Quando nel 1517 Martin Lutero affigge le sue 95 Tesi sul portale della cattedrale di Wittenberg la stampa a carattere mobili inventata da Gutenberg a Magonza è una tecnologia che ha poco più di sessant’anni. ... «Per almeno cinquant’anni dopo il cambiamento, non esistono prove decisive di mutamento culturale; bisogna aspettare un intero secolo dopo Gutenberg perché comincino ad apparire contorni di nuove concezioni del mondo.»
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Improvvisamente la stampa risulta non solo centrale nei meccanismi del racconto pubblico signorile, ma pure redditizia; l’evidente accelerazione degli investimenti sull’hardware aiuta l’industria della stampa a consolidarsi, mentre le committenze di carattere politico aumentano la mole di contenuti fruibili. A una velocità straordinaria per l’epoca si verificano le condizioni per l’apertura di una sorta di mercato libero della comunicazione, alimentato da decine di torchi da stampa che ben presto si diffondono, divenendo una solida realtà nel panorama dell’epoca. Questa vera e propria rivoluzione della comunicazione ha un impatto enorme sulla società sottostante, cambiandone per sempre i tratti costitutivi.
Francesco Filippi, Cinquecento anni di rabbia ‒ Bollati Boringhieri, 2024
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