In occasione di Ipack-IMA è stato presentato in anteprima – la presentazione ufficiale sarà fatta a drupa – il progetto dedicato allo sviluppo sostenibile, che AltaEco ha sviluppato in collaborazione con Assografici, Assocarta per offrire alle aziende grafiche uno strumento in più per la competitività sul mercato.
Claudio Covini, direttore di Assografici, ha introdotto in un incontro nell’ambito di Ipack-IMA al quale ha partecipato un numero assai ristretto di azinde grafiche e cartotecniche, la presentazione del nuovo progetto, sottolineando l’importanza per le aziende grafiche di poter disporre di certificazioni che possano attestare la loro posizione nei confronti della responsabilità sociale, un valore aggiunto fino a oggi troppo trascurato.
«Il progetto “Io stampo sostenibile” – ha detto Covini – ha certamente una valenza di ritorno e un fiore all’occhiello per l’azienda che decide di applicare le linee guida di questo progetto innovativo per l’Italia.»
Il progetto, studiato nei dettagli da AltaEco specificatamente per le aziende grafiche, grazie a esperienze analoghe sperimentato con successo in altri settori merceologici, in collaborazione con Agfa Graphics, TÜV Italia e altre aziende con “le vie della sostenibilità” affronta in mdo globale la sostenibilità nelle aziende grafiche, e costituisce un contenitor in cui l’azienda può trovare soluzioni innovative per allineare il proprio business e l’organizzazione interna secondo i modelli di sviluppo sostenibile.
Massimo Capriati ha quindi illustrato il progetto che si basa sui presupposto che oggi, e soprattutto nel prossimo futuro, il cliente finale è sempre più attento alla richiesta di stampati che soddisfino le esigenze di sostenibilità ambientale e sociale. Una certificazione di tal genere non può che apportare benefici al proprio approccio nel mercato.
In sostanza il progetto ssi sviluppa in tre fasi. la prima serve a misurare la sostenibilità reale dell’azienda; la seconda effettua una verifica da parte di un ente indipendente (TÜV Italia); infine, dopo aver apportato i necessari aggiustamenti, l’azienda entra nel database delle aziende grafiche sostenibili utilizzato dai buyer.
I ‘necessari aggiustamenti’ consistono in pratica nel fare chiarezza su alcune sostanziali prerogative richieste per essere considerati sostenibili quali il livello di carbon footprint, il riciclo energetico, su quali standard applicare. I suggerimenti che AltaEco può fornire in tale ambito sono ad esempio sul livello di integrazione tra azioni e strategie aziendali, offrendo gli strumenti di misurazione della sostenibilità. La sostenibilità, infatti, deve avere caratteristiche di modularità, oggettività, etica e devono essere misurabili e ripetibili.
Quali sono i vantaggi che ne derivano? Innanzi tutto, a parte il ruolo etico sostenuto dall’azienda, una maggiore visibilità e una migliore competitività avviando un percorso di crescita dell’azienda in un’ottica più integrata e strategica.
Chi controlla e come?
Le aziende che fanno richiesta per entrare nel database delle aziende di stampa e cartotecnica “Io stampo Sostenibile” ricevono un questionario che comprende 70 domande sulla giovernance aziendale, cui devono rispondere. Il questionario viene poi esaminato e validato da un tavolo di controllo (steering commitee) composto da tecnici esperti di TÜV Italia, con Assografici e Assocarta. Il questionario si basa sul benchmark delle linee guida della ISO 26000 sulla responsabilità sociale e secondo gli standard CSR. In pratica, chi si dichiara “sostenibile” deve esserlo nei confronti del territorio, della sicurezza, dell’ambiente e nei confronti del cliente/consumatore. Alla fine un albo pubblico comprenderà l’elenco delle aziende che hanno superato la valutazione con la verifica in campo di TÜV Italia.
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