Al Flexo Day 2012 di Bologna, oltre ai procedimenti da seguire per l’ottimizzazione in prestampa e sulla macchina da stampa, e oltre a le applicazioni non convenzionali della stampa flexo (ai cui articoli rimandiamo), si è parlato anche di sicurezza negli stabilimenti grafici.
Roberto Monguzzi, in veste di consulente di Assografici per la sicurezza, ha sviluppato l’attualissimo tema della sicurezza negli stabilimenti grafici presentando esempi e suggerimenti per migliorare l’efficienza di produzione e la qualità degli ambienti di lavoro rispettando le norme previste.
«Siamo sicuri in sala stampa? Come possiamo migliorare l’efficienza di produzione e la qualità degli ambienti di lavoro rispettando le norme di sicurezza sul lavoro.» Sulla base di questi due quesiti il relatore ha portato esempi e suggerimenti utili.
Norme sulla sicurezza e salute
La complessità della normativa sulla sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro è stato il primo argomento trattato.
La normativa di riferimento è costituita dal Dlgs 81/2008 «…Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro» un completamento del Dlgs 626/1994, che fu la prima norma quadro in materia di sicurezza. L’applicazione della disciplina prevista dal Dlgs 81/2008 comporta il necessario rispetto formale e strutturale di numerosi adempimenti, attraverso la realizzazione di un sistema di gestione aziendale complesso e partecipato.
Ogni adempimento previsto e ogni adeguamento strutturale deve perseguire il massimo grado di sicurezza possibile sul lavoro; le azioni, le misure tecniche e le procedure per lavorare in sicurezza devono quindi raggiungere il massimo grado di prevenzione e di protezione dei rischi sul lavoro.
Ma, si chiede Monguzzi, interpretando l’assillo di molti imprenditori: «Sicurezza sul lavoro e produttività sono sempre argomenti inconciliabili?»
La SSL (sicurezza e salute sul lavoro), oltre a essere un obbligo giuridico e sociale, deve essere interpretabile come un possibile vantaggio dal punto di vista economico. Oltre alla naturale prevenzione delle malattie e gli infortuni sul lavoro, può essere quindi anche un componente fondamentale del successo di un’azienda.
«Perché la SSL è un componente fondamentale per l’efficienza di un’azienda?»
Le azioni preventive sulla sicurezza in realtà migliorano l’efficienza e la qualità del prodotto. Il punto di incontro fra il miglioramento dell’efficienza di produzione e la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è costituito dal sistema di azioni preventive messe in atto nel corso dei processi produttivi e, più specificatamente, nei processi di stampa e attività correlate.
Monguzzi ha quindi riportato alcuni esempi delle azioni preventive in sala stampa, dal deposito inchiostri alla preparazione cilindri per la stampa flessografica (ad esempio, l’illuminazione è corretta?), dal recupero di solvente (rischio chimico) alle operazioni di accoppiamento quando richieste, dal taglio e confezionamento alla movimentazione dei carichi e layout di reparto.
Le azioni preventive in sala stampa prevedono la progettazione degli ambienti e la riduzione delle movimentazioni inutili di attrezzature e materiali.
Obblighi del datore di lavoro
Il Dlgs 81/2008 : Art. 168. prevede che il datore di lavoro adotti le misure organizzative necessarie e ricorre ai mezzi appropriati, in particolare per le attrezzature meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da parte dei lavoratori.
Qualora non sia possibile evitare la movimentazione manuale dei carichi a opera dei lavoratori, il datore di lavoro adotta le misure organizzative necessarie, ricorre ai mezzi appropriati e fornisce ai lavoratori stessi i mezzi adeguati e, in particolare, organizza i posti di lavoro in modo che la movimentazione assicuri condizioni di sicurezza e salute.
Le azioni preventive in sala stampa consistono nella progettazione degli ambienti e la riduzione delle movimentazioni inutili di attrezzature e materiali.
La azioni da compiere consistono nel disporre il layout di reparto in modo da ridurre la minimo le movimentazioni; nell’attrezzare, se necessario, le postazioni di lavoro con piccoli apparecchi sollevamento e trasporto; nell’evitare l’accumulo inutile di materiali in posizioni non definite.
