L’industria cartaria italiana si conferma al 4° posto europeo – dopo Germania, Svezia e Finlandia – con un primato nella produzione di carta tissue e il terzo posto nella produzione di carta per imballaggio. E nelle carte per imballaggio si colloca una percentuale di riciclo da record pari all’81,1%.

«Dopo un 2018 chiuso in positivo (produzione +0,1%; fatturato +4,2% 2018/2017), l’industria della carta – che ha saputo coniugare l’uso di materie prime rinnovabili con il riciclo dei propri prodotti a fine vita in una prospettiva di effettiva economia circolare – subisce una battuta d’arresto complessiva in un quadro condizionato dal calo del commercio globale che risente delle politiche protezionistiche e del clima di crescente incertezza geo-economica» afferma Girolamo Marchi Presidente di Assocarta all’inaugurazione del MIAC che si è svolta la settimana scorsa a Lucca.

Andamento produttivo

La produzione di carta e cartone in Italia nei mesi gennaio-luglio subisce una flessione del 2,6% (su gennaio-luglio 2018) con dinamiche diversificate per i vari comparti (carte grafiche -7,7%; carte per usi igienico-sanitari -0,5; packaging -0,5%, con un +1,1% di carte e cartoni per cartone ondulato) mentre il fatturato cala del 4,6% (su gennaio-luglio 2018) a seguito dei minori volumi prodotti e delle revisioni in riduzione dei prezzi di alcuni prodotti appartenenti all’area dell’imballaggio (principalmente carte e cartoni per cartone ondulato).

L’andamento produttivo del settore sconta gli effetti di una domanda in calo. La componente presenta infatti nei 6 mesi 2019 una riduzione del 2,1%, con un’inversione di tendenza tra il 1° trimestre (+1,3%) e il 2° trimestre (-5,3% rispetto ai volumi in ottima espansione dell’aprile-giugno 2018).
Tale andamento risente della sensibile riduzione della domanda di carte per usi grafici (-10,7% nei 6 mesi) e della frenata delle carte e cartoni per packaging (+1,4% nei 6 mesi dal +6,2% del primo trimestre).
Positiva, infine, la dinamica del consumo interno di carte tissue (+4,2%). Si conferma, inoltre, l’arretramento della domanda estera che aveva caratterizzato l’intero 2018: nei primi 6 mesi 2019 i volumi esportati sono scesi del 6,1% (gennaio-giugno 2019/2018).

Decalogo di obiettivi *

Al centro del dibattito della conferenza stampa MIAC di apertura un decalogo di azioni e obiettivi secondo l’industria cartaria, per porre in essere il Green New Deal. Un decalogo illustrato, punto per punto, dal Presidente Marchi, e che per essere efficace nel raggiungere obiettivi ambientali e sociali, deve vedere il coinvolgimento di tutte le imprese, grandi, medie e piccole, senza distinzioni.

Gli obiettivi sfidanti nella lotta ai cambiamenti climatici hanno infatti portato l’industria cartaria europea a interrogarsi, con la Roadmap 2050, su come raggiungerli. Le cartiere italiane stanno studiando la strada migliore per ridurre le emissioni di CO2 e ogni tipologia di azienda dovrà trovare la propria.

Sostenibilità energetica

Il moderatore Maurizio Bologni, giornalista La Repubblica, ha dato il via al dibattito sul Green New Deal a partire dalla sostenibilità energetica con la promozione della cogenerazione ad alta efficienza con l’obiettivo di renderla “carbon neutral”. La cogenerazione infatti fornisce fabbisogni che non possono essere coperti con altre fonti, evita le perdite di distribuzione dell’energia elettrica, affianca i servizi da fonte rinnovabile dando sicurezza e continuità al sistema elettrico, evitando l’impiego di grandi spazi per generare potenza equivalente a un impianto convenzionale.
«Di fondamentale importanza sul punto della sostenibilità energetica – sottolinea il Presidente Marchi – valorizzare il gas come combustibile pulito per la transizione energetica: basti un esempio in Europa, il 70% della capacità di riciclo installata utilizza gas naturale

Riciclo

Riciclo ed economia circolare costituiscono il secondo tema portante del decalogo, dove il settore cartario chiede con forza di sbloccare le autorizzazioni sull’EoW (“fine rifiuto”), da cui dipendono investimenti e il miglioramento ambientale del sistema Italia.
Le cartiere sono un attore fondamentale dell’economia circolare producendo oltre 9 milioni di tonnellate di carta annue (2018) a partire da un materiale rinnovabile e con l’utilizzo di 5 milioni di tonnellate di carta da riciclare (2018) con un tasso medio di circolarità del 57%, e l’81,1% nell’imballaggio, uno dei più alti d’Europa. Ed è possibile aumentare ulteriormente la capacità di riciclo sbloccando la produzione di impianti come ad esempio quello della cartiera di Mantova.

