Nasce a Milano “Forest for Future” promosso da aziende di filiera per la promozione del packaging cellulosico nel rispetto dell’ambiente.

seme_packagingPalazzo Marino, sede del Comune di Milano, ha ospitato la tavola rotonda “Dal seme al packaging sostenibile” nella cui occasione è stata annunciata la Dichiarazione di Intenti firmata da Asia Pulp & Paper (unica cartiera per ora), Comieco, Coop Italia, Gruppo Cremonini, Lavazza, Lurisia, Novamont e The Level Group. Promotore dell’iniziativa Green Management Institute (GMI) che sta verificando sul nostro territorio le condizioni per l’adesione di soggetti pubblici e privati all’iniziativa.

In Italia l’utilizzo di imballaggi cellulosici supera i 4 milioni di tonnellate l’anno di cui il 57% in campo alimentare. Sono 337.000 le tonnellate di imballaggi flessibili da converter (poliaccoppiati carta/plastica) di cui il 90% nel food, a garanzia dell’igiene degli alimenti. Gli accoppiati possono causare problemi di riciclo (dividere la carta dalla plastica) e in questo ambito occorre ancora un lavoro di informazione, educazione nei confronti del consumatore, mentre l’industria da parte sua è impegnata a semplificare le operazioni di riciclo.
L’uso della sola plastica nel packaging alimentare rappresenta il 77% del totale degli imballaggi in plastica in Italia, ma sono disponibili tecnologie e materiali rinnovabili in grado di garantire sicurezza e igiene, tutela dell’ambiente e una corretta gestione dei rifiuti.
GMI e i partner che hanno sottoscritto la Dichiarazione, si impegnano a coinvolgere aziende, istituzioni e media per raggiungere una massa critica di adesione al Forest for Future nel breve termine a salvaguardia dei polmoni verdi del pianeta, come sta facendo Asia Pulp & Paper di cui riferiamo a parte.
Francesco Bertolini, professore alla Bocconi e presidente del GMI ha dichiarato alla tavola rotonda che la collaborazione avviata tra le aziende «nasce dall’incontro tra realtà che hanno sviluppato in modo indipendente conoscenze e reti nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare e che promuovono una visione estesa della responsabilità sociale d’impresa