Se vogliamo sintetizzare la situazione e le tendenze della filiera stampa e packaging, illustrati alla Assemblea Pubblica della Federazione Carta Grafica in apertura del Print4All, parliamo di uno scenario di fenomeni imprevedibili e complicati da gestire.  Il caro energia, il costo delle materie prime e le difficoltà nel reperirle, oltre ai ritardi nelle consegne, l’incertezza sulla congiuntura internazionale non fanno che complicare le scelte decisionali dell’industria grafica italiana. La conferma si è avuta nel corso delle quattro giornate di fiera (qui sintetizzate) in cui abbiamo notato tanta voglia di investire, ma anche tanta incertezza.

“Firmare o non firmare?” questo è il dubbio amletico delle aziende che sono pronte all’acquisto di nuove macchine tecnologicamente avanzate per dare ulteriore spinta alla propria produzione, come ci viene segnalato dai responsabili commerciali dei maggiori fornitori.  Il mercato c’è, ma le incertezze sono troppe e frenano.
Ma restiamo all’Assemblea Pubblica, aperta dalla esposizione dei dati di consuntivo della filiera da parte del Presidente Carlo Emanuele Bona.
Rimandando, per chi vuole approfondire, all’intera relazione riportata in questo PDF, riassumiamo qui i dati essenziali.

Carlo Emanuele Bona presenta i dati della Filiera e illustra la congiuntura dell’industria grafica

Un buon 2021

Complessivamente, i dati dell’anno passato mostrano che la filiera vale 25,3 miliardi di Euro, pari all’1,4% del PIL, con un saldo positivo di 4 miliardi di Euro. Una crescita del 15,7% pari a 3,4 miliardi di Euro rispetto al 2020, che riporta il settore sopra i livelli pre-pandemici. Crescita record del settore cartario, ottimo andamento della trasformazione e della produzione di macchine per la stampa e il converting e una buona ripresa del settore grafico editoriale.

«Tale incremento – ha chiarito Bona nella sua relazione – va tuttavia interpretato anche tenendo conto del forte aumento dei prezzi durante tutto il 2021, in particolare il settore cartaio, che ha tentato di recuperare parte degli ingenti rincari delle materie prime fibrose e soprattutto degli importanti aumenti dei costi di gas ed energia

«Ciò non toglie – ha tuttavia sottolineato Bona – che l’incremento indica una reale crescita produttiva.»

La soddisfazione per i dati positivi è mitigata dalle forti preoccupazioni legate allo scenario di mercato: nel primo trimestre del 2022 la situazione è peggiorata e si è complicata ulteriormente, e ha portato in alcuni casi a fermare la produzione, anche a causa della mancanza di materie prime.
«Un fatto nuovo e mai visto prima, che ben evidenzia la gravità di ciò che sta accadendo» ha affermato Bona.

Da tempo segnaliamo le richieste che la Federazione Carta Grafica porta al Governo, in termini di politiche industriali in merito a energia, economia circolare e informazione.

Le questioni in ballo

Sulla questione energetica occorrono scelte strategiche di politica energetica per creare condizioni competitive nel medio periodo: abbattere le barriere che ancora impediscono di avere in Europa un mercato del gas unico, con accessi a pari condizioni.

Sullo sviluppo dell’economia circolare in Italia siamo avanti, avendo già superato gli obiettivi 2030 per il riciclo degli imballaggi in quasi tutti i materiali. Nella carta, il tasso di riciclo negli imballaggi è oltre l’85% e quasi il 63% delle carte e cartoni prodotti in Italia è realizzato a partire da carta riciclata e nella produzione di cartone ondulato la carta da riciclare è l’unica materia prima.

«In Europa, occorre far conoscere sempre meglio il nostro modello e difenderlo, evitando che le nuove direttive attese su rifiuti e imballaggi siano in contrasto con l’approccio italiano di politica industriale all’economia circolare che spinge sul riciclo. Come avvenuto con la direttiva sulla plastica monouso, basata su divieti, restrizioni e demonizzazione dei prodotti monouso, anche quelli a base cellulosica, e opportunamente recepita in Italia con giusti correttivi » ha aggiunto Bona.

Da non trascurare è il sostegno alla filiera editoriale e dell’informazione.

«Storicamente si è operato in questi settori per sostenere la domanda – afferma Bona – ma oggi le tensioni energetiche e di approvvigionamento mettono in crisi il sistema produttivo. Occorre, con urgenza, reintrodurre un credito d’imposta sugli acquisti di carta finalizzata alla produzione di libri e riviste specializzate

Il compito del Governo

Una prima risposta è arrivata dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che, nel suo intervento video, ha sottolineato il compito del Governo di accompagnare le imprese in questa fase di forte cambiamento.

«Siamo pronti ad affrontare politiche pubbliche per chi ha voglia di fare impresa. Le istituzioni sono consapevoli che tutti i cambiamenti in atto non possono essere a vostro esclusivo carico. In particolare, il tema energia e materie prime deve essere frutto di scelte condivise con costi egualmente ripartiti, non possono essere tutti a carico di chi produce. Un impegno per la sostenibilità e costi suddivisi fra tutti gli attori del sistema

L’assemblea è entrata nel vivo con la tavola rotonda che ha messo a confronto alcune aziende significative della filiera, guidata dalla giornalista Rita Querzè de Il Corriere della Sera.

Isabella Bussi, responsabile Sostenibilità di Fedrigoni, ha sottolineato come la carta sia un materiale bio per eccellenza e quanto il settore cartario sia impegnato nel rendere la produzione sempre più sostenibile e nella riconversione energetica.

Gianluca Castellini CEO Smurfit Kappa Italia e Antonio Marchi CSO Palladio Group hanno, invece, illustrato le potenzialità del packaging a base cellulosica, cartone ondulato o cartoncino teso, che oggi dispone di importanti spazi di mercato, grazie allo sviluppo dell’e-commerce e alla sostenibilità e riciclabilità della carta.

Velleda Virno AD della Di Mauro Flexible Packaging, ha affrontato il tema del packaging flessibile, il più leggero ed efficace nella conservazione degli alimenti, sottolineandone la sostenibilità, nonostante le campagne ‘contro’. L’importante è sostenerne il recupero e riciclo, per gran parte affidato all’educazione civica.

Maggiori difficoltà sono quelle che vive il settore della stampa grafica in grande, come ha sottolineato Paolo Bandecchi, Presidente e CEO di Rotolito Spa il quale ha evidenziato l’urgenza del credito d’imposta sulla carta per stampare i libri: “Un Paese che legge poco si porta dietro un gap competitivo”. «L’unica nota positiva della congiuntura – ha affermato Bandecchi – è il rientro di alcune produzioni dal far East

Il problema delle difficoltà nel reperimento di materie prime e componentistica che rallentano l’evasione delle commesse è stato affrontato da Davide Garavaglia AD di Bobst Italia il quale ha sottolineato che la tecnologia di stampa e le innovazioni dell’Industry 4.0 possono dare un importante contributo alla sostenibilità dei processi produttivi e di stampa della filiera.

Il vice Presidente di Confindustria Alberto Marenghi ha concluso l’assemblea tornando sul tema delle misure urgenti e straordinarie per affrontare l’emergenza, auspicando un’iniziativa comunitaria o italiana per un prezzo regolato del gas.