Durst dà vita alla nuova sede del Customer Experience Center Durst a Bressanone con le demo delle TAU modello RSC.

Una giornata tecnica in collaborazione con il partner commerciale Lirmaprint srl (Novara), specialista nella fornitura e assistenza per la stampa industriale di etichette adesive a banda stretta.
Presentata alla scorsa Labelexpo, la piattaforma digitale Durst TAU RCS ha superato le aspettative del mercato in termini di qualità e produttività. Permette infatti di stampare su qualsiasi supporto autoadesivo, oltre a materiali non supportati di qualsiasi spessore, a 78 m/min, fino a 8 colori, con bianco ad alta opacità.

I vantaggi e i benefici della stampa inkjet, della sua semplicità ed economia sono stati mostrati il 12 aprile scorso, pochi giorni dopo l’inaugurazione dell’avveniristico headquarter Durst, descritto qui sotto.

La nuova sede Durst
Un’ala piatta che svetta leggiadra con una torre di sei piani in calcestruzzo leggero raggiugendo i 35 metri di altezza. La facciata, in metallo verniciata a polvere, ha 850 finestre illuminate in diversi colori, ideate con lo scopo di evocare il tema della fotografia e della stampa digitale utilizzando il pixel per richiamare i settori aziendali. Il tutto per una superficie complessiva di 28.000 mq con annesso giardino sopraelevato di 2.800 mq.

Così è descritta la costruzione – progettata degli architetti Patrik Pedò e Juri Pobitzer dello studio Monovolume di Bolzano – voluta per celebrare gli 80 anni della della storica azienda della famiglia Oberrauch. Presenti i suoi rappresentanti Harald e Christof Oberrauch, il CEO e comproprietario Christoph Gamper ha voluto ricordare che «la nuova costruzione avveniristica incarna la perfezione di un’azienda high-tech fortemente motivata a plasmare il futuro attraverso il driver dell’innovazione.»
«Evoluzione di Durst – ha aggiunto – da specialista della stampa inkjet digitale a fornitore di soluzioni altamente integrate che vanno dall’acquisizione di immagini e dati fino alla stampa e alla decorazione di superfici, comprendendo la messa a punto di software proprietari per il workflow, lo sviluppo di inchiostri.»

Il mercato delle etichette

Dopo una introduzione sui dati forniti da FINAT per l’andamento in prospettiva del mercato delle etichette autoadesive, la giornata dedicata alla stampa inkjet si è quindi concentrata sulle prestazioni della TAU RSC e della RSC E, quest’ultimo il modello più economico della gamma.
Ma cosa chiede oggi il mercato? Lo ha spiegato Helmut Munter nella sua introduzione alla giornata.
Innanzi tutto la velocità delle macchine. Il digitale, che ha raggiunto i livelli qualitativi della stampa offset, ha bisogno di maggiori velocità produttive per soddisfare le esigenze di un mercato industriale. Ormai gli stampatori stanno passando dai 3000 metri delle origini ai 20.000 metri e oltre.
«Al momento – ricorda Helmut Munter – una macchina beta di Durst ha stampato 80.000 metri in un turno lavorativo. E questo su qualsiasi supporto, sia carta autoadesiva, sia flessibile
Per raggiungere queste velocità, la ricerca ha puntato su una nuova concezione delle testine di stampa. Ma anche sull’inchiostro che deve asciugare molto più rapidamente. Per non parlare dell’affidabilità della macchina nel tempo.
Dobbiamo comunque ricordare che il digitale di Durst si rivolge anche alla stampa di cartone ondulato. Come è noto, Durst ha avviato una joint venture in questo campo con Koenig&Bauer. COn questa collaborazione si è partiti dalla stampa di astucci, un mercato che richiede sempre più tirature brevi e personalizzate.

La serie TAU 330 RSC

Marco Pasotti Lirmaprint in Durst

Marco Pasotti, Lirmaprint, presenta la TAU 330 RSC E di Durst agli etichettifici italiani

La presentazione della piattaforma digitale TAU 330 RSC (nella versione entry-level) con dimostrazioni dal vivo è stato compito di Marco Pasotti, titolare di Lirmaprint, partner commerciale di Durst per il mercato italiano.
Come ha spiegato la RSC, acronimo che sta per Resolution, Speed, Color, lavora a 78 m/min su 330 mm di larghezza, su tutti i supporti (pari a 1485 mq/ora), con risoluzione 1200×1200 dpi. Le testine di stampa, drop on demand piezo Samba, stampano 257,7 milioni di gocce per ciascuno dei 7+1 colori (CMYK + arancio, violetto, verde + bianco). Il sistema completo, comprende i software di gestione, gli inchiostri UV-UV LED proprietari. La macchina è stata sviluppata con la collaborazione Barbieri Electronics per gli spettrofotometri e il color management, e Colorgraf per le vernici e il finishing digitale. Sistemi, che entrambe le aziende partner hanno illustrato durante la presentazione.

Durst applicazioni codici Q e barre

Alcune delle applicazioni per codici Q e a barre

È stato possibile vedere le due macchine al lavoro con il DURST Workflow, studiato per gestire la prestampa in tutte le sue fasi operative. Come è stato spiegato, queste soluzioni Durst sono rispondenti alle specifiche richieste secondo il concetto di Industria 4.0.  Non sono mancate, durante le dimostrazioni dal vivo, le prove pratiche di color matching e di calcolo dei costi di stampa, così come sono applicate da nella produzione quotidiana.