Una rotocalco Bobst Rotomec MW 60 entra all’Università dei Media di Stoccarda dove sostituisce una longeva rotativa dopo 57 anni.
La nuova macchina rotocalco Rotomec MW 60 rafforza i legami tra Bobst e il mondo accademico. Ospiti illustri del mondo accademico e dell’industria della stampa tedeschi hanno salutato il nuovo arrivo all’Università dei Media di Stoccarda, per l’inaugurazione della nuova rotativa dell’istituto.
Erano oltre 200 le persone che hanno preso parte a Stoccarda all’evento per la presentazione di una BOBST Rotomec MW 60 presso la Hochschule der Medien (HdM) un istituto prestigioso che forma specialisti in tutti i settori della stampa e dei mezzi di comunicazione, nonché l’unica università in Europa con una cattedra dedicata agli studi sulla stampa rotocalco.
L’evento ha preso il via con una colazione servita nella lobby dell’università dove i visitatori sono stati ricevuti dal Prof. Armin Weichmann e dal Prof. Ulrich Reiser, rispettivamente titolare e titolare uscente della cattedra di stampa rotocalco, ha anche fornito l’occasione di rivolgere un saluto di commiato al Prof. Ulrich Reiser e ringraziarlo per 27 anni di dedizione e impegno volti allo sviluppo dell’educazione presso HdM.
Le varie presentazioni che si sono susseguite hanno fatto un giro d’orizzonte dello stato dell’arte nel settore della stampa rotocalco.
Tirature corte
La nuova BOBST Rotomec MW 60 di HdM – che sostituisce una rotativa precedente installata ben 57 anni fa – è una macchina a 4 colori configurata per effettuare lavori di produzione grazie al sistema di insetting, un sistema che consente di stampare lavori fino a 8 colori, con camere di essiccazione di due metri e il sistema di controllo di registro BOBST Registron.
La rotativa è inoltre dotata di un sistema ESA di assistenza elettrostatica di Enulec (3 unità con caricamento dall’alto e uno con carica diretta) e un sistema BST di ispezione 100% della stampa.
Thomas Reckert, responsabile di vendita BOBST per la Germania, ha illustrato le caratteristiche tecniche della rotocalco Rotomec MW 60 e l’efficienza delle prestazioni nella stampa di tirature molto corte.
La prova di stampa sulla Rotomec MW 60 si è svolta in due tempi. Dapprima la macchina ha stampato la copertina di un opuscolo opportunamente intitolato “Prima stampa”, mentre dopo la pausa la dimostrazione è ripartita utilizzando nuovi cilindri rotocalco incisi nel frattempo in-house, che hanno stampato sulle rimanenti pagine le foto dell’evento scattate la mattina stessa, dimostrando la rapidità di passaggio tra prestampa e stampa anche nei sistemi ritocalco.
A servizio delle aziende
La Rotomec MW 60 non è quindi solo un importante e fondamentale strumento didattico per studenti e ricercatori, ma consente anche a HdM, un istituto focalizzato sulla tecnologia, di avere un impianto all’avanguardia a disposizione delle aziende che possono accedervi per una svariata gamma di attività come prove sui supporti di stampa, sugli inchiostri, test ESA sulla corrente continua-alternata, prove per la scelta del tipo più adatto di cilindri rotocalco, e altro.
L’eccellenza della tecnologia BOBST è una delle ragioni per cui ci sono macchine BOBST in funzione in istituti accademici nel mondo. Sempre a Stoccarda, infatti, il Centro Tecnologico della DFTA (L’associazione tecnica tedesca della flessografia), che opera in stretta collaborazione con HdM, dispone di macchina flessografica BOBST F&K. Altrettanto importante è la partnership che BOBST instaura a livello tecnico con il mondo accademico su progetti che creano un ponte tra università e industria. Questo promuove il trasferimento del sapere e genera innovazione tecnologica a vantaggio di tutti.
Fondata nel 1890 da Joseph Bobst a Losanna, BOBST, leader mondiale nella fornitura di macchine e servizi per produttori di imballaggio che operano nei settori del cartone teso, del cartone ondulato e dei materiali flessibili è presente in oltre 50 paesi, ha 11 siti produttivi in 8 paesi e impiega oltre 5.000 persone nel mondo. Nell’anno appena trascorso, l’azienda ha realizzato un fatturato consolidato di 1.260 milioni di Franchi svizzeri.
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