Con questo incontro “DIBATTITI” con Paolo De Grandis, GRAFIKONTROL, Rossano Lambertini e Emanuele Guidi, SIT, e Alessandro Buratti, OROGEL, che ringraziamo per aver accettato l’invito, si inaugura la serie di mini-convegni di MetaPrintArt.
In questo primo appuntamento, Grafikontrol si confronta con SIT e OROGEL su strategie e tecnologie per la produttività e la sostenibilità nel packaging.

Dibattiti è una tavola rotonda o mini-convegno della filiera dal produttore al cliente finale, che proponiamo per capire – da parte di clienti e fornitori – quali sono gli aspetti tecnici e ambientali che si devono affrontare oggi per essere non solo competitivi sul mercato, ma appetibili nei confronti dei consumatori. Vedremo dunque quali strategie e tecnologie ogni componente della filiera mette a disposizione.
Quello che riportiamo è un resoconto, ridotto, dell’intero dibattito che proponiamo nel filmato in versione integrale della durata di 20 minuti.    QUI IL VIDEO COMPLETO

Collaborazione

Iniziamo da Orogel, noto brand di surgelati.
Alessandro Buratti, Orogel – «Lavoriamo con SIT ormai da 15 anni e abbiamo un rapporto consolidato e di grande soddisfazione per la qualità e affidabilità della stampa. Utilizziamo materiali plastici abbastanza semplici, un OPP trasparente con un PE bianco accoppiato in varie dimensioni e in base alle grammature, secondo il tipo di progetto. Le nostre tirature medie sono sui 2500 kg e le nostre referenze in SIT sono una sessantina.»

Emanuele Guidi responsabile rapporti con i clienti di SIT «Con Orogel abbiamo, come ha detto Alessandro, un rapporto consolidato e quindi abbiamo allineato le tipologie di stampa alle loro esigenze con le diverse metodologie, in primis rotocalco, che è la nostra base, ma anche flessografia, flexo UV e digitale. La scelta della tecnologia si fa con il cliente anche in base alla rappresentazione grafica del packaging, quindi con Orogel come con i nostri clienti, fin dall’inizio dell’artwork chiediamo di fare una tavola rotonda per valutare come impostare il nostro supporto

Quali requisiti vi vengono richiesti per ottenere una buona qualità di stampa ?

«Naturalmente per noi l’alta qualità di stampa è un must. Quindi abbiamo impostato un sistema di profilatura per cui possiamo rappresentare sulle prove colore quello che potrebbe essere lo spazio colore legato al supporto che andremo a stampare; in questo modo riusciamo ad anticipare quella che sarà la resa finale che il cliente vuole. In particolare con attenzione al controllo qualità durante la lavorazione

Efficienza

SIT ha tirato in ballo GRAFIKONTROL. Chiediamo quindi a Paolo De Grandis, di approfondire questo aspetto.

Paolo De Grandis – «GRAFIKONTROL è un’azienda che da 50 anni offre supporto alle aziende per il controllo della qualità di stampa con sempre nuove tecniche, dalle telecamere per visionare lo stampato ai sistemi di ispezione 100% per la rilevazione difetti. Oggi una azienda di stampa deve essere grado di rendere il processo di produzione il più efficiente possibile, non solo con macchine più veloci e performanti, ma anche adottando una nuova filosofia di lavoro e trasformando quelle che erano le vecchie strutture aggiornandosi di continuo. Ecco, oggi SIT ha fatto un grande salto introducendo personale più giovane adatto a ricevere le innovazioni. Ho avuto modo di visitare i vari stabilimenti SIT e ho trovato uomini capaci, volenterosi e aperti alle nuove tecnologie, e questo si trasferisce poi ai clienti finali. Con SIT abbiamo un ottimo rapporto di lavoro proprio perché è pronta a ricevere le innovazioni.»

Come seguite il cliente?

«Grafikontrol si è inserita in SIT nel comparto produttivo, di stampa e la laminazione, sempre con le tecnologie più aggiornate. Il fatto di essere noi un’azienda dinamica proponendo novità tecnologiche d’avanguardia ha permesso di creare una buona sinergia, una sorta di partnership e infatti SIT ha standardizzato i nostri sistemi su tutte le linee di produzione e in tutti gli stabilimenti, quindi sia in rotocalco che in flexo. Non solo in stampa, ma anche nelle nelle macchine per accoppiamento.

Quali le reazioni?

«Quando in SIT fu definito il progetto di innovazione, qualche anno fa, sulle le proprie linee non solo a San Marino, ci siamo confrontati con i tecnici e la proprietà per investire seriamente sul controllo della qualità per efficientare tutto il sistema produttivo. Quindi abbiamo fornito una serie di sistemi che permettono agli operatori di monitorare la qualità e di gestire i dati di produzione. Hanno quindi adottato i sistemi di controllo su tutte le macchine per intercettare le difettosità su su tutte le fasi di lavorazione per garantire al cliente un prodotto finale completamente esente da difettosità, come variazioni di colore, macchie, righe di racla, mancanza di inchiostro, ecc

Sentiamo se SIT e Orogel sono d’accordo su quanto ci ha spiegato De Grandis.

Rossano Lambertini – «Indubbiamente Grafikontrol oggi rappresenta il vero sviluppo perché i materiali cambiano e questo può comportare variazioni in stampa. Pensiamo alla varietà dei supporti di stampa, PE e PP, accoppiati, quindi i sistemi per il controllo della qualità oggi sono ancora più fondamentali, soprattutto ora che i clienti iniziano a utilizzare i materiali più leggeri e delicati dal punto di vista della precisione di stampa. Ed è qui che la sinergia, come diceva Paolo, diventa fondamentale: i problemi non li risolvono né SIT, né Orogel, né Grafikontrol da sole, ma solo collaborando tutti.»

