La comunicazione è viziata contaminata
Una lettrice arguta – laureata in Scienze e Arti della Stampa al Politecnico di Torino – nel commentare il nostro articolo “Miraggi e Distopie nella Comunicazione” ci fa notare che “per cercare di arginare il problema e andare verso la trasparenza [...] dei fatti, affinché siano ripetibili [...], bisognerebbe iniziare dai giovani, forgiando le menti per imparare a ragionare.” Ma è rischioso! – aggiunge – perché, sintetizziamo, “la politica, e non solo, non è sensibile a ciò, perché divulgare conoscenza equivale a svelare gli inganni, che nascondono spesso interessi economici, e la scarsa preparazione, presenti in ogni ambito della società.” E conclude affermando che “Occorre svegliarsi”.