Su segnalazione di Alessandro Segalini, Assistant Professor presso Binghamton University, riportiamo il ricordo di Ezio d’Errico uno dei grandi grafici e tipografi del XX secolo, dimenticato da molti.

Queste note sono tratte da un breve articolo di Steven Heller  dal titolo “Another Renaissance Genius?
Ezio d’Errico fu il primo a proporre e realizzare copertine ‘astratte’ di riviste tecniche. In particolare di Graphicus la storica rivista di Arti Grafiche.

Ezio d’Errico (Agrigento 1892- Roma 1972) fu scrittore, pittore, grafico e sceneggiatore.
Morì – come dice una sua nota biografica – nel piú ‘colpevole isolamento’, circondato dalle sue opere pittoriche, con accanto solo sua moglie.
Fu autore di numerosi romanzi gialli pubblicati da Mondadori, di lavori teatrali e radiofonici, tradotti e rappresentati in vari Paesi. In questo periodo fu direttore delle riviste Il Giallo e Crimen.

Fu uno dei primi astrattisti in Italia.
Fu anche redattore della rivista Graphicus, la storica rivista che fu lasciata morire purtroppo nel 2009 dopo una esistenza secolare. Proprio per Graphicus, d’Errico, una specie di genio rinascimentale, ideò le prime copertine astratte e d’Autore.
Una tradizione che fu ripresa nei primi anni 2000 sotto la direzione di Marco Picasso.

Visse a Parigi dove ebbe modo di avvicinarsi alla pittura di Picasso, Chagall e Mirò. Tornato in Italia a Torino, oltre a occuparsi della rivista Graphicus, insegnò grafica ed ebbe, tra i suoi allievi, Armando Testa.
Ezio D'errico Graphicus

Ezio D'errico Graphicus