Al Labelexpo Americas la tendenza che tutti hanno notato (v. questo resoconto) è verso la stampa digitale. PRATI, che da anni ha affrontato con successo questo settore, ha ora potuto constatare come DIGIFASTone sia la macchina più ambita dagli etichettifici. In questa intervista esclusiva, Matteo Bertoni, area manager e DIGIFAST20000 product leader Prati, ci spiega come è andata a Chicago.

Possiamo parlare di successo per la DIGIFASTone al Labelexpo Americas?

«Certamente. Ma il termine successo può avere varie sfaccettature, sia nel linguaggio comune, che in quello commerciale. In questo caso, per DigifastOne lo definirei un successo in chiave di “trasformazione”, non solo di prodotto

In che termini?

«In primis la nostra soluzione ha dimostrato di potersi trasformare da analogica a completamente Digitale, abbracciando un mercato che sta sempre di più orientandosi al Digitale.
Al secondo posto – aggiunge Chiara Prati – DIGIFASTone ha trasformato il punto di vista dei clienti Prati, dimostrando che la nostra tecnologia, già confermata nel passato, può trasformarsi radicalmente, permettendo loro di esplorare nuove opportunità di business e di crescita aziendale.
Infine, ma non meno importante, è un vero e proprio successo per la trasformazione del materiale, che attraverso passaggi di nobilitazione e fustella laser, può comporre un lavoro finito disegnato ad hoc per un mercato sempre più vario ed esigente, con un occhio di riguardo al Digitale.»

Quali sono stati i commenti dei visitatori?

«La maggior parte dei visitatori ha commentato con stupore la flessibilità della macchina, riflessa in un utilizzo in linea di tutte le attrezzature, senza la necessità di avere cliché di stampa e lamierini per fustellare. Ma devo aggiungere, che commenti di sorpresa sono quelli ricevuti dopo la dimostrazione di un set-up completamente digitale, perché richiede un impegno di tempo minimo da parte degli operatori.»

Sappiamo che gli americani abbondano di wow. Come esprimevano la sorpresa?

«Oltre alle esclamazioni di meraviglia, mi è rimasto impresso il commento di una visitatrice “I don’t know how it’s happening, but it’s happening!”» [non so come stia succedendo, ma sta succedendo!]

Quale è la tipologia di azienda maggiormente interessata a questa soluzione DIGIFASTone?

«La tipologia di azienda che più apprezza DigifastOne è quella consapevole di dover presentare ai suoi clienti una soluzione in grado di customizzare e personalizzare in modi diversi materiali o etichette, per rendere il loro prodotto veramente finito: accattivante, unico, e soprattutto ‘diverso’

Come rispondono i mercati dall’altra parte dell’Atlantico alle innovazioni PRATI?

«La risposta del mercati è positiva: abbiamo presentato una soluzione completamente digitale in risposta a un chiaro trend in crescita di questa modalità di stampa sia come tipologia di macchine, ma anche dal punto di vista tecnologico. Ritengo – prosegue Chiara Prati – che un aspetto competitivo sia proprio la possibilità di adattare DIGIFASTone a mercati diversi, la modularità digitale e la sua flessibilità consentono al DIGIFASTone di aprire nuovi spazi nella grande maggioranza dei mercati

Che aria si respira oltre oceano sulla situazione generale nel mercato della stampa e del packaging?

«L’aria che si respira ha degli input forti e ben marcati, è impossibile fare finta che non esista… Durante questa Labelexpo è stato chiaro come i clienti cercassero nuove soluzioni, non solo per un avanzamento tecnologico del loro parco macchine, ma proprio per la ‘necessità’ che gli stampatori hanno di aumentare il numero di macchine a disposizione per seguire un mercato che continua a crescere, senza fare passi indietro

Usciamo da due anni di dubbi e attese. Ora?

«Nonostante la pandemia avesse sollevato dubbi su quale sarebbe stata l’inclinazione del mercato e quali le scelte delle aziende, oggi i clienti sanno cosa vogliono e in che direzione devono guardare. E questo è molto positivo per l’intero mercato. Tutti hanno chiaro che le parole chiave oggi sono: evoluzione, innovazione e crescita

Ringraziamo Matteo Bertoni per questa intervista. E, viste le premesse, e vista l’evoluzione di PRATI in questi ultimi anni, secondo noi, che guardiamo dall’esterno, sembra difficile pensare che calerà presto l’alba su questa tecnologia, anzi, sembra proprio la base per una serie di innovazioni in risposta al trend del digitale nel mondo delle etichette e del packaging.

Prati Labelexpo