Con l’arrivo dei vaccini e i passi avanti della medicina c’è la concreta speranza di aver imboccato la via d’uscita, magari lunga ma definitiva, dalla peggiore pandemia da un secolo a questa parte. Anche le aziende in generale e quindi anche quelle grafiche, come gli esseri viventi, hanno bisogno di farmaci e cura. Ecco allora 5 medicine più una per quelle di loro che sono sopravvissute e che hanno ancora voglia di guardare al mondo futuro, che sarà comunque diverso da quello precedente al virus.

di Edoardo Benzi – Gianni Rubagotti *

Recovery Fund

Il suo vero nome è Next Generation EU, se ne parla tanto e se ne celebra la grande portata finanziaria, ma poi al tempo stesso sembra molto poco definito e concreto o lo sembra il piano del Governo Italiano per utilizzarlo, almeno fino a ieri.
Tra le direttive di massima che sembrano certe c’è quella per cui i piani nazionali di ripresa e resilienza per spendere le risorse del Recovery Fund dovranno prevedere investimenti a favore della transizione digitale e di quella green e maggiore incentivazione per l’acquisto di beni 4.0 (vediamo dopo di cosa si tratta) e alla digitalizzazione.
È incentivato anche l’acquisto di software 4.0 e di software ordinario.

Azienda 4.0 e formazione 4.0

Il termine Industria 4.0 indica una tendenza dell’automazione industriale che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti. Si tratta di un cambiamento così radicale che si parla di una vera e propria Quarta Rivoluzione Industriale e che vede un ruolo fondamentale della interconnessione tra le macchine il software e gli operatori e delle automazione.
Questa misura oggi si chiama Azienda 4.0 e non ‘industria’ per sottolineare l’apertura a realtà diverse da quella tipicamente metalmeccanica.
Le spese ammissibili sono : Macchinari produttivi, Impianti, Robot e Automazioni, Hardware e software, e prevede tra l’altro un credito d’imposta al 50% per il 2021 e 40% per il 2022 per investimenti fino a €2.500.000,00 un credito d’imposta al 20% per I software collegati ai macchinari INDUSTRIA 4.0.
Questi benefici sono cumulabili con la Nuova Sabatini di cui trattiamo nelle righe successive.
Segnaliamo anche l’incentivazione della formazione 4.0 dato che in questo scenario l’operatore non sparisce, ma anzi gli si chiede meno manualità e più capacità di leggere e interpretare i dati.

Ricerca & Sviluppo 2021

Si tratta di un’Agevolazione che può essere del 20%, del 10% o del 15% a seconda del tipo di attività, scontabile in 3 quote annuali utilizzabili in F24.
I progetti ammissibili riguardano attività di Ricerca e Sviluppo di nuovi servizi, prodotti e/o processi di produzione e le spese che sono ammesse sono il costo del personale interno qualificato (ricercatori e tecnici) impiegati nelle attività di Ricerca e Sviluppo. Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzo di strumenti ed attrezzature nelle attività di Ricerca e Sviluppo.
Spese relative a contratti di ricerca (con università, centri di ricerca, altre aziende).
Personale tecnico non altamente qualificato e brevetti.

Rivalutazione Beni aziendali

La nuova rivalutazione introdotta nell’agosto 2020 si caratterizza per versatilità e convenienza: chiaro appare l’intento del Legislatore di voler aiutare le società a patrimonializzarsi, a costi molto contenuti, attraverso questo strumento. E non mancano realtà che ne hanno bisogno a fronte delle scarse entrate dello scorso anno.
La rivalutazione dei beni d’impresa può essere effettuata anche sui singoli beni e dopo la Legge di Bilancio 2021 anche su avviamento e alle altre attività immateriali, anche un bene datato ma funzionale alla attività può essere oggetto di una perizia di stima ed essere rivalutato.

Nuova Sabatini

È uno strumento pensato per aiutare le PMI ad ottenere più facilmente l’accesso al credito bancario per dotarsi di attrezzature utili per la loro innovazione e competitività, in ottica Impresa 4.0. Il Decreto Beni Strumentali (questo il suo vero nome), permette di supportare gli acquisti a mezzo finanziamento o leasing di macchinari e attrezzatura, ma anche tecnologia digitale, che possono aiutare le imprese nel loro percorso di innovazione.
L’importo ammesso va da un minimo di € 20.000,00 fino ad un massimo di € 4.000.000,00.
Il contributo pari al 2.75% annuo maggiorato a 3.58% (+30%) per i beni impresa 4.0.
La misura ha una durata fino a 5 anni comprensivi dell’eventuale pre-ammortamento.

Agevolazioni regionali e provinciali

Non va dimenticato che ci possono essere, a seconda del proprio territorio anche singole Agevolazioni regionali, provinciali e perfino comunali. In questo caso avere un partner che le monitori efficacemente può aiutare la sopravvivenza e perfino una seconda vita dell’azienda.

* Edoardo Benzi, consulente GFA Corporate Source –  Gianni Rubagotti, consulente A Servizi