Fino al 24 giugno 2016 presso la Fondazione Corrente, via Carlo Porta 5, Milano, una mostra che testimonia mezzo secolo di vita e di attività di Ernesto Treccani.

di Barbara Bernardi

Ernesto Treccani

Ernesto Treccani

Fondatore della Fondazione Corrente, attraverso manifesti originali, realizzati a partire dagli anni sessanta, corredati da una ricca documentazione fotografica, Ernesto Treccani afferma il suo profondo amore per la vita, per la cultura, per l’arte e per la società. I suoi manifesti compongono un diario pubblico che attesta il coinvolgimento con la volontà di comunicazione, da leggere non tanto sul versante della tecnica grafica, quanto piuttosto su quello dei contenuti, in cui l’autore illustra argomenti che si articolano nel dialogo costante tra arte e vita e affermano l’adesione partecipata a innumerevoli iniziative artistiche, culturali, sociali, politiche, ricreative e di aggregazione.manif_160
Solo la sede della mostra merita una visita: la Casa delle Rondini, con la facciata interamente coperta da 2000 formelle, maioliche policrome a opera dello stesso Treccani, e realizzata negli anni ‘80 (v. immagine sotto al titolo).
Sono esposti più di cento manifesti selezionati tra i molti realizzati da Ernesto Treccani, affiancati da una inedita documentazione fotografica e d’archivio.
Una postazione multimediale permette inoltre al visitatore di scoprire oltre duecento manifesti, attraverso una presentazione video nella produzione artistica del maestro.

L’Autore

manif_065Ernesto Treccani nasce a Milano il 26 agosto 1920 e si spegne a Milano il 27 novembre 2009. Era figlio di Giovanni (l’industriale bresciano fondatore dell’omonima Grande Enciclopedia). Ancora studente entrò nei gruppi di avanguardia artistica e di fronda verso la cultura fascista. Nel 1938 fondò la rivista Vita giovanile, diventata poi Corrente di vita giovanile e infine semplicemente Corrente, che diresse sino alla sua soppressione, da parte del regime, nel 1940, quando il pittore aderisce al partito comunista entrando in clandestinità.
Negli anni ‘50 partecipa a tre edizioni della Biennale di Venezia.
manif_174La realtà contadina calabrese, conosciuta direttamente nei lunghi soggiorni a Melissa, e il paesaggio urbano industriale di Milano e di Parigi hanno costituito in quel periodo i temi fondamentali della sua pittura. Nel 1956 ha fatto parte di una delegazione culturale in Cina, viaggio che lo ha fortemente impressionato e dal quale ha riportato oltre un centinaio di disegni e acquerelli.
Il 1956 è un anno di svolta nelle opere di Ernesto Treccani, l’occupazione russa dell’Ungheria ha riflessi importanti sul lavoro di molti artisti comunisti: l’impegno rimane, ma cambia l’ispirazione. Anche Treccani trasforma il suo linguaggio pittorico: dal realismo dagli accenti nazional-popolari sviluppa una tematica più intimista, riflettendo, ma a livello più personale, i problemi di una società che sta rapidamente cambiando.

Treccani incisore

decameron 2La perizia tecnica, l’esattezza delle proporzioni compositive e ritmiche, l’intelligenza delle intuizioni fantastiche sono tutti elementi costanti del lavoro grafico di Treccani. Treccani incisore è strettamente legato alla sua ricerca ed esperienza d’artista consapevole di trovarsi uomo fra gli uomini in un’epoca molto impegnativa per la cultura. Nell’incisione il momento poetico si libera, ma l’impegno umano della tematica non risulta solo nel piacere di comporre con il segno inciso le immagini della fantasia, che per lui comunque riflettono sempre la realtà.
Anche nell’incisione Ernesto Treccani ha trovato uno strumento efficace e suggestivo per raccontare le vicende umane, sociali e politiche e culturali, senza mai lasciarsi sedurre da accessi irrazionali, strategie opportunistiche e da intellettualismi deteriori.decameron 3
Sicuramente l’incisoria di Treccani è ampia e testimonia un’attività che è sempre stata un tratto caratteristico degli artisti più seri di ogni stagione figurativa.
Citiamo qui uno dei progetti cui partecipò.
Negli anni ’80 Treccani viene coinvolto da Siro Teodorani in una singolare iniziativa editoriale: la pubblicazione di 5 volumi del Decameron di Boccaccio, copiato e trascritto a mano su lastra, con inchiostro litografico, dallo stesso Teodorani e illustrato con litografie di noti artisti contemporanei. Treccani si occupa del secondo volume, nel quale sono riportate le novelle della III e IV giornata e realizza per l’opera 65 litografie a colori di cui 22 a piena pagina.