Gli Hunkeler Innovationdays hanno focalizzato per una settimana l’attenzione sulla stampa digitale di grande volume. Nonostante il tempo inclemente non fosse molto favorevole agli spostamenti, l’afflusso è stato notevole – i dati parlano di 5000 visitatori – , anche da Paesi di altri continenti, e questo è molto significativo a neppure un anno di distanza dell’ultima drupa in cui il digitale si era imposto come la tecnica più innovativa e in evoluzione.
Nata per evidenziare le tecniche della stampa transazionale, oggi questa esposizione spazia in tutti i settori della stampa e anche del packaging e può sorprendere che le grandi Case costruttrici di macchine offset – a parte KBA di cui rimandiamo all’apposito articolo sulla RotaJET 76– giocassero qui un ruolo accessoriale, limitato a mettere a disposizione le proprie competenze in fatto di mettifoglio e trasferimento carta, piuttosto che di piega.
Prima di dare uno sguardo d’insieme a varie soluzioni proposte dalle principali Case costruttrici, sentiamo il parere di chi questi sistemi è venuto a vederli in vesti di investitore.
Tra le grandi aziende italiane che hanno visitato l’esposizione di Lucerna, abbiamo incontrato Joseph Marsanasco, direttore di Rotolito Lombarda che insieme a Emanuele Bandecchi erano qui per esaminare le ultime proposte del mercato. Da loro alcune brevi considerazioni.
Avete notato delle differenze sostanziali rispetto alla drupa di nove mesi fa?
Diciamo che questa fiera non ha mostrato particolari innovazioni rispetto alla Drupa di 9 mesi fa. Semplicemente alcuni produttori hanno potuto evidenziare i progressi fatti sulle macchine che in Drupa erano poco più che prototipi. Diversi costruttori, rispetto al maggio 2012, hanno mostrato un miglioramento qualitativo sostanziale per quanto concerne la qualità di stampa.
Ma al di là delle attrezzature in vetrina, più visibili e pubblicizzate, il “sottobosco” delle offerte ha presentato le novità, gli sviluppi e le nuove idee che il visitatore attento e preparato ha potuto scoprire e cogliere.
Forse la differenza rispetto a Drupa sta nella maggiore autoconsapevolezza e maturità dell’ecosistema “stampa digitale”.
In quali settori è emergente, oggi, la stampa digitale?
Oggi, sicuramente, il settore dove più emerge la stampa digitale è quello dell’editoria, sia come stampa che come finishing. Dando un’occhiata ai prodotti che tanto i fornitori di carta quanti i costruttori di macchine hanno proposto, questo fatto è abbastanza evidente. Un fenomeno recente, che merita attenzione, è poi quello dei quotidiani.
Qual è oggi il punto di forza delle tecnologie viste a Lucerna?
In 3 parole: produttività, flessibilità e automazione. Sono queste le caratteristiche per poter essere vincenti sul digitale. Ma le tecnologie non sono tutto… ci vuole la creatività e lo spirito di innovazione di chi le adotta!
Una panoramica
Rimandando agli articoli specifici per le soluzioni presentate da Kodak e KBA, vorremmo iniziare la panoramica da una azienda francese, da tempo sul mercato, ma meno nota al grande pubblico italiano, produttrice di una linea di macchine digitali inkjet di tutto rispetto.
Impika – Già alla scorsa drupa 2012, la Casa francese si era fatta notare per una serie di tre macchine da stampa digitale inkjet iPrint costruite con un nuovo concetto che sta tra le macchine da alto volume per il transazionale e le stampanti a colori di qualità. In questo modo le macchine Impika presentate a Lucerna – le cui vendite si sono già affermate in Europa e oltre oceano – costituiscono un’alternativa per la stampa digitale di cataloghi, direct mail e giornali, alla stregua della ‘sorelle più anziane’ già da tempo sul mercato. Le macchine proposte sono tre basate sulla piattaforma iPrint Compact che a seconda della produttività e qualità di stampa richiesta passano alla iPrint eVolution o alla iPrint eXtreme, coprendo così ogni esigenza dalla stampa di direct mail, ai libri e ai giornali, secondo il concetto che Jean Marc Pasturel, direttore Marketing & Vendite di Impika, ha definito “il coltellino svizzero” della stampa digitale. Oltre a queste interessante l’ultima nata la iEngine 1000 L (larghezza nastro 220 mm) per la stampa ibrida colore e dati variabili. Questa macchina è l’unica per la larghezza 220 m senza “stitching” e a 1000 dpi, di livello industriale completa di stazione di pulizia automatica delle teste di stampa. Queste macchine, che utilizzano inchiostri HD di Impika, sono state presentate con finitura in linea Hunkeler.
