Secondo il report annuale pubblicato da Roland DG, il settore italiano della stampa digitale punta su crescita ed espansione, nonostante le difficoltà degli ultimi due anni. Si evidenziano opinioni divergenti degli operatori circa l’impatto a lungo termine del COVID-19.

Nella pubblicazione del report annuale Lo stato della stampa digitale in Europa, Roland DG EMEA misura le performance aziendali e la fiducia nel futuro di oltre 1.300 titolari di tipografie di Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna. Lo studio ha rivelato che il settore è in crescita per quanto riguarda i ricavi del 2022, dopo che era stato messo a dura prova nel 2021.

Lo studio rivela anche come nel 2021, nonostante il contesto di lockdown nazionali e la diminuzione dell’assistenza finanziaria legata al COVID-19, un terzo (32%) delle tipografie italiane abbia registrato un aumento del fatturato nell’arco dell’intero anno 2021.

Stephen Davis, EMEA Marketing Director presso Roland DG, commenta: «Anche se il settore si sta ancora muovendo in un ambito commerciale difficile e complesso, la ripresa costante di settori chiave come viaggi, turismo e ospitalità dopo il COVID continua a generare un impatto positivo sul livello di fiducia nel futuro.»

In risposta alla difficile situazione del 2021 e del 2022, le tipografie italiane si stanno concentrando sulla crescita e l’espansione. Oltre un terzo (40%) degli intervistati italiani che hanno partecipato al sondaggio si sta orientando verso un aumento della capacità produttiva e un quarto (28%) sta valutando opportunità di espansione.

Un’ulteriore percentuale di tipografie si sta concentrando sulle opportunità create dai progressi nella stampa tessile, come la stampa DTF e DTG o UV (9%), nonché sull’ingresso in nuovi mercati con i macchinari disponibili (9%).

«Con una certa frequenza – prosegue Stephen Davis – il settore della stampa ha dimostrato la sua notevole capacità di rinnovamento e di darsi da fare per uscire prontamente da una crisi. Siamo certi che questo approccio coraggioso manterrà il settore vivace nei decenni a venire .»

Lo studio ha anche interrogato le tipografie italiane sull’impatto a lungo termine del COVID-19, rivelando forti differenze di opinione nel settore. Un quinto (21%) ritiene che il settore tornerà ai livelli pre-pandemia entro la fine del 2022, mentre un terzo (29%) è più pessimista e si aspetta che la ripresa possa richiedere almeno tre anni.

Lo studio integrale può essere letto qui.