Cambio della guardia in Heidelberger: dal 1° settembre in mano a Gerold Linzbach che Bernhard Schreier affiancherà prima di abbandonare l’azienda dal 1° gennaio 2013.
Ma cosa si nasconde dietro al “gran rifiuto”?

Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
vidi e conobbi l’ombra di colui
che fece per viltade il gran rifiuto.

Dante Alighieri, Inferno, Canto III

Bernhard Schreier, CEO di Heidelberger Druckmaschinen GmbH, ha deciso di non rinnovare il suo mandato in scadenza a metà 2013 e pertanto lascerà l’azienda a fine anno, cedendo il ruolo di CEO, che ha coperto per ben 13 anni, a Gerold Linzbach, 56 anni, che assumerà la carica dal prossimo 1° settembre.
Schreier affiancherà il nuovo CEO fino alla fine dell’anno, in modo da facilitare il passaggio di testimone.

Così recita il comunicato ufficiale diffuso dalla Casa tedesca.

Dallo stesso comunicato non emerge quale siano le vere motivazioni del “gran rifiuto”, ma non è difficile intuirle. La necessità di apportare tagli drastici e dolorosi all’interno di un’azienda. E non è il primo caso, avendolo già visto nelle omologhe Case tedesche costruttrici di macchine da stampa quando la crisi ha imposto sostanziosi tagli del personale.

Bernhard Schreier

Bernhard Schreier, CEO dimissionario di Heidelberg Druckmaschinen

Il comunicato prosegue con gli apprezzamenti d’obbligo da parte di Robert J. Koehler, presidente del consiglio di supervisione dell’azienda, il quale ringrazia Bernhard Schreier per i risultati conseguiti nel ruolo di CEO di Heidelberg.
«In 37 anni di carriera in Heidelberg, di cui 13 come CEO − ha detto Koehler − Bernhard Schreier è stato in grado di traghettare l’azienda attraverso due crisi economiche internazionali che hanno colpito anche l’industria della stampa. In particolare negli ultimi tempi di grande difficoltà ha saputo trasformare Heidelberg da produttore di macchine tradizionale a fornitore globale di soluzioni e servizi per le arti grafiche.»
Venendo a Gerold Linzbach, il CDA di Heidelberg vede «Un eccellente successore con un’esperienza internazionale, che sarà sicuramente in grado di portare avanti con successo il processo di ri-orientamento strategico attualmente in corso, garantendo un ritorno alla redditività.»

Gerold Linzbach dal 1° settembre alla guida di Heidelberg Druckmaschinen

 Gerold Linzbach, laureato in chimica con un PhD ottenuto in ingegneria chimica all’Università di Dortmund nel 1985, ha iniziato la propria carriera professionale a capo del gruppo di ricerca al Dechema Institut di Francoforte, per poi entrare in McKinsey nel 1988, dove è stato responsabile di una serie di progetti. Nel 1991 Linzbach è diventato membro del planning team della Hoechst AG, assumendone successivamente la guida. Quattro anni dopo ha occupato la poltrona di CEO di Trevira, una business unit responsabile delle fibre sintetiche all’interno del gruppo. Nel 1999 Linzbach ha giocato un ruolo chiave nella fondazione di Aventis, per poi diventare presidente e CEO del Celanese Acetate Group, con sede negli USA, fino al 2003. Dal 2003 al 2005 è stato a capo della divisione delle fibre tessili Invista, sempre negli USA. Dal 1° marzo 2005 Linzbach è stato nominato chairman e CEO della Symrise AG a Holzminden, in Germania, facendola quotare in Borsa con successo alla fine del 2006 e nel MDAX a marzo 2007, fino a lasciare l’azienda per motivi personali alla fine del giugno 2009. Successivamente è stato nominato CEO e membro del CdA della D+S Europe.
Gerold Linzbach è quindi completamente a digiuno delle problematiche tecniche delle macchine da stampa e questo può significare che la scelta degli azionisti di Heidelberger Druckmaschinen sia dettata dalla necessità di una profonda ristrutturazione aziendale, mentre le strategie relative alle tecnologie dovranno per forza di cose restare nelle mani dei dirigenti tecnici e delle loro esperienza specifica.