Un concorso promosso a Venezia e destinato agli studenti di tutti i licei artistici e scuole grafiche italiane, ha dato risultati deludenti. Ma non tanto per la mancanza di capacità tecniche, quanto per la pigrizia mentale di studiare il soggetto e proporre soluzioni creative.
Il concorso di cui parliamo è stato promosso dalla Associazione Ex Allievi dell’Istituto Statale d’Arte di Venezia in collaborazione con la ditta Ferdinando Famà di Bari, consisteva nel progettare e realizzare idee di annuncio di matrimonio.
Un soggetto sempre attuale e che offre diverse numerose soluzione creative, sia per la parte grafica, sia per tutto quanto concerne la realizzazione tipografica e cartotecnica. C’è solo da sbizzarrirsi in soluzioni anche innovative, dalla tipografia tradizionale alla stampa digitale, passando per la serigrafia e persino la xilografia.
Insomma gli studenti avevano pane per i loro denti. Ma sembra, a giudicare dai risultate ch i denti, degli studenti ma anche quelli degli insegnanti, fossero piuttosto spuntati.
E ciò che è peggio, è che i lavori, se così vogliamo chiamarli, inviati alla giuria, si possono dividere in due categorie.
Quelli che per pigrizia più che per mancanza di idee, si sono limitati a cercare su internet e fare un banale lavoro di copia-incolla.
Gli altri, pur meritevoli dal punto di vista dell’onestà intellettuale, sono i lavori ideati ed eseguiti con idee proprie, sia pur scadenti. E pensare che i premi erano consistenti: 800, 550 e 300 Euro rispettivamente dal primo al terzo per i bozzetti manuali; 600, 400 e 200 Euro per la computer grafica.
Il bando del concorso, inoltre, specificava che non vi era alcuna limitazione in forme e sagome con parti fustellato o a microforatura. Erano ammesse tutte le tecniche di stampa da quella tipografica alla digitale, con possibilità di stampa a caldo rilievo a secco e termorilievo, verniciatura UV.
La giuria, che in un primo tempo aveva pensato di non premiare, ha poi deciso di premiare alcuni di questi, se non altro per la buona volontà espressa,pur mancando ciò che sta alla base di un vero progetto grafico: creatività e tecnica.
Purtroppo, l’associazione ex allievi rileva che oggi pare non si insegnino più le basi (fa tutto il computer, dicono) quali levigare una pietra litografica, intagliare se non il legno almeno il linoleum, incidere una lastra di zinco o di rame. Tutte tecniche insegnate solo, pare, da associazioni e privati, tra cui ad esempio alcuni musei della stampa o pochi istituti che seguono ancora la tradizione di un’arte (minore?) di cui pochi sentono l’importanza.
I lavori pervenuti sono stati esposti in una apposita mostra a Venezia presso il Liceo Guggenheim, che ha deciso, alla fine, di assegnare comunque i premi previsti illustrati in questa immagine.
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