta della totalità di informazioni all’interno di un unico sistema di Business Intelligence.»
A drupa c’erano aziende che proponevano i propri software gestionali per diverse applicazioni. Come ritenete che possa situarsi Edigit nei confronti da altri fornitori, anche più noti a livello internazionale?
«Anche rispetto agli altri software gestionali presenti in fiera e alla gamma di prodotti offerti da ciascun espositore concorrente, posso dire con soddisfazione che Edigit si è confermata nettamente competitiva: da quanto è infatti emerso durante il briefing tecnico che la software-house ha organizzato dopo la visita in Drupa, all’interno della gamma dei prodotti offerti da Edigit, sono racchiuse tutte le funzionalità e le applicazioni gestionali viste durante l’esposizione.
La grande sorpresa avuta in drupa è stata che, di tutti gli espositori di software gestionali presenti, nessuno offriva la totalità di servizi che noi mettiamo a disposizione dei nostri clienti proponendoci come unico partner integrato con cui doversi interfacciare, un aspetto a dir poco indispensabile se si pensa alla rapidità di azione e alla facilità di gestione che questo comporta all’interno di un flusso aziendale. In pratica, in fiera, non abbiamo trovato aziende in grado di offrire quella completezza data dall’insieme di soluzioni specifiche per ogni settore grafico, gestionali appositi per il mondo digitale, piattaforme di e-commerce, APP per gestire l’azienda da iPhone e iPad, oltre agli innumerevoli servizi di assistenza tecnica e consulenza che devono ruotare attorno alla perfetta gestione aziendale e ai software gestionali, e che noi siamo perfettamente in grado di offrire ai nostri clienti.»
Dunque Edigit sarebbe pronta a estendere ulteriormente il proprio raggio d’azione verso i mercati internazionali?
«Assolutamente sì, siamo pronti a rafforzare il processo di espansione già iniziato nei mercati internazionali, dove abbiamo installazioni in Svizzera, Austria, Spagna, Australia ed Emirati Arabi.»
Dunque la prossima volta sarete a Düsseldorf da protagonisti e non da spettatori?
«La prossima edizione di drupa ci vedrà sicuramente protagonisti con l’esposizione dei nostri software e delle nostre soluzioni gestionali complete. I numeri ci hanno confermato negli anni come i leader del mercato nazionale in questo campo; dopo la visita in Drupa, in cui ci siamo confrontati con successo anche con tutti i software venduti all’estero, ci sentiamo di affermare che Edigit è ormai un’azienda che può stare benissimo al pari delle più qualificate a livello internazionale.»
Ma in Italia c’è ancora radicato il concetto del “fai da te”. Come vi è sembrato l’atteggiamento all’estero verso i software gestionali?
«Se confrontiamo i circa trenta stand di principali software gestionali presenti in drupa (senza considerare quelli minori) con i due o tre solitamente presenti in Grafitalia, la risposta è scontata: la quantità di espositori e l’interesse dimostrato dai visitatori esteri verso i MIS e l’organizzazione aziendale in genere, si commentano da soli. All’estero hanno già compreso la fondamentale importanza di tenere sotto controllo l’Azienda e di gestirla, ottimizzandone al massimo le risorse; qui in Italia si fa ancora molta fatica a comprendere questa necessità. La nostra azienda sostiene da anni l’utilità della gestione aziendale, ma è come predicare nel deserto. Al momento stiamo anche offrendo gratuitamente, a chiunque ne faccia richiesta, l’ABC dei Costi, un software e un prontuario per iniziare a calcolare i costi aziendali, nella speranza che anche le piccole Aziende, utilizzando questo primo strumento base, comprendano che la gestione e l’organizzazione aziendale sono vitali in un periodo difficile come quello attuale. È triste dirlo, ma la chiusura di tante Aziende, finora fiore all’occhiello del settore, rappresenta l’evidenza: chi non conosce analiticamente i propri margini di guadagno e non gestisce al meglio le proprie risorse in modo coordinato e centralizzato, purtroppo non avrà un futuro roseo.»
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