L’abbinamento in linea tra la stampa flessografica e la stampa digitale inkjet realizzato da OMET ha permesso all’azienda EtiCont di offrire ai clienti possibilità diverse di packaging.

Da quando nel 2005 in Cattaneo Paolo Grafiche srl si decide che il reparto modulo continuo deve trasformarsi per la produzione di etichette autoadesive in risposta alle nuove esigenze del mercato, in azienda è un aggiornarsi continuo.
Incontriamo Enrico Giudici, direttore commerciale di EtiCont, la costola dell’azienda oggi completamente dedicata alla stampa di etichette, è orgoglioso di aver affrontato – con successo possiamo aggiungere noi – il nuovo corso acquisendo un’esperienza per lui e i collaboratori inedita, affinandone le tecniche anno dopo anno nel nuovo campo.

La XFlex-6 di Omet al lavoro

La XFlex-6 di Omet al lavoro

Inizia la produzione di etichette con una semplice rotativa flexo due colori (la Flexy-S di OMET), tanto per saggiare il mercato, ma ben presto le esigenze crescono e si sente la necessità di macchine più performanti. Arriva quindi la seconda Flexy-S, questa volta con otto gruppi stampa e quindi la XFlex sempre di OMET di maggiore formato con otto gruppi stampa e finissaggi vari.
I tavoli di controllo Jupiter di Prati, cui si associa una bicolore Vega, sempre del produttore faentino, completano l’impianto produttivo.

La trasformazione

La sfida sembra vinta: ci troviamo nel cuore dell’Alta Brianza, ad Annone (LC) e il fiorente mercato dell’industria alimentare, dei salumifici in particolare, oltre all’industria meccanica rendono necessaria una strutturazione aziendale e tecnologica in grado di soddisfare esigenze diverse, ma ben individuate. Da un lato le conoscenze tecniche come quelle sulla migrazione degli inchiostri, dall’altro una struttura adeguata alle richieste.
Nel 2010, nonostante il momento peggiore della crisi economica, il lavoro non manca e si costruisce un nuovo capannone dedicato esclusivamente alla produzione di etichette autoadesive, lasciando tutta la stampa in piano nello stabile principale che era stato costruito nel 2002. Ricordiamo che Cattaneo Grafiche è anche editore e stampa quindi libri, guide e opuscoli, dedicati soprattutto alla Brianza e alla montagna.

Una scelta dettata dal cliente

Primo piano del modulo digitale JetPlus sulla rotativa flexo

Primo piano del modulo digitale JetPlus sulla rotativa flexo

La Eticont è molto attenta alle esigenze della clientela e di un mercato nervoso che richiede prontezza nelle risposte e nelle soluzioni innovative.  Il calo delle tirature ma anche e soprattutto le richieste di prodotti sempre più variegati e personalizzati, con campionature e piccoli quantitativi, fa si che si renda necessario guardare alla stampa digitale.
Occorre però che la stampa digitale non sia a se stante, ma integrata con la stampa flexo e il finissaggio per ottenere una produzione industriale con bassi costi.
Occorre anche che il file di prestampa possa essere utilizzato sia per la stampa digitale sia per la stampa flessografica e mista delle rotative XFlex.
Dopo aver studiato e valutato attentamente le possibilità tecniche, con l’aiuto di OMET, società con la quale si era da tempo instaurato un ottimo rapporto di fiducia e di collaborazione, si decide di installare la XFlex X6 con incorporato il modulo JetPlus a getto d’inchiostro.
La rotativa è stata realizzata con questa configurazione: 4 gruppi flexo, JetPlus per la stampa CMYK inkjet, 2 gruppi flexo, un modulo mobile per la laminazione con foil a freddo, gruppo fustella, sfrido e recupero.
La macchina è stata installata al termine dell’estate 2013 dopo un anno di studio e valutazioni in OMET, e i risultati non si sono fatti attendere.
La EtiCont ha avuto infatti la possibilità di ampliare la propria offerta, sia presso la GDO, sia presso il consumatore finale con maggiore varietà di etichette.
Marco Cattaneo, amministratore della Eticont, afferma che «il digitale sarà solo una nicchia di mercato, ma il fatto stesso di ampliare l’offerta, garantisce nuovi sbocchi e soluzioni fino a ieri non prese in considerazione
Chiediamo a Giudici quale sia stata la difficoltà maggiore in questo abbinamento flexo/digitale e riconosce che «è stato l’affinamento della preparazione dei file di prestampa dove occorre garantire che il profilo colore della stampa flexo si possa riprodurre uguale con la stampa a getto d’inchiostro.»
Non è mancato l’affiatamento e la disponibilità dei tecnici Omet e EtiCont che hanno reso ottimamente operativa la produzione.