Raccontare per immagini, questa la vocazione della xilografia, sin dalle sue antichissime origini. L’immagine si fa parola e la parola diventa concreta attraverso la sua raffigurazione, un legame profondo, che parte dalla produzione: i caratteri mobili usati per comporre i testi si armonizzano nella forma di stampa con le matrici xilografiche e la pagina prende vita in un’unica impressione.

L’esposizione della Biblioteca Reale di Torino ripercorre la lunga storia della xilografia mettendo in dialogo e a confronto antiche edizioni illustrate, con le tavole incise da Gianfranco Schialvino e Gianni Verna per la rivista Smens.
Con passione e attenzione filologica, i due artisti piemontesi rinnovano la tecnica antica dell’incisione su legno, stampando su carta di cotone, con torchio a braccia e con caratteri di piombo.

Smens 9 Verba - Res xilografia di Gianfranco Schialvino

Smens 9 Verba – Res xilografia di Gianfranco Schialvino (particolare)

Ogni numero di Smens affronta e illustra la dicotomia tra concetti antitetici: bene e male, bianco e nero, sacro e profano, verità e menzogna, sogno e realtà, attraverso il dialogo tra i testi dei principali autori contemporanei – Mario Luzi, Norman Mailer, Mario Rigoni Stern, Nico Orengo, Gianfranco Ravasi, Federico Zeri, Roberto Sanesi – e le illustrazioni dei più famosi xilografi – Barry Moser, Leonard Baskin, Evgenij Bortnikov, Jean Marcel Bertrand, Ugo Nespolo, Giacomo Soffiantino, oltre agli stessi fondatori della rivista, Gianfranco Schialvino e Gianni Verna.

Trovarsi oggi, alle soglie del terzo millennio, di fronte a una rivista come Smens, che ripropone la fabbricazione del libro come un prodotto antico, potrebbe forse far giudicare questa esperienza fuori tempo, “superbamente inutile”, come fu battezzato il periodico al suo esordio, nel 1997. Invece no, perché mantenere questa tradizione antica è segno di apprezzamento per una cultura che è alla base, sempre e comunque, di qualsiasi progresso tecnologico nel campo della comunicazione. Oggi che il libro tradizionale è affiancato nella trasmissione della conoscenza, da altri supporti, in particolare quelli elettronici, non significa che se ne debbano abbandonare le origini. Smens conserva e tramanda, quindi, valori che racchiudono storie, aspirazioni, bisogni, sudori, curiosità di uomini testimoni di un passato, che permette di comprendere il presente, riproponendo mestieri raffinati quali quello del tipografo e dell’incisore e fa da monito e memoria della conoscenza della fabbrica del libro, un “oggetto” che ha segnato la storia e ne è stato, e resta, uno degli elementi più importanti.

Smens 10 Alfa e Omega xilografia di Gianni Verna

Smens 10 Alfa e Omega xilografia di Gianni Verna

Torino – Musei Reali. Biblioteca Reale 13 gennaio – 25 marzo 2023