Competitività

Ultimo tema dibattuto quello degli scarti di produzione legato a doppio filo all’economia circolare generata dal settore.
La competitività dell’industria cartaria, oltre che con la problematica della sostenibilità energetica e del riciclo collegato all’economia circolare deve infatti fare i conti con una gestione degli scarti del riciclo non ottimizzata, che frena le potenzialità dell’industria cartaria e dell’economia circolare. In Italia i volumi più importanti della carta da riciclare raccolta sul territorio nazionale derivano dalla raccolta urbana: 3,3 milioni di tonnellate nel 2018 su un totale di oltre 6,6 milioni di tonnellate di carte e cartoni recuperati.

«Per recuperare 300 mila tonnellate di scarti di riciclo (nulla di fronte ai oltre 5,1 milioni di tonnellate di carta riciclate ogni anno dal settore, un rapporto 1:17) c’è solo un impianto di termovalorizzazione dedicato in Umbria, mentre un secondo impianto in Lombardia non è utilizzato in maniera costante – spiega Marchi – mentre recuperare energia da tutti gli scarti significherebbe chiudere il ciclo del riciclo e ridurre l’impiego di fonti fossili

Efficienza energetica

Efficienza energetica in cartiera: soluzioni win-win per ridurre costi ed emissioni” era il il seminario Assocarta MIAC Energy.

«Un evento che scatta una fotografia del settore dal punto di vista della sostenibilità energetica – ha spiegato Massimo Medugno, Direttore di Assocarta – come prevedono i primi tre punti del #GreenNewDeal secondo l’industria cartaria, presentato ieri in apertura della mostra con la promozione della cogenerazione ad alta efficienza con l’obiettivo di renderla “carbon neutral”. Cogenerazione già ampiamente diffusa nel settore con l’utilizzo di un combustibile fossile a più basso impatto di CO2 con rendimenti elevatissimi tra il 75 e l’80%

Medugno ha sottolineato come l’industria cartaria abbia dimostrato una costante attenzione al miglioramento dell’efficienza energetica: negli ultimi 20 anni l’efficienza è infatti migliorata del 30%.
La grande sfida che il settore porta avanti con impegno e investimenti è quella di utilizzare in maniera ancora più efficace le misure esistenti per l’efficienza energetica e il risparmio energetico.

Nel corso dell’evento, si è parlato delle regole legate ai Certificati bianchi, guide operative e settoriali con Elena Bruni – Confindustria e di diagnosi energetiche e del loro impatto sulla disciplina degli energivori con Domenico Santino – ENEA.

«Prerogativa imprescindibile – ha affermato Elena Bruni di Confindustria – è individuare uno strumento con regole chiare per dare certezza alle imprese e affidabilità allo strumento dei certificati bianchi. Troppo spesso abbiamo assistito a revoche di progetti approvati anche dopo diverse rendicontazioni. Queste situazioni devono essere evitate ed occorre quindi mettere in campo le regole giuste per evitare che ciò si ripeta in futuro.»

«Le diagnosi energetiche sono un ulteriore strumento per le aziende per tenere sotto controllo i costi energetici e per questa ragione, come Assocarta, abbiamo sviluppato delle linee guida settoriali verificate anche con ENEA» ha precisato Medugno.

Alessandro Brusa, delle Cartiere di Guarcino, ha illustrato il funzionamento dell’impianto di cogenerazione delle cartiere – nato nel 2006 – con tre motori endotermici al centro del processo alimentati con bioliquidi che, dal 2017, sono costituiti unicamente da sottoprodotti della industria alimentare (SOA), ottenuti da filiera nazionale così come certificato annualmente dal Mipaaf. Una pratica ancor poco diffusa che chiude il cerchio degli scarti dell’industria alimentare secondo i principi di una effettiva economia circolare.

Presentate, inoltre, le ultime novità normative e le più recenti esperienze e tecnologie di produzione e risparmio energetico in cartiera da Torsten Bellaire – Schaeferrolls, Andrea Poleschi – EIL, Antonio Asti e Carlo Snickars – Nuovo Pignone, Federico Spinelli – Lario Energy e Thomas Schulze –Solar Turbines.

MIAC

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