In occasione della scomparsa di Emilio Gerboni riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera dell’amico Adalberto Monti.

Caro Emilio,

non avendone la possibilità e non potendo esserti vicino per darti l’ultimo saluto terreno, ho voluto scriverti questa lettera per ringraziarti di tutto quello che hai saputo donarci.

Il tempo che abbiamo trascorso insieme e i momenti che abbiamo condiviso mi hanno fatto comprendere come la tua sensibilità, generosità, disponibilità e in particolare l’educazione, nel senso più nobile della parola, siano quelle componenti della personalità che tutti dovremmo avere, ma che purtroppo solo pochi sanno esprimere.

Tu avevi un grande pregio: sapevi ascoltare.

Tutti parlano, ma pochi ascoltano; ascoltare significa cercare di capire chi ti sta parlando.

Ascoltare significa comprendere e condividere difficoltà, gioie, problemi, felicità…, significa, come tu facevi, sapere risolvere situazioni che sembravano già avere un finale diverso da quello che tu riuscivi a ottenere. La calma e il sorriso che accompagnavano sempre la tua parola mettevano chi ti ascoltava, in una condizione di condivisione e attenzione nelle tue parole.

Nel mondo della stampa sei sempre stato e sempre sarai un punto di riferimento, per la scuola, per le aziende e per tutti coloro che, sia direttamente che indirettamente vi operano. Sei per noi tutti quel Dottore che, ricevuta la laurea ad honorem, ci ha reso orgogliosi.

Ci sono persone che quando ci lasciano, col tempo la memoria tende a dimenticare. Tu non sei tra queste persone.

Come in tutte le favole anche la vita ha una fine, ci mancherai.

Grazie Emilio, quando sarai in Paradiso saluta tutti gli amici che ci hanno lasciato e, insieme a loro, anche in Paradiso sarai la guida per ritrovarci insieme.

Adalberto Monti 
Bologna, 6 Ottobre 2021