I vantaggi che ne derivano sono le migliori condizioni ed efficienza di lavoro (tempi, condizioni, carichi di lavoro); riduzione degli infortuni o malattie professionali; minori rischi incrociati dovuti alla presenza di ingombri o intralci.
In sala stampa le azioni preventive consistono nell’utilizzo controllato di solventi e inchiostri con miglioramento delle condizioni di lavoro e la qualità prodotto finito.
Prevenzione dei rischi
Il Dlgs 81/2008 Art. 224 prevede le misure e i principi generali per la prevenzione dei rischi.
I rischi derivanti da agenti chimici pericolosi devono essere eliminati o ridotti al minimo mediante le seguenti misure: progettazione e organizzazione dei sistemi di lavorazione sul luogo di lavoro; riduzione al minimo della durata e dell’intensità dell’esposizione; misure igieniche adeguate; riduzione al minimo della quantità di agenti presenti sul luogo di lavoro in funzione delle necessità della lavorazione.
Inoltre, l’Art. 289 “Prevenzione e protezione contro le esplosioni” prevede, ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, che il datore di lavoro adotti le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività. In particolare il datore di lavoro deve previre la formazione di atmosfere esplosive.
A tal fine le azioni preventive in sala stampa prevedono l’utilizzo controllato di solventi e inchiostri con un conseguente miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità del prodotto.
Le azioni da mettere in atto sono di utilizzare la quantità necessaria, senza eccessi, di solventi/inchiostri; di evitare l’accumulo inutile di agenti chimici in posizioni non definite, in attesa di un futuro utilizzo; di provvedere ad aspirare l’aria nelle postazioni dove vi siano concentrazioni elevate di solvente e garantire adeguati ricambi aria; valutare attrezzature e impianti in giusta categoria ATEX; organizzare la distribuzione di DPI adatti; diffusione delle schede di sicurezza.
I vantaggi che si ottengono sono parecchi. Eccone una serie: migliori condizioni di lavoro con minor rischio di malattie professionali sul lavoro; maggiore responsabilizzazione dei lavoratori; miglior controllo del solvente residuo sul prodotto finito e quindi una migliore qualità e stabilità finale; minor consumo e minori costi di esercizio; minore impatto su emissioni in atmosfera e quindi minore rischio di sanzioni; minori costi energetici per l’essiccazione del prodotto; ridotto rischio di formazione di atmosfere esplosive e incendi.
Corretta illuminazione
Per quanto riguarda la corretta illuminazione degli ambienti di lavoro il Dlgs 81/2008 All. IV “Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro” indica tra l’altro che i luoghi di lavoro devono disporre di una sufficiente luce naturale. In ogni caso, tutti i predetti locali e luoghi di lavoro devono essere dotati di dispositivi che consentano un’illuminazione artificiale adeguata per salvaguardare la sicurezza, la salute e il benessere di lavoratori.
Gli ambienti, i posti di lavoro e i passaggi devono essere illuminati con luce naturale o artificiale in modo tale da assicurare una sufficiente visibilità. Nei casi in cui, per le esigenze tecniche di particolari lavorazioni o procedimenti, non sia possibile illuminare adeguatamente gli ambienti, per questi luoghi e i posti di lavoro si devono adottare adeguate misure dirette a eliminare i rischi derivanti dalla mancanza e dalla insufficienza dell’illuminazione.
Solventi e inchiostri
Per l’utilizzo controllato di solventi e inchiostri con miglioramento delle condizioni di lavoro e della qualità del prodotto si devono svolgere le seguenti azioni: garantire una sufficiente illuminazione in tutti i reparti, e in particolare in corrispondenza delle mansioni dove la visione corretta di dispositivi di controllo, di apparecchiature o di istruzioni possono avere ricadute dirette sullo svolgimento del lavoro in sicurezza; garantire la luminosità sulle vie di accesso e fuga.
Gli evidenti vantaggi sono le migliori condizioni di lavoro con minore rischio di infortuni sul lavoro; la maggiore tranquillità e agio per i lavoratori; il miglior controllo del prodotto finito o dei provini in fase di stampa o in ogni altra fase preliminare; la migliore qualità del prodotto finito.
In definitiva, lavorare in sicurezza significa non solo lavorare meglio, ma produrre di più e con maggiore qualità. E soddisfazione per il cliente.
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