MonoCube – è una new entry del settore. Questa casa svizzera ha presentato un sistema di stampa digitale inkjet a bobina che ha la peculiarità di comprendere in un ‘cubo’ – da qui il nome – macchine implementabile da uno a più colori di stampa. I formati del nastro sono da 446 mm a 783 mm di larghezza e le velocità da 75 m/min a 150 m/min. Claudio Revelli, che tramite Kern Sistemi di Sansepolcro (AR) la rappresenta in Italia, ci ha spiegato che una caratteristica di questa macchina è il “no click”. A differenza dele grandi Case, infatti, il cliente non deve pagare in funzione del lavoro stampato.
Canon – Come tradizione agli Hunkeler Innovationdays sono i sistemi Océ per la stampa di alti volumi, quelli esposti a Lucerna. L’attenzione era focalizzata, come ci ha illustrato Riccardo Porro, su Océ ColorStream 3900, il top di gamma dei sistemi di stampa a getto di inchiostro Canon a bobina, alla velocità di 127 metri al minuto. Il sistema di stampa è stato configurato per coprire due differenti aree applicative: stampa da bobina a bobina con sistema di perforazione e punzonatura dinamiche Hunkeler in linea, per documenti transazionali e direct mail a dati variabili. Stampa da bobina a foglio, piegati e impilati per la produzione di blocchi libro destinati alla brossura con copertina morbida e per la realizzazione di opuscoli di qualità. In quest’ultima configurazione, Océ ColorStream 3900 era in funzione per la produzione delle pagine interne della rivista della fiera, “Viscom’s Paper Report”, mentre le copertine erano stampate da Canon imagePRESS C7010VPS. Una applicazione che ha mostrato al settore arti grafiche i vantaggi offerti dall’ultima generazione di inchiostri e di soluzioni per il flusso di lavoro destinato alla produzione di libri e di documenti a colori, grazie a motori dotati di Océ PRISMA in grado di stampare a velocità elevate sia in fase di avviamento sia in fase di fine lavoro.
HP – ha puntato sulla carta con il lancio di un’ampia gamma di carta patinata e opaca, presentata con il marchio ColorPRO ottimizzata per l’utilizzo su macchine da stampa HP Inkjet Web Press, che non richiede l’uso di sostanze adesive. Le nuove offerte comprendono una carta per libri SAPPI Jaz e una nuova collaborazione con Crown Van Gelder (CVG). La nuova carta SAPPI Jaz Book, con tecnologia ColorPRO, è il risultato di un accordo esclusivo fra SAPPI e HP, per lo sviluppo di carta inkjet patinata o opaca (67 g/m²), per stampa a getto d’inchiostro ad alta velocità con elevata opacità, testo nitido e colori fluidi. Jaz Book è stata studiata per il settore editoriale e adatta a prodotti di editoria scolastica.
Per quanto riguarda le macchine, HP ha presentato soluzioni end-to-end per usi che variano dalla posta diretta personalizzata e documenti trans-promozionali, alla produzione di libri e giornali. In particolare la HP Indigo W7250 Digital Press, configurata in linea con taglierina/impilatrice Hunkeler POPP6, con dimostrazioni interattive delle macchine HP T-series Color Inkjet Web Press e HP Print Module Solutions.
Ricoh – Le ultime novità tra i sistemi di produzione a colori digitali di Ricoh ci sono state illustrate da Carlo Biassoni, il cui background IBM si evidenzia nelle spiegazioni dettagliate dei sistemi informatici che stanno alla base dei processi di stampa di grandi volumi ad alta velocità e qualità, ma soprattutto nell’efficienza dei processi. Le novità sono Pro C901 Graphics Arts + e Pro C901S Graphics Arts + sistemi che inseriscono una serie di potenziamenti tra cui i nuovi server di stampa EFI E42 o E82. Sono funzionalità che rendono più veloce l’allestimento dei lavori, qualli HyperRIP, che potenzia le prestazioni elaborando contemporaneamente pagine di lavori multipli; caching di Xobject, che consente ai file PDF di contenere degli Xobject, per stampare a velocità tipica della stampa di dati variabili. È possibile la modifica dei lavori in linea, per applicare ulteriori opzioni direttamente dall’elenco dei lavori senza doverne aprire le proprietà. La funzionalità Job Preset Quick Select poi, applica ai lavori nell’elenco le stesse impostazioni predefinite utilizzate nelle stampanti virtuali e nelle hot folder. I supporti permettono standard grammature fino a 350 g/m². La tecnologia di fusione senza olio e i toner chimici PxP di Ricoh assicurano risultati paragonabili all’offset con velocità di produzione fino a 90 ppm per diversi tipi di carta.