Alessandro Buratti – «Sono d’accordo anche nel rimarcare l’impegno di Orogel nella ricerca di materiali sempre più sostenibili e amici natura, ogni giorno dobbiamo metterci in discussione, per cercare alternative a quello che si è fatto fino a ieri. Materiali nuovi, con formati e dimensioni differenti, ma sempre plastici, perché noi di Orogel riteniamo sia ancora il materiale più sostenibile perché riciclabile e al momento la soluzione migliore per conservare i nostri prodotti surgelati. Sul futuro non sappiamo quello che ci verrà proposto come materiali, noi siamo sempre aperti a valutare e studiare tutto, ma al momento riteniamo che questa sia la soluzione, più onesta, anche nei confronti dei nostri consumatori. »Grafikontrol vision

Eliminare gli scarti

Veniamo al problema degli scarti in produzione: come li gestite e che programmi avete per ridurre ulteriormente gli scarti in futuro ?

Rossano Lambertini – «Per ridurre gli scarti è fondamentale l’idea di avere precisione di stampa fin dal primo metro in termini di registro. In questo è fondamentale l’apporto di GRAFIKONTROL che ci dà la possibilità di lavorare con scarti sempre più bassi

Paolo De Grandis – «Abbiamo parlato con i tecnici di SIT e con loro stiamo lavorando a un progetto di tracciatura e rimozione degli scarti, con un prodotto veramente unico e completamente innovativo, che consiste nel mappare il bordo del materiale con piccoli codici – stampati da una ink-jet – durante la stampa ad alta velocità, evitando così agli operatori quell’ostica operazione di inserimento delle bandierine. Il sistema permette di identificare in ogni fase di lavorazione il metraggio, il lavoro e e il numero della bobina. Quindi quando l’eventuale difetto viene rilevato dai sistemi di ispezione, viene immediatamente sincronizzato con il codice stampato cosicché nelle fasi finali di taglio riconoscendo questi codici si può fermare la macchina esattamente a quel codice – relativo al difetto rilevato – per la rimozione del difetto stesso. In questo modo possiamo garantire un prodotto finale esente da difetti. Questa è una vera rivoluzione per garantire al cliente finale un prodotto sicuro e per l’azienda di stampa un risparmio

Sostenibilità

Facciamo un salto al tema della sostenibilità. Ambrogio Invernizzi, presidente INALPI industria del settore latticini, in una recente intervista per la fiera MARCA di Bologna afferma: “Credo che sostenibilità sia non solo la parola chiave del nostro oggi, ma debba essere un’attitudine, che ogni cittadino sviluppa per un domani migliore. Come imprenditori abbiamo una grande responsabilità, e dobbiamo farcene carico pensando al futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti e del territorio sul quale lavoriamo ogni giorno. Sono inoltre convinto, come imprenditore, che sostenibilità sia un termine a cui va associata una politica aziendale lungimirante, che abbraccia un’ampia gamma di comportamenti e decisioni finalizzati alla sostenibilità ambientale, a quella del lavoro e della formazione, sostenibilità della comunità in cui si opera e della sua crescita.”

Nei vostri stabilimenti quali accorgimenti utilizzate per rispettare l’ambiente e la salute dei lavoratori ? Quali certificazioni avete?

Rossano Lambertini – «Noi come SIT abbiamo da tempo preso tutte le misure per rendere i nostri stabilimenti non solo allo stato dell’arte per tecnologia, ma anche per quanto riguarda la sicurezza sia interna, sia verso l’ambiente. Quindi, grazie anche ai fornitori, nessun solvente, nessun odore, come hai potuto constatare nelle tue visite ai nostri impianti di San Marino, nessun rumore. Tutti vantaggi che fanno anche business, perché ci vengono riconosciuti dai clienti, che oggi sono molto attenti a questi aspetti

Alessandro Buratti – « Orogel è una cooperativa per cui per noi il rispetto dell’ambiente è il nostro futuro. Noi partiamo dalla terra quindi con una cultura rispettosa dell’ambiente per prodotti che sono veramente curati dalla produzione fino alla surgelazione. Lo dico perché sono di parte, ma anche perché sono un ‘consumatore’ dei nostri prodotti. Per parlare di sostenibilità non si può non parlare di rispetto delle persone infatti in Orogel abbiamo un codice etico che ci dà le linee guida su come comportarci internamente ed esternamente con fornitori e clienti, in questo modo siamo convinti di essere al di sopra delle mere regole di base. Vorrei aggiungere un piccolo appunto sulla questione del packaging: si parla tanto della plastica per essere sostenibili. Per noi la plastica al momento è la scelta migliore perché essere sostenibili significa anche conservare bene il prodotto, quindi non sprecare le risorse che sono state utilizzate per produrre i nostri vegetali e la plastica è un ottimo contenitore per il prodotto. Oggi con il nostro packaging i nostri consumatori hanno la certezza di avere un prodotto surgelato ottimamente conservato

Paolo De Grandis  «Sposo in pieno l’idea della sostenibilità e sono d’accordo che la plastica è tuttora il miglior supporto per il packaging alimentare. Nostro dovere è quello di indottrinare a cominciare dai nostri figli, dalle scuole al rispetto della differenziazione. Nella filiera il nostro contributo è quello di dare il nostro supporto ai produttori perché non si debba produrre più del necessario, che non ci siano scarti. Se ci saranno delle alternative ben vengano. Al momento l’opinione pubblica deve sapere che se tutti noi facciamo le cose per bene significa che siamo sostenibiliMatrix GrafiKontrol

Grazie a tutti da MetaPrintArt e buon lavoro.