È la squadra elettronica basata sulla tecnologia DriveTronic, che Koenig & Bauer ha adottato per il mettifoglio delle sue Rapida e che sta facendo da anni la felicità delle aziende di stampa che investono in macchine performanti, sicure e con una perfetta alimentazione della macchina. In questo articolo diamo una descrizione del suo funzionamento ‘con i guanti di velluto’ e raccogliamo la testimonianza di alcuni dei clienti che ne hanno sperimentato i vantaggi operativi.

Il 2022 inizia bene per Koenig & Bauer Italia. Diversi settori della stampa, dal general packaging a quello alimentare e a quello del lusso, dal commerciale di alta qualità alla stampa di supporti plastici e coil foil, c’è una corsa ad accaparrarsi le Rapida 106 dell’ultima generazione.
Chiediamo a Graziano Mion, il perché di questo exploit e se questo dipende dalla corsa a investire prima che la carenza di materie prime e il caro gas rallentasse la produzione di macchine oltre a far lievitare i prezzi.

«In parte è anche questo – ci dice Graziano Mion responsabile di area in Koenig & Bauer Italia – ma si sta assistendo a una selezione delle aziende di stampa dove restano le migliori e più competitive sul mercato, nelle quali oggi si fa mota attenzione alla tecnologia. Una volta le aziende gradivano farsi chiamare ‘Arti Grafiche’, oggi il progresso le porta a definirsi Industria Grafica.»    E da industria devono agire.

Ma come, questo ci sorprende, perché sono anni che si dice che la stampa offset è ormai statica avendo la sua tecnologia raggiunto i vertici. C’è quindi qualcosa di nuovo che ci è sfuggito?

Sembra che Mion ci aspettasse al varco proprio con questa domanda.
«E invece non è così – ci spiega sornione Graziano –. Poco tempo fa hai parlato in un tuo articolo del risparmio energetico con i forni VARIDRY Blue per il ricircolo dell’aria calda per l’essiccazione dei fogli a massima efficienza energetica,  (leggi qui).  Ora puoi aggiungere la recente tecnologia DriveTronic InFeed, e il DriveTronic SIS (Sensor Infeed System) che abbiamo inserito al mettifoglio dal 2004, e ancora oggi unici sul mercato. E ti assicuro che non è una cosa da poco al punto tale da rendere vecchio e superato, tutto ciò che non ha questa innovativa soluzione.»

Una squadra elettronica

Ci facciamo spiegare in cosa consiste e cerchiamo di trasferirlo per una comprensione terra terra, pur sapendo che tutti gli operatori macchine non avrebbero difficoltà a seguire una descrizione prettamente tecnica. Ma lo facciamo per noi che, giornalisti sia pur tecnici, non abbiamo mai messo le mani su una macchina da stampa.

Prima di tutto ci spiega che quella che comunemente è chiamata ‘squadra elettronica‘ si basa su sistema con una serie di motori a corrente continua comandati da encoder specifici, che garantiscono precisione e continuità all’alimentazione del mettifoglio con un sistema automatico della regolazione nella fase di arrivo del foglio, a prescindere dalla grammatura della carta.
Cerchiamo di capire. In parole povere questo significa che indipendentemente da quale grammatura abbia il supporto di stampa, il DriveTronic ne percepisce la consistenza, e quindi i motori si autoregolano in modo che il mettifoglio afferri i fogli delicatamente portandoli in macchina con una corsa continua e fluida.
Mion conferma.
Questo allora garantisce un’alimentazione assolutamente perfetta. Proprio con ‘i guanti di velluto‘. Addirittura, se il foglio entra in zona critica di regolazione, il sistema DriveTronic SIS interviene sulla posizione della pila al mettifoglio evitando così eventuali fermate dovute a questo motivo.
Dopo di che la squadra laterale pneumatica SIS garantisce l’esatto orientamento del foglio e il sistema di alimentazione a pinze oscillanti afferra il foglio per poi accelerarlo, sempre delicatamente, fino alla velocità di tiratura.

Graziano Mion vorrebbe dare spiegazioni più tecniche ed esaustive per gli operatori esperti e giustamente esigenti, ma per ora è sufficiente.

Tutto automatico

Andiamo quindi avanti. Le funzioni di movimentazione sul mettifoglio sono pilotate da quattro servomotori, che permettono un adattamento automatico della corsa a seconda che si stia stampando carta e cartone, e non solo, anche in funzione della grammatura.

Non mancano poi tutti i consueti accorgimenti per l’impostazione automatica del formato, la regolazione automatica dei bordi laterali della pila, con correzione dei fogli disallineati sul separatore di fogli durante la produzione. Questo, oltre a controlli quali il sensore a ultrasuoni di doppi fogli, anche per materiali disomogenei.
Quindi i controlli sono effettuati da: il sensore di fogli multipli,  il sensore ottico dei fogli fuori squadra e del guidacarta laterale, e un sensore ottico della squadra frontale con dispositivo di arresto per smarginamento a comando elettro-pneumatico.

Per una ottimale velocità di appoggio del foglio alle squadre frontali è previsto un rallentamento della corsa del foglio mediante un sistema pneumatico. Così facendo la macchina garantisce la precisione assoluta del registro, per cui nella pila in uscita arrivano solamente fogli stampati perfettamente a registro, evitando all’azienda eventuali contestazioni da parte dei loro clienti. Che, come sappiamo, non aspettano altro.