Xeikon – ha focalizzato l’interesse sul nuovo dispositivo per la stampa anticontraffazione per il packaging e le etichette. Come ci ha illustrato Frank Jacobs, Marketing Communication Manager Xeikon, a Lucerna si stampavano sull’ultima versione delle Xeikon 8600 a bobina con sistema di perforazione Hunkeler dei biglietti (per teatro, stadio e altre manifestazioni) contraddistinti da diversi sistemi di sicurezza, quali marcatori microscopici che si possono aggiungere al supporto o al toner stesso per permettere varie forme di verifica dell’autenticità. Questi sistemi sono gli stessi già in uso per le banconote per l’identificazione di documenti e per carte valori. I marcatori sono invisibili all’occhio umano e a luce ambiente e possono essere rilevati solo con appositi apparecchi di lettura. Questi sistemi forniti a Xeikon da BrandWatch Technologies, società specializzata in sistemi di anticontraffazione e secondo gli standard ISO 28000, non possono essere rimossi e sono inseriti nel toner nel processo di produzione. Questo toner contenente i marcatori è utilizzato in esclusiva sulle macchine cinque colori Xeikon 8600 e sono praticamente impossibili da riprodurre in altra maniera. Oltre a ciò Xeikon, su richiesta dei propri clienti, ha adottato anche altri sistemi per la stampa di sicurezza come dati variabili, codici a barre e a matrice, microtesti, stampa a rilievo, carte fluorescenti che sono già utilizzati per i biglietti di diversi eventi sportivi in Europa.
Maggiori informazioni su questo tema possono essere ottenute scaricando le “white paper ” prodotte da Xeikon.
Xerox – Stefano Torsello, Graphic Communications Manager Xerox ci ha illustrato le funzionalità dei dispositivi single-engine e twin-engine di CiPress SED. La configurazione compatta di CiPress SED, è adatta a svolgere attività in spazi ridotti e permette di stampare lavori one-up fronte/retro in 241 mm alla velocità di 152m o 100m al minuto. Gli inchiostri senza acqua di Xerox utilizzati dal sistema CiPress SED permettono immagini dai colori vivaci e brillanti anche su carta a basso costo. Questa modalità di stampa consente di ottimizzare l’inchiostro, ridurre la quantità utilizzata per la stampa di pagine che contengono più testo e meno immagini. I report relativi al monitoraggio dell’inchiostro comunicano agli stampatori l’esatta quantità di consumabile utilizzato, consentendo loro una gestione oculata dei costi.
Soluzioni di finitura
A parte le soluzioni Hunkeler che in quanto padrona di casa era presente praticamente su tutti gli stand in abbinamento alle diverse macchine da stampa, vale la pena citare tre aziende italiane.
Meccanotecnica, azienda nota per le sue linee di cucitura libri a filo refe, ha presentato il programma Universe Digiline che si compone di 1quattro moduli collegati in successione per la produzione del libro finito proveniente da stampa digitale. I moduli possono essere abbinati come, ad esempio, un gruppo diocucitura Unoverse Sewing con un modulo di pressatura, un modulo metti-risguardi e incolladorsi Universe Inline. Secono Giovanni Cassini, che ci ha illustrato questa macchina, il programma Universe Digiline si presta sia per le edizioni di prodotti ‘al consumo’ quali fotoalbum o lbri celebrativi tipici del print-on-demand, ma anche per èpiccole tiratura e ristampe parziali di enciclopedie o dispense.
La modenese Sitma come la CMC di Città di Castello erano anche presenti con le loro soluzioni con le linee per spedizione in cui sono specializzate ognuna nel proprio campo.
Non poteva mancare, quasi padrona di casa, Müller Martini che ha presentato Presto II Digital una soluzione compatta per prodotti cuciti a punto metallico. Il collaudato sistema di accavallatura cucitura ad alta automazione era già presente alla drupa con il nuovo comando come sistema digital-ready e qiu è stato presentato per il confezionamento industriale di prodotti stampati in digitale.
In combinazione con uno sbobinatore, un modulo Fold/Merge e una taglierina trasversale Hunkeler, la Presto II Digital era dotata di un piegatore di passaggio ad alte prestazioni, due mettifogli, un metticopertine, la cucitrice e un trilaterale. Sullo stand sono stati prodotti dal vivo e in continuo tre diversi prodotti. Le copertine sono state alimentate a seconda del tipo di prodotto da altre linee.
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