Gli allievi della IV A Grafico Pubblicitario “Leardi” di Casale Monferrato, guidati da Pio Carlo Barola, Ilenio Celoria e Giorgia Bianco, hanno voluto ricordare i 100 anni della nascita di Aldo Novarese. Non potendoli pubblicare tutti separatamente, riportiamo il PDF che si può scaricare. E ne vale la pena perché tra questi, forse tutti, ci sono lavori eccellenti. Complimenti a tutti i ragazzi e al docente.
Il 29 giugno 1920 nel Comune di Pontestura Monferrato nasceva Aldo Novarese, uno dei più grandi disegnatori di caratteri del XX secolo, ponendosi a buon diritto tra i grandi della storia della Tipografia.
Novarese è stato anche pittore, illustratore e fotografo. Formatosi alla Scuola per Artieri Stampatori di Torino e alla Scuola Tipografica Giuseppe Vigliardi-Paravia diverrà lui stesso insegnante per circa 10 anni, a partire dal 1948. A soli 16 anni – era il 1936 – entrava a lavorare come apprendista disegnatore di caratteri tipografici nella storica “Fonderia Nebiolo” di Torino, chiamato dal direttore Alessandro Butti, che fu anche suo maestro e che gli lascerà nel 1952 la direzione artistica. Qui realizzerà una vasta gamma di caratteri nell’arco di circa 40 anni, fino al 1972 quando dovrà lasciare l’incarico a causa della rivoluzione tecnologica informatica, continuando la sua ricerca come disegnatore freelance fino al 1990. Nel 1979 gli viene conferito “Il Compasso d’Oro”, premio internazionale per il design.
Fra il 1965 e il 1978 l’artista Bruno Munari collaborerà con Novarese per la realizzazione di alfabeti e libri illustrati per l’infanzia. Importanti sono i suoi libri, adottati anche da diverse scuole grafiche, dei quali forse il più noto è “Alfa – Beta” (1964). Quasi cento sono le polizze caratteri e oltre 200 le serie che ha realizzato. Tra i più noti: Cigno 1954, Fontanesi 1954, Egizio 1955, Eurostile 1962, Forma 1966, Stop 1970 – quest’ultimo come carattere adatto a creare logotipi –, Fenice 1977, Novarese 1978, Symbol 1982, Arbiter 1989.
L’Istituto Superiore “Leardi” di Casale Monferrato, con il suo corso “Grafica e comunicazione” ha voluto rendere omaggio ad Aldo Novarese realizzando una serie di i manifesti per ricordare il centenario dalla nascita.
Ricordiamo una conferenza di Novarese al Centro di Studi Grafici di Milano negli anni ’90. Di quella serata ricordiamo come Novarese lamentasse il ‘silenzio’ tipografico di tutto il secolo precedente, vale a dire la mancanza di grandi disegnatori di caratteri. Tanto che intitolammo il resoconto di quella serata su Rassegna Grafica “Cent’anni di solitudine”.
Nell’immagine sopra il titolo un particolare dell’elaborato di Samuela Trevisan.
Elaborato dell’allieva Carlotta De Andrea per i 100 anni di Novarese
Aldo Novarese e stato molto bravo ma aveva il problema che non voleva sapere della Fotocomposizione e voleva i suoi caratteri da usare e con questo ha creato un problema alla Nebiolo e alla Nebitype che faceva parte della Nebiolo. La Nebitype produceva la fonditrice monolineare per titoli, quindi soprattutto per quotidiani, riviste e libri, ma i caratteri di Novarese non erano caratteri usati nelle stampa di giornali, libri, riviste. Ovviamente le matrici della Nebitype erano caratteri di Novarese. Inoltre, Novarese ha bloccato lo sviluppo di una fotocompositrice assieme con la Monotype Lanston degli USA. Della Nebitype e della fonderia caratteri Nebiolo non rimasto nulla. La concorrenza Ludlow usava i cratteri della Lintype, Intertype e Monotype.