Una vertenza nata dall’inerzia amministrativa e da provvedimenti giudiziari sproporzionati relativamente agli impianti di riciclo ci carta e cartoncino della Reno de Medici di Villa Santa Lucia.

Le Organizzazioni Sindacali SLC – CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL e Assocarta si appellano all’amministrazione e all’autorità giudiziaria affinché possa essere trovata una immediata soluzione al blocco della Cartiera Reno De Medici di Villa Santa Lucia a seguito del sequestro, in data 3 febbraio 2020, del depuratore del Cosilam, gestito da AeA.
Nella stessa data la Società Reno de Medici ha ricevuto l’intimazione di non conferire i propri reflui industriali stante il provvedimento di sequestro. Il giorno 7 febbraio 2020, il provvedimento di sequestro è stato parzialmente modificato, su richiesta degli avvocati di Cosilam e AeA, concedendo la facoltà di esercizio per il 10%, negando in maniera espressa il conferimento dei reflui della cartiera Reno De Medici.
In data 6 febbraio la Società Reno de Medici ha avviato, quindi, le procedure per il fermo impianti e contestualmente ha posto le maestranze in Cassa Integrazione Ordinaria.
Secondo le Organizzazioni Sindacali SLC – CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL e Assocarta non è più accettabile che un’attività così importante per il riciclo sul territorio e per l’occupazione venga messa in discussione dall’inerzia amministrativa e da provvedimenti giudiziari sproporzionati.
La Reno de Medici è il primo produttore italiano e il secondo europeo di cartoncino ricavato da materiale riciclato e occupa nel sito di Villa Santa Lucia 160 dipendenti oltre ad un indotto di circa 130-140 lavoratori per un totale complessivo di circa 300 lavoratori. Nel corso dell’ultimo decennio è stato attuato un percorso riorganizzativo con rilevanti investimenti al fine di consolidarne le prospettive future.

Economia sostenibile

Il processo produttivo della cartiera di Villa Santa Lucia parte da materiale riciclato (raccolta carta cittadina, cartaccia nel gergo tecnico) al 100%, e quindi ha un percorso virtuoso, che nell’ottica di un’economia sostenibile e di attenzione all’ambiente la vede protagonista. Ogni mese ricicla circa 10.000 tonnellate di raccolta differenziata cittadina, di cui una parte rilevante provengono dalla raccolta differenziata cittadina del Lazio, quindi il suo venir meno potrebbe determinare conseguenze per l’ambiente in quanto tali quantità di rifiuti non sarebbero ritirate dalle strade.
Un ulteriore aggravio sotto il profilo della gestione dei rifiuti, che vede il Lazio in una situazione di difficoltà.
La Reno de Medici, dal 2009, anche al fine di favorire l’avviamento del depuratore denominato “Piumarola” del consorzio per lo sviluppo dell’industria del Lazio Meridionale (COSILAM), conferisce al predetto depuratore, le proprie acque reflue industriali previo trattamento delle stesse nel proprio impianto chimico-fisico,
Nel periodo 2009-2019, la Società Reno de Medici ha corrisposto al Cosilam le somme richieste per il servizio, rilevanti per il conto economico dell’azienda.