Come di consueto, Competere analizza l’attuale congiuntura con attenzione e ci indica non solo i problemi, come tutti, ma le possibili soluzioni.  Riportiamo qui una sintesi dell’Idea di Antonio Picasso, rimandando al saggio completo che si può leggere sul sito Competere.eu.

Nulla di nuovo sotto il sole, si dovrebbe dire. L’emergenza energetica e delle materie prime è un ‘eterno ritorno dell’uguale’.
Basta una crisi in un Paese fornitore, la dipendenza da quell’unico cordone ombelicale, e si assiste a un’impennata dei prezzi, frenesia dei mercati, misure tampone dei governi, panico. Poi, col tempo la crisi rientra e tutto torna come prima. A parte i prezzi aumentati.
Film già visto, afferma l’Autore dello studio.
Soprattutto in termini di errori strategici, dominano i mancati interventi strutturali e l’assenza di visione. In più, l’auspicio che l’esperienza della pandemia che ha inceppato le catene globali di fornitura ci insegnasse qualcosa è miseramente crollato sotto le bombe di Putin.

Che fare?

Quindi, lasciando da parte la convinzione morale per cui nemmeno un conflitto nel nostro giardino di casa ci insegnerà qualcosa – afferma Competere – ipotizziamo quali alternative possa trovare il nostro capitalismo neoliberale per evitare di cadere in trappole già note.

Prima ipotesi: ritorno all’imperialismo da parte dell’Occidente.

Con le forze militari di cui dispone l’Occidente, leggi gli Usa, e al netto della deterrenza nucleare, pochi governi, tra Asia, Africa e Sud America, potrebbero contrastare la rinascita del Raj britannico, questa volta però sotto il controllo dell’Impero benevolo. Un paio di guerre, magari più rapide di quella in cui si sta impantanando Putin, e il colonialismo tout court tornerebbe agli onori della cronaca.”

Ipotesi esclusa perché “non tornerebbero i conti. Gli imperi coloniali vennero smantellati perché i governi della madrepatria non riuscivano a sostenerne le spese. Figuriamoci oggi.”

Seconda ipotesi, o Piano B. Una serie di interventi concentrici.

In ambito politico bisogna capire cosa fare: vogliamo continuare a fare affari con i Saddam, Gheddafi e Putin di turno? Per poi all’improvviso accorgerci che sono Saddam, Gheddafi e Putin!” Si può prevenire l’avvento di regimi totalitari? “Il modello neo-con dell’export democracy induce a una risposta negativa. D’altra parte sostenere apertamente le espressioni di dissidenza interna, anche a costo di sacrifici economici, può portare ai suoi benefici. Pensiamoci.

Combustibili

Fino a un mese fa, carbone, rigassificatori, olio di palma e Ogm erano all’indice secondo la tassonomia UE.

Una censura economica dettata, a dire di Bruxelles, da rilevazioni scientifiche. Questi studi, tuttavia, si sono rivelati sufficientemente deboli da essere archiviati in un batter d’occhio. È segno che certe scelte siano troppo esposte al sentiment della piazza, come a specifiche tendenze del marketing. Al contrario, è necessario implementare politiche industriali all’insegna del mix energetico e della diversificazione delle materie prime. Sia come materiale, sia come paese di provenienza. Questo vuol dire globalizzazione virtuosa.”

Finanza

Il conflitto in corso ha messo in luce gli squilibri delle materie prime, controllate dalla Russia, come quelli dei mercati dei capitali.

L’esperienza dell’Opec, dalla sua nascita a oggi, si è dimostrata tutt’altro che coerente con l’obiettivo originario. E cioè regolamentare il mercato, affinché tutti possano usufruire dell’oro nero a seconda di disponibilità economiche e necessità produttive. Del resto una borsa controllata da istituzioni politiche poco trasparenti è difficile che possa essere garanzia di equità ed efficienza. Bisogna tornare a valorizzare le piazze di trattazione delle merci alla stregua di quelle dei titoli azionari. Eventualmente ricorrendo alle tecnologie più avanzate.”
Intelligenza artificiale e blockchain possono formulare previsioni su quali saranno i mercati più convenienti in cui investire e su quali commodity puntare. Questo per difendersi dalle speculazioni; e per contenere le ambizioni di egemonia di un cartello o di un singolo Paese produttore.

Simulazioni, si diceva. Ma forse neanche così tanto irrealistiche.