Non poteva inaugurare meglio la sua stagione di presidente di Gipea Elisabetta Brambilla, che tra i tanti annunci, ha confermato il trend di crescita del fatturato del settore etichette nei primi 9 mesi dell’anno.

Crescita, dunque, ma non solo. Perché come ha sottolineato Elisabetta Brambilla, il ruolo che l’Italia riveste in ambito europeo nella produzione di etichette autoadesive, è decisamente importante.
Secondo l’indagine Eurostat elaborata dal Centro Studi Assografici, l’Italia si conferma tra i Paesi con maggiore crescita (6% in più nella produzione del 2017 rispetto al 2016). Il trend di crescita prosegue con il 2,2% nel 2018.
Ovviamente la parte del leone la fa la stampa digitale e in particolare l’inkjet. I dati ci vengono proposti dall’Osservatorio Finat Radar (di cui abbiamo già riferito il 13 ottobre scorso), che danno un trend di crescita media dei fatturati nel 2017 de 6,5%.
La crescita dei fatturati nell’area Sud Europa (quindi anche l’Italia) è stata del 7,3% nel 2017. I settori con i migliori risultati sono l’automotive e le bevande.

Ma ci sono anche dei punti critici tra cui emergono l’aumento dei costi del lavoro e delle materie prime.

Dai dati mostrati è interessante rilevare che delle 2.300 macchine digitali per etichette autoadesive in Europa il 71% sono elettrofotografiche (toner) e il 29% inkjet/ibride. Tuttavia queste ultime sono in crescita con il 59% inkjet o ibride installate nel 2017, contro il 41% a toner.
Il divario aumenta. Per i prossimi due anni si prevede che il 73% delle macchine digitali acquistate saranno inkjet o ibride e il 27% a toner.

Etichette per alimenti

Italo Vailati (neo-nonno proprio poche ore prima del suo intervento) ha presentato il nuovo quaderno Gipea sulle etichette a contatto con gli alimenti. Il Quaderno Gipea intende aiutare gli etichettifici nel pianificare i controlli, le procedure e a predisporre la documentazione richiesta per soddisfare le crescenti istanze normative. Normative che riguardano la sicurezza dei prodotti, la rintracciabilità e il controllo dell’intero processo aziendale.

Egidio Scotini, in qualità di coordinatore del comitato tecnico di Atif, ha descritto l’attività del comitato. Questa riguarda la sperimentazione di metodologie di lavoro e di controllo, la divulgazione di informazioni tecniche, la diffusione di informazioni su standard normativi e aggiornamenti legislativi. E inoltre, la redazione di pubblicazioni tecniche.

Stefano D’Andrea ha riferito sui principali trend tecnologici emersi all’ultima edizione di Labelexpo Usa. In particolare, come prevedibile, la conferma delle macchine ibride la cui presenza in fiera era dominante. Stefano, da esperto di stampa flessografica, riferisce di essere rimasto impressionato dai miglioramenti in riscontrati in fatto di automazione e integrazione.
«In pratica – ha detto tra l’altro Stefano D’Andrea – ormai tutti i principali costruttori di macchine convenzionali hanno inserito delle teste inkjet, portando la produttività fino a 275 m/min su una larghezza di banda di 650 mm