Il manifesto di John Lennon è il titolo migliore che si potesse dare a queste due narrazioni che ci spiegano due guerre dimenticate della seconda metà del secolo scorso ai due estremi del mondo: Patagonia e VietNam.

La prima “Malvinas mi Amor” ci racconta questa assurda guerra tra Gran Bretagna e Argentina, vista da chi l’ha vissuta. L’autore incontra per caso un ex aviere italo-argentine che tra una birra e l’altra, una partita a scacchi e l’altra, gli racconta tutte le assurdità vissute, ma anche gli eroismi dei militari di leva, mandati a morire in fondo all’Atlantico, mentre il regime militare faceva sparire tutti i dissidenti alla dittatura. Ma, grazie alle attente ricerche dell’autore, scopriamo anche che questa guerra faceva comodo alle lobby delle armi, Italia compresa. Non a caso in quegli anni imperversava la P2.

Il secondo, Vietnam Soup, narra, sempre sulla base di documenti e poche necessarie aggiunte romanzate, la guerra vista dai campi di prigionia: Arian, un pilota Usa (detto the giant) e la minuta Mama Mahal, cuoca thai che lavorava nella prigione viet, realmente incontrata dall’autore, anni dopo, in una località della costa tailandese. Anche questa narrazione ci fa scoprire tanti fatti secretati per anni.

War is Over non è un romanzo. Si potrebbe definire semplice inchiesta giornalistica, se non fosse arricchita da quel pizzico di inventiva, sempre utile a rendere agevole la lettura di un saggio storico.

 “War is Over” Malvinas mi Amor e VietNam Soup – di Stegat – PubMe Collana Policromia – 2022 – pagine 190 – €12
War is Over
L’autore

Stegat, nom de plume di Stefano Gatti.
Chiavari nel 1958.  Biologo, ha una figlia e una gatta.  Ha lavorato all’Istituto Gaslini e in Big Pharma. È sommelier, giocatore di scacchi e accanito lettore di Storia e detective stories.
Il suo esordio letterario, HIV, scacchi & propoli, è del 2018.
Altri racconti: Broken star, 2019; Salvate il caporale Adolf, 2020; Ghiaccio sulle ali, 2021.
Usa lo pseudonimo SteGat per l’esistenza di omonimi più illustri.