E aggiunge infine Graziano Mion «Non a caso con questo sistema DriveTronic SIS  solo Koenig & Bauer propone sulla sua gamma delle macchine di medio formato e di grande formato il pacchetto Hi Speed, che garantisce la totale qualità di registro su tutti i fogli stampati nella pila in uscita, fino a 20.000 fogli/ora.»

Cosa ne dice che l’ha adottata

Ma come dicevamo, i dettagli sono troppi per farne una sintesi giornalistica.
Preferiamo allora sentire il parere di alcune delle aziende di stampa che hanno apprezzato la qualità del DriveTronic SIS e che ci è sembrato di capire che per nessun motivo al mondo rinuncerebbero più a questa soluzione tecnologica, ora che l’hanno scoperta e utilizzata.

Maurizio, capoturno alla Cartografica Veneta, azienda di Lonigo (VI) che opera nel settore del packaging alimentare, quando gli chiediamo della squadra elettronica, gli brillano gli occhi: “è stupenda – ci dice – sono otto anni che l’abbiamo e non ci ha dato mai nessun problema, fa tutto da sola e pensare che noi stampiamo solo cartone dai 150 grammi fino a 500 grammi.”   Manutenzione?  “Nessuna, basta ogni tanto pulire il vetrino della camera, perché con il cartone c’è molta polvere. Per noi che operiamo sulla macchina è proprio una bella soluzione comoda che ci fa lavorare bene. È stata proprio una bella trovata quella di Koenig & Bauer“.

Tra le industrie grafiche attive nel campo della stampa editoriale e commerciale di pregio, citiamo  Grafiche Antiga dove è ritenuto dal direttore produzione Amos Michielin “un sistema incredibile ed estremamente affidabile“.

Particolarmente entusiasta è Nicola Andretta, titolare dell’omonima litografia di Massanzago (PD), specializzato nella stampa di supporti plastici e coil foil. Quando gli chiediamo la differenza sperimentata tra il mettifoglio tradizionale e il DriveTronic In Feed ci dice  «Un enorme cambio generazionale. È un’innovazione che avevamo già conosciuto nel 2005 e applicato dal 2014, e che abbiamo subito apprezzato perché c’è meno meccanica e più elettronica e quindi maggior precisione.» Dal punto di vista operativo, Andretta evidenzia i vantaggi nella produttività che definisce ‘enormi’ perché ora il cambio di supporto, che era fonte di preoccupazione è una variabile dimenticata. Non ci sono limitazioni su qualsiasi supporto. E poi aggiunge che «il bello è non richiede alcun tirocinio, una volta assaggiata non torni più indietro! E per giunta, non richiede alcuna manutenzione in quanto il sistema è semplicissimo

Molto dettagliate e approfondite le risposte di Gianfranco Moscatelli, responsabile di produzione alla VIMER di San Giustino (PG).
Quale differenza avete potuto sperimentare tra il mettifoglio tradizionale e il DriveTronic? «Le macchine presenti in Vimer permettono velocità fino a 18.000 fogli/ora, compatibilmente con i lavori e i supporti da stampare. Questo sistema ci è stato presentato dal costruttore come soluzione adatta per la tipologia di prodotti stampati che offre Vimer. Il DriveTronic Infeed, data la gestione e la compensazione totalmente elettronica, è risultato essere più affidabile e performante.
Dal punto di vista operativo, non essendoci più le limitazioni fisiche/meccaniche delle vecchie squadre di trazione meccaniche limitanti sia nella velocità massima, sia nella precisione di registro, la produttività dell’impianto è aumentata sia in avviamento, sia in produzione.»

Su che tipo di supporto si riscontra maggiore vantaggio ?
«Risulta particolarmente efficace nei supporti delicati, visto che il registro avviene attraverso il movimento dell’albero pinze, eliminando quindi il contato con il foglio come avviene con le squadre meccaniche. In Vimer stampiamo principalmente cartoncini e cartoncini laminati, e in tutti i casi la squadra elettronica non necessita di alcuna calibrazione in quanto con il primo foglio che arriva in marginazione, il DriveTronic riconosce il supporto, ,l suo spessore ed effettua un’autocalibrazione.
L’avete da molti anni?
Abbiamo istallato la prima macchina con DriveTronic nel 2012. I vantaggi che abbiamo riscontrato sono la maggiore produttività e la totale sicurezza nel registro anche alla massima velocità.»
Il sistema richiede un particolare tirocinio? Richiede manutenzione?
«Per gli operatori macchina non è necessaria una particolare formazione, dato che le regolazioni avvengono in  automatico. La gestione a livello operativo è quasi nulla, non esiste più la manutenzione per ingrassaggio e usura, se non per la normale pulizia dei sensori

Mettifoglio su Rapida 106

Mettifoglio sulla Rapida 106

squadra elettronica DriveFeed in funzione

Particolare de mettifoglio della Rapida 106 con la squadra elettronica DriveTronic In Feed in funzione

Ringraziamo Cartografica Veneta, Grafiche Antiga, Litografia Andretta, VIMER per il contributo alla conoscenza del DriveTronic Infeed. E, naturalmente, Graziano Mion.

Si ringrazia VIMER s.r.l. per le